Il 25 luglio 2024, la Regione Lazio ha presentato una nuova misura presso lo spazio Europa Experience di Piazza Venezia, diretta a sostenere l’Economia Circolare delle imprese e i loro processi produttivi sostenibili. A questo incontro, ha preso parte Roberta Angelillli, vicepresidente della Regione e assessore dello Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria e Internalizzazione, affiancata da Laura D’Aprile, capo dipartimento per la Transizione Ecologica e gli Investimenti Verdi, Paolo Barberi, presidente della Unicircular Assoambiente, e Francesco Marcolini, presidente di Lazio Innova. Vediamo insieme tutti i particolari di questo contributo, in cosa consiste e chi lo può richiedere.
Cosa prevede il fondo Circular Economy?
Il bando presentato durante la conferenza stampa mette a disposizione 30 milioni di euro per supportare le Piccole e Medie Imprese del Lazio nella transizione verso un’economia circolare. L’iniziativa mira a promuovere eco-innovazioni nei processi produttivi, incentivando pratiche sostenibili e orientate alla riduzione degli scarti e dei rifiuti industriali. Una quota di 10 milioni è riservata ai progetti delle imprese che operano all’interno delle APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate). In generale, la misura prevede un investimento di 150 mila euro per ciascun progetto, con contributi a fondo perduto che possono raggiungere il tetto di 2 milioni di euro per progetto, coprendo fino al 60% delle spese.
Obiettivi principali del bando
La finalità prioritaria di questo fondo perduto è aiutare le imprese a ridurre il consumo di risorse e la produzione di rifiuti, incentivando l’uso di materie prime secondarie (derivanti dal riciclaggio dei rifiuti) al posto di quelle primarie, nonché il riutilizzo e il riciclo degli scarti. Si punta anche a migliorare i prodotti forniti, allungandone la durata e facilitandone la riparazione e manutenzione, specialmente per le componenti ritenute tecnologicamente obsolete o danneggiate. Infine, si promuove anche la progettazione di beni che, a fine ciclo di vita, generino rifiuti riciclabili o residui utilizzabili. In questo modo, si favorisce la possibilità di smontare e recuperare le diverse componenti in base ai materiali utilizzati, riducendo il consumo di risorse, inclusa l’energia, durante l’uso da parte dei consumatori.
Chi può richiedere il contributo?
Il bando Circular Economy Lazio è rivolto alle piccole e medie imprese (PMI) che operano nel territorio della regione Lazio o che prevedono di aprire una sede operativa in questa area. Possono beneficiare di questa iniziativa sia le imprese che presentano domanda in modo individuale, sia quelle che decidono di partecipare in forma aggregata, collaborando con altre realtà per sviluppare progetti comuni. Per accedere al contributo, le proposte di investimento devono rispettare un requisito fondamentale: l’importo complessivo del progetto non può essere inferiore a 150.000 euro. Questa soglia minima è stata stabilita per garantire che gli interventi proposti abbiano un impatto significativo nella promozione dell’economia circolare, sostenendo iniziative di rilievo che possano realmente essere d’aiuto alla sostenibilità e all’innovazione dei cicli produttivi.
Inoltre, è fondamentale che le imprese del Lazio, prima di accedere a questo contributo, considerino l’importanza di una corretta pianificazione fiscale a Roma per gestire al meglio gli investimenti ottenuti. Una consulenza esperta potrà aiutare le aziende a ottimizzare l’uso dei fondi, evitare problematiche fiscali e garantire la sostenibilità finanziaria dei progetti. Una strategia ben strutturata, infatti, permetterà di evitare rischi legati alla gestione dei contributi pubblici e di massimizzare il ritorno sugli investimenti, mantenendo la conformità alle normative locali e nazionali.
Modalità di richiesta e procedura
Le imprese che desiderano partecipare al bando possono inoltrare la propria domanda direttamente online, utilizzando la piattaforma GeCoWEB Plus messa a disposizione da Lazio Innova. La modalità di presentazione segue il sistema a sportello, il che significa che le richieste verranno esaminate in ordine di arrivo fino all’esaurimento dei fondi stanziati. La procedura sarà attiva a partire dalla metà di settembre 2024, offrendo un’opportunità concreta per ottenere sostegno su progetti di economia circolare.
Per concludere, grazie a un fondo significativo e a criteri ben definiti, con Circular Economy le imprese possono ottenere il supporto necessario per ridurre l’impatto ambientale, ottimizzare i processi produttivi e migliorare la qualità dei loro prodotti. Partecipare è semplice e accessibile a chiunque, ma è fondamentale agire rapidamente per presentare la propria domanda.
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