Il 19 novembre 2024 è stato sottoscritto l’accordo di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per l’Area Meccanica Artigiani, con la firma tra le organizzazioni Confartigianato, CNA, Casartigiani, CLAAI e i rappresentanti dei lavoratori FIM-CISL, FIOM-CGIL e UILM-UIL.
Tra le clausole che caratterizzano questo rinnovo, vi è il Protocollo riguardante le modalità di effettuazione della ritenuta della quota di partecipazione alle spese per il rinnovo contrattuale. Questo accordo, che entrerà in vigore nel mese di aprile 2025, stabilisce un sistema preciso e organizzato per garantire la raccolta dei fondi necessari al rinnovo del contratto stesso, nel rispetto delle prerogative dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali.
La ritenuta di 30 euro per la partecipazione alle Spese contrattuali
Secondo quanto stabilito dall’accordo, le aziende saranno tenute a effettuare una ritenuta di 30 euro nel Cedolino paga del mese di aprile 2025. Questo importo verrà trattenuto ai lavoratori non iscritti al sindacato a titolo di partecipazione alle spese per il rinnovo del contratto collettivo nazionale. La finalità di questa ritenuta è quella di finanziare le attività necessarie al rinnovo e al mantenimento delle condizioni contrattuali, con particolare riguardo alla trattativa con le controparti datoriali e alle attività legate alla gestione del contratto stesso.
Non si tratta di una contribuzione individuale ad altro scopo, ma una quota destinata esclusivamente a sostenere il processo di rinnovo contrattuale, un aspetto cruciale per garantire l’aggiornamento e il miglioramento delle condizioni di lavoro dei lavoratori cui si applica il CCNL Area Meccanica Artigiani, come accaduto col rinnovo del novembre 2024. I lavoratori interessati sono quindi i dipendenti di aziende artigiane di: metalmeccanica di produzione, installazione di impianti, autofficine, laboratori, laboratori orafi e argentieri, odontotecnici, ecc.
Esenzioni per i lavoratori iscritti alle organizzazioni sindacali
Un aspetto importante del protocollo riguarda i lavoratori che sono già iscritti alle organizzazioni sindacali che hanno negoziato e firmato l’accordo, ossia FIM-CISL, FIOM-CGIL e UILM-UIL. Per questi lavoratori, la ritenuta di 30 euro non sarà effettuata, poiché la quota di partecipazione alle spese per il rinnovo contrattuale è già compresa nella normale quota associativa mensile che viene trattenuta e versata alle organizzazioni sindacali attraverso il cedolino paga o altre modalità.
Questo significa che coloro che sono membri di uno dei sindacati firmatari non dovranno sostenere un ulteriore onere per il rinnovo del contratto, in quanto la partecipazione alle spese per il rinnovo contrattuale è già coperta dalla loro adesione sindacale e contribuzione continua al sistema democratico sindacale. Di fatto, si tratta di una modalità per far sì che anche i soggetti non aderenti, ma che beneficiano ugualmente dei miglioramenti ottenuti dai sindacati, contribuiscano all’attività legata al rinnovo.
Comunicazione entro il 31 gennaio 2025 e diritti dei lavoratori
In base al Protocollo le aziende hanno l’obbligo di informare i propri lavoratori entro il 31 gennaio 2025, del testo dell’intesa, utilizzando ogni adeguato mezzo di informazione, come comunicazioni scritte, bacheche aziendali, o altre modalità idonee. L’obiettivo di questa comunicazione è assicurarsi che tutti i lavoratori siano pienamente consapevoli dell’accordo di rinnovo del CCNL, della ritenuta e delle sue finalità, nonché delle modalità di rinuncia alla stessa.
Infatti, il protocollo stabilisce che i lavoratori abbiano la possibilità di rinunciare alla trattenuta, qualora non desiderino partecipare al finanziamento del rinnovo contrattuale. Per farlo, dovranno presentare una dichiarazione individuale autografa all’azienda entro e non oltre 10 giorni decorrenti dal 31 gennaio 2025. In tal caso, la ritenuta non verrà applicata.
Il ruolo delle organizzazioni sindacali
La materia oggetto del protocollo è di esclusiva competenza delle organizzazioni sindacali e dei singoli lavoratori. Le aziende, infatti, non sono chiamate ad alcuna iniziativa in merito se non a quella di applicare la procedura di trattenuta e versamento. In altre parole, il processo di partecipazione alle spese per il rinnovo contrattuale non implica alcuna decisione o intervento da parte delle imprese, che si limitano a mettersi a disposizione per la trattenuta sui salari e a versare l’importo direttamente sul conto bancario indicato dalle sigle sindacali.
Il versamento delle somme dovrà essere effettuato entro il mese di aprile 2025 secondo le modalità individuate dal Protocollo:
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