agenzia
Report Anitec-Assinform, ma adottata da meno del 5% delle Pmi
MILANO, 17 GEN – ll mercato dell’Intelligenza
artificiale in Italia conferma una dinamica di forte crescita,
con un valore consolidato nel 2023 di 674 milioni di euro,
registrando un aumento del 55% rispetto al 2022. Le previsioni
per il 2024 sono altrettanto positive, con una stima di crescita
del 34,8% che porterà il mercato a toccare i 909 milioni e 1,802
miliardi nel 2027.
È quanto emerge dal report ‘Il Mercato dell’IA in Italia’
pubblicato da Anitec-Assinform, l’associazione di Confindustria
che raggruppa le principali aziende dell’Ict in Italia.
Il report, realizzato dal Gdl ‘Intelligenza Artificiale’ di
Anitec-Assinform, con il supporto di NetConsulting cube e
Infocamere, evidenzia comunque “profonde disomogeneità
strutturali. Come riporta l’Istat, le grandi imprese mostrano un
tasso di adozione del 24,1%, mentre le Pmi si fermano a un
modesto 4,7%”.
In particolare, il report evidenzia come il settore bancario
guidi l’adozione dell’Ia con investimenti pari a 173,6 milioni,
mentre il comparto Telco & Media ha raggiunto i 161,6 milioni.
Il documento sottolinea l’importanza strategica dell’IA
generativa che orienta le scelte di investimento delle imprese.
Inoltre, il report mette in evidenza le principali sfide da
affrontare: oltre al divario dimensionale, si registrano carenze
in aree fondamentali come infrastrutture, istruzione e
competenze digitali.
Il dinamismo dell’ecosistema innovativo è altrettanto
significativo. Dall’analisi dei dati del registro delle imprese,
ottenuti grazie alla collaborazione tra Anitec-Assinform e
InfoCamere, emerge che delle 644 startup e Pmi innovative attive
nel settore dei digital enabler e con almeno un addetto, 301 –
pari al 47% – si specializzano in Intelligenza artificiale e
Machine learning.
“Il nostro obiettivo è dare voce alle aziende Ict che ogni
giorno affrontano le sfide del mercato”, commenta Massimo Dal
Checco, presidente di Anitec-Assinform. “Il loro punto di vista
sulle tecnologie digitali di frontiera, supportato da dati ed
evidenze empiriche, rappresenta un patrimonio prezioso per
l’intero sistema Paese. Per accelerare lo sviluppo dell’Ia è
necessaria una strategia che integri tre elementi chiave: la
diffusione di competenze digitali nell’ecosistema formativo, il
potenziamento delle infrastrutture di calcolo avanzato e il
rafforzamento delle partnership pubblico-private”, conclude Dal
Checco.
COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link