Genova. Non è un programma mainstream quello presentato da Palazzo Ducale di Genova per il 2025: mostre, eventi e percorsi vedono in maniera più evidente la firma della nuova direttrice Ilaria Bonacossa che, dopo un anno in cui aveva di fatto raccolto l’eredità della passata gestione Bertolucci (e un 2024 con 392mila visitatori e 28 esposizioni), ha ingranato la sua personale marcia. Una guida, quella di Bonacossa, che – lo si poteva immaginare – punta con decisione verso il mondo dell’arte contemporanea.
Ecco perché i nomi degli autori a cui sono dedicate le principali mostre monografiche del 2025 di Palazzo Ducale, probabilmente, saranno sconosciuti ai più ma non per questo non degni di attenzione: Giorgio Griffa e Jacopo Benassi, figure di primaria importanza a cavallo tra il figurativo, le installazioni e la fotografia.
Ma le mostre del 2025 di Palazzo Ducale di Genova vedono anche un’attenzione per il mondo della letteratura con una mostra immersiva che prende le mosse dal capolavoro Moby Dick (nella foto in apertura) e un’altra esposizione incentrata sui 100 ani di Ossi di Seppia e sul poeta Eugenio Montale.
Questa mattina alla presentazione del programma, che include anche rassegne come La storia in piazza e il festival di Limes, Bookpride, Festival della Scienza, l’evento Cara Casa sull’abitare o la mostra degli scatti del World Press Photo Exhibition, a fianco della direttrice Bonacossa, il presidente della fondazione Beppe Costa, l’assessora alla Cultura della Regione Liguria Simona Ferro e quella del Comune di Genova, Lorenza Rosso.
Nell’occasione è stato fatto un accenno a quello che sarà anche il Piano strategico della fondazione per la cultura Palazzo Ducale fino al 2029. Costa ha citato l’ingresso di nuovi sostenitori privati oltre agli storici Compagnia di San Paolo e fondazione Carige. Ad esempio Crédit agricole Italia che ha finanziato il progetto di un canale whatsapp del Ducale.
A proposito di “digitale”, al suo approdo alla direzione di Palazzo Ducale Ilaria Bonacossa aveva detto che uno dei suoi obiettivi era fare sì che sui motori di ricerca internet il Ducale di Genova potesse arrivare prima del Ducale di Venezia. Una sfida quasi impossibile a livello globale, ma all’inizio del 2024 googlando “Palazzo Ducale” da un Ip registrato a Genova spuntava come primo risultato l’istituzione veneziana. Oggi non è più così automatico.
Sempre nel solco di questo impulso verso il digitale, l’utilizzo dei fondi PNRR consentirà, oltre a riaprire nel 2026 con una veste rinnovata la Torre Grimaldina e le Carceri storiche, la realizzazione di un nuovo bookshop/biglietteria con l’implementazione di un servizio di prenotazione on line e il rinnovo del sito del Palazzo in un’ottica di valorizzazione dell’accessibilità. Da sottolineare anche la digitalizzazione e pubblicazione on line della Collezione Wolfson, grazie a un bando della Fondazione Compagnia di San Paolo per riscoprire e valorizzare il patrimonio artistico conservato alla Wolfsoniana di Nervi.
Al centro delle azioni di Palazzo Ducale ci sarà un’attenzione specifica al pubblico giovane. Oltre al consueto impegno nelle proposte didattiche per studenti e famiglie, viene implementata la Card Ducale con speciali agevolazioni per gli under-30. Nel Piano Strategico inoltre sono previsti due progetti specifici. “Young Board” coinvolgerà i più giovani non soltanto come fruitori ma anche come co-progettisti: ciò permetterà anche di diversificare l’offerta culturale in base alle istanze espresse.
“Prime Minister: scuola di politica per giovani donne” – il secondo progetto – è un laboratorio durante il quale le partecipanti potranno confrontarsi con testimonial della vita politica, economica, culturale e sociale del Paese. Esistono 14 scuole di questo tipo in Italia e Palazzo Ducale diventerà promotore di questa esperienza a Genova.
Le mostre del 2025 a Palazzo Ducale
L’Appartamento del Doge ospiterà dal 22 marzo Giorgio Griffa. Dipingere l’invisibile, una grande monografica di un artista che in oltre 50 anni di pittura annovera tre Biennali di Venezia e che è stato un protagonista del dibattito che nasce dall’Informale e si fa strada tra la Pop Art, il Minimalismo e l’Arte Concettuale.
L’attenzione al contemporaneo – ma non solo – innerva anche l’altra grande mostra nell’Appartamento del Doge, che verrà inaugurata in ottobre. Moby Dick la balena prende le mosse dal celebre romanzo di Melville e ripercorre attraverso un lungo viaggio che approda dall’antichità all’arte contemporanea la storia di un mito e delle sue suggestioni.
La Loggia ospiterà poi da luglio l’esposizione Jacopo Benassi – Libero che attraverso una serie di grandi installazioni e altre produzioni inedite pone interrogativi sul ruolo della fotografia oggi e sulla sua capacità di resistere e confrontarsi con il contemporaneo.
Tra le altre esposizioni continua l’attenzione di Palazzo Ducale per la fotografia con la mostra sui luoghi che hanno ispirato Ossi di seppia a cento anni dall’uscita della raccolta del poeta Eugenio Montale, la retrospettiva di Paolo di Paolo che con il suo lavoro ha raccontato l’Italia del Dopoguerra fornendo una testimonianza delle trasformazioni tra gli anni Cinquanta e Sessanta, e gli scatti della edizione 2025 del World Press Photo Exhibition, la mostra fotogiornalistica più importante al mondo ed il massimo riconoscimento internazionale per i fotoreporter professionisti.
Gli interventi della presentazione di Palazzo Ducale di Genova
“Un nuovo grande anno quello che Palazzo Ducale presenta ai cittadini – sostiene il presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Beppe Costa – Mostre, incontri, occasioni di crescita per la città e di promozione a livello nazionale e internazionale. Consentitemi di sottolineare proprio questo aspetto: sono fermamente convinto che la cultura, oltre a rappresentare un valore in sé, costituisca un eccezionale strumento per la valorizzazione del territorio. E con “valorizzazione” non intendo soltanto l’aspetto economico – che comunque non deve essere dimenticato – ma anche un’idea strettamente collegata alla crescita civile di una comunità. Fondazione per la Cultura cerca di fare tutto questo. Anche con le linee del Piano Strategico che abbiamo tracciato. Ringrazio i tanti soggetti, associazioni, sponsor e istituzioni – a partire dai soci partecipanti alla Fondazione – con cui collaboriamo. Da sempre lavoriamo in rete: ciò ci permette di elaborare progetti condivisi e di essere davvero la “piazza della città”. Vorrei infine ringraziare tutti i lavoratori e le lavoratrici di Palazzo Ducale: la loro professionalità, la loro passione e il loro impegno nello svolgere il proprio compito è un valore aggiunto”.
“Da gennaio a dicembre per Palazzo Ducale di Genova sarà un 2025 ricco, coinvolgente e “nuovo” quello che presentiamo oggi qui nel Salone del Maggior Consiglio – commenta la direttrice di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Ilaria Bonacossa – un anno che definirei “policromo”, mostre stimolanti, festival e cicli di incontri in grado di suscitare partecipazione e dibattito, presentazione di libri e, più in generale, la capacità di Palazzo Ducale di stare al centro della scena culturale non soltanto cittadina. In altre parole, si tratta della conferma della vocazione di “piazza” e di propulsore della cultura che da sempre caratterizza l’attività della Fondazione. Abbiamo voluto aggiungere, però, alcuni elementi di innovazione che rendono questo 2025 di Palazzo Ducale di Genova che ci apprestiamo a vivere una sfida e, nello stesso tempo, una scommessa. Il programma punta molto sulla contemporaneità con alcune mostre, come per esempio la monografica di Giorgio Griffa o le installazioni di Jacopo Benassi o una parte di racconto di Moby Dick, di rilievo internazionale ed estremamente innovative per Genova. E poi vogliamo “movimentare” il nostro modo di porci e di promuovere le nostre attività: la nostra intenzione è raggiungere nuovi pubblici, allargare una piazza che pensiamo possa essere ancor più inclusiva e farlo attraverso le nuove tecnologie e i nuovi mezzi di comunicazione e grazie all’utilizzo del Palazzo come vero e proprio “monumento” e spazio espositivo in sé. Naturalmente si tratta di sfide che Palazzo Ducale è in grado di sostenere perché forte della sua autorevolezza e di una squadra competente e appassionata. È proprio questa consapevolezza che ci spinge ad alzare l’asticella e a guardare verso nuovi orizzonti. Orizzonti che sono delineati nel Piano Strategico che abbiamo approvato e che ci guiderà fino al 2029”.
“Il cartellone della Fondazione per la Cultura di Genova, come sempre, sarà di assoluta qualità – commenta l’assessora alla Cultura della Regione Liguria Simona Ferro – negli anni Palazzo Ducale ha dimostrato di saper mettere a confronto idee, mondi, culture differenti, offrendo ai genovesi un luogo di incontro che unisce e non divide. Il Programma 2025 che viene oggi presentato è un universo di iniziative e proposte, con un moltiplicarsi di infiniti orizzonti, suggestioni, occasioni, con l’arte contemporanea protagonista principale. Mi piace sottolineare anche come Palazzo Ducale abbia saputo cogliere le possibilità che il PNRR Cultura ha offerto, partecipando al bando che ha finanziato gli interventi di rimozione delle barriere fisiche e cognitive presso i luoghi della cultura pubblici non afferenti al Ministero della Cultura, classificandosi tra i sei progetti premiati nella Fascia A e ottenendo oltre 2,2 milioni di euro per il progetto della Torre Grimaldina, che riaprirà nel 2026. Con il Programma delle attività per quest’anno Palazzo Ducale conferma il suo ruolo di protagonista centrale nella vita culturale della nostra città e della nostra Regione, contribuendo sempre di più alla valorizzazione e all’attrattività del nostro territorio. Regione Liguria continuerà a fare la sua parte, supportando la nostra Fondazione e sostenendo i suoi programmi, al fianco di Beppe Costa e Ilaria Bonacossa”.
“Palazzo Ducale di Genova rappresenta una delle eccellenze del nostro patrimonio artistico-culturale – dichiara l’assessora alla Cultura del Comune di Genova Lorenza Rosso – e ogni anno il calendario 2025 si arricchisce di eventi che richiamano in città turisti non solo da altre regioni, bensì anche da altre nazioni. Di concerto con la Regione stiamo lavorando tantissimo per la promozione culturale di Genova e contiamo di far crescere sempre più l’appetibilità di una città che, come la nostra, può davvero diventare centrale da questo punto di vista. Valorizzando l’intero comparto, oltre a riscontrare un beneficio sul territorio, riusciremo anche a creare un’offerta che possa intrecciare diversi filoni: ad esempio io sono stata assessore alle Politiche sociali e ritengo che quello tra Cultura e Sociale possa essere un binomio in grado di dare risposte concrete ai bisogni della comunità. Grazie quindi a Palazzo Ducale che, con una costante attenzione volta a garantire un’offerta culturale completa a cittadini e turisti, riesce sempre a essere incisivo per attrarre una platea di visitatori ampia e variegata”.
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