Grandi Mostre. A Roma dopo Botero arriva anche l’Urlo di Munch. E a Matera? Silenzio…

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Botero a Palazzo Bonaparte, Mirò e Ligabue al Museo storico della Fanteria per citare alcune delle grandi mostre che Roma, anno del Giubileo a parte, organizza periodicamente su iniziativa del Ministero dei Beni culturali o di aziende e sodalizi privati. E il ritorno è di quelli che porta valore aggiunto all’economia turistica lucale. Si investe in cultura con una programmazione fatta per tempo che consente di creare aspettative di risonanza internazionale. Nulla è affidato al caso o alla precarietà di bilanci o del ”si vedrà” degli amministratori di turno,spesso a digiuno anche della cultura locale, che frequentano gli eventi per fare passerella o per un selfie. Roma, Firenze, Venezia, Milano, Torino sono un altro pianeta e non ricorrono a ”bando eventi” per fare cultura e affari. Ma hanno una direzione artistica degna di tal nome e utilizzano al meglio quello che hanno, dandosi da fare per trovare sponsorizzazioni e finanziamenti aggiuntivi. Senza dimenticare il ritorno didattico per le scuole, anche dei bimbi delle elementari (lo abbiamo visto sul campo) pronti a disegnare, interrogare, approfondire. Un investimento per il futuro dei nostri beni culturali e dell’industria turistica. E Matera? Dopo l’anno da capitale europea della cultura 2019 e il ‘diktat’ regionale che quella esperienza andava fortemente ridimensionata (è così e non parlate di campanile, vista la miopia con la quale si è andati avanti finora) ha fatto tanti passi indietro. Tante piccole cose, le lodevoli stagioni musicali di alcune associazioni che vanno avanti comunque da sole, il presepe, e un bando eventi asfittico proprio perchè continua a mancare una direzione artistica che sia in grado di dare indicazioni precise per quello che rappresenta Matera per Cultura e turismo internazionale. Serve indicare per tempi tre, quattro eventi di spessore e di richiamo internazionale oltre alla Festa del 2 Luglio- che presenta interessanti spunti di richiamo- che consentano di rafforzare una offerta turistica da organizzare meglio, con figure professionali di esperienza e che lavorano a tempo pieno nel settore. Non si può continuare a sentire le ricorrenti e ipocrite lamentele di stagione sul calo temporaneo di presenze e arrivi in un periodo dell’anno, dove la flessione è inevitabile. Domanda: ma cosa si fa per organizzarsi, mettendo mano a idee, progetti, alla tasca, per invertire la tendenza? Matera deve tornare a investire in Cultura e in una offerta che vada oltre la contingenza da autoconsumo per ‘quanti si trovano a passare per Matera” come accaduto per il Capodanno al Castello (scelta sbagliata) o come si continua a fare per il Carnevale. Serve una programmazione mirata e di qualità. Lo farà la prossima Amministrazione comunale, se la città eleggerà sindaco e consiglieri preparati, con il supporto di quella cultura di impresa di privati che a Matera scarseggia? Guardiamo al passato per fare qualcosa di buono nel presente, siamo in ritardo, e per il futuro. Grandi Mostre? Perchè no?
L’ultima organizzata in proprio dal circolo culturale ”La Scaletta” è del 2018 venne dedicata a Girolamo Ciulla, come riporta la foto di Francesco Giase, nelle chiese rupestri di San Nicola dei Greci e Madonna delle Virtù
e poi la compartecipazione a quella su ”Salvador Dalì” sulla ”Persistenza degli opposti” organizzata da Dalì Universe e la collaborazione dello stesso circolo. Una mostra, che destò tanto interesse e qualche polemica…, che portò sculture anche in città, diventate punto di riferimento per foto ricordo dalla Città dei Sassi. Nè più nè meno come accaduto per la ”Fontana dell’Amore” in via Muro, rimossa per le sequenze di un film, e mai più ricollocata per motivi ”tecnico organizzativi” e oggetto di numerose segnalazioni https://giornalemio.it/cronaca/signor-commissario-arriva-san-valentinomatera-attende-la-fontana-dellamore/. Capitolo a parte per Zes cultura, industria creativa e ricreativa e una filiera di anglicismi, spesso vuoto a perdere, di corto respiro. Parliamone ma con idee chiare sul che fare? E qui la direzione artistica, con un coordinamento tra enti è opportuno. Anche dalla Regione, che continua a non avere un assessore alla Cultura con esperienza e competenza, e conoscenza del territorio, degne di quella funzione, vitale se si vogliono promuovere le diverse realtà ( e sono tante) delle province di Matera e Potenza. Che l’Urlo di Edvard Munch, mostra in programma a Palazzo Bonaparte, dall’11 febbraio al 2 giugno 2025, giunga nel silenzio della Città dei Sassi …

LE MOSTRE DI ROMA
BOTERO A PALAZZO BONAPARTE

MIRO’AL MUSEO STORICO DELLA FANTERIA

LIGABUE AL MUSEO STORICO DELLA FANTERIA

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