Quarticciolo, in 20 scendono in strada per bloccare l’arresto dei pusher. Spray urticante contro gli agenti

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Far west al Quarticciolo. In venti hanno accerchiato i poliziotti, li hanno picchiati e poi hanno spruzzato dello spray urticante. Obiettivo permettere la fuga a due spacciatori appena sorpresi con centinaia di dosi di cocaina e crack nel vano sotto sella di uno scooter. Undici le persone identificate, cinque gli arrestati, tutti magrebini irregolari nel territorio italiano.

Operazione antidroga al Quarticciolo 

Sono stati gli agenti del commissariato Prenestino – giovedì sera – a individuare due persone – una donna italiana e un uomo di origini nordafricane – che utilizzavano uno scooter in sosta come base logistica per la loro attività di spaccio di droga. Nel vano sotto sella erano custodite le dosi confezionate in cellophane di colore blu, per un totale di 136 involucri di cocaina e crack, che, in base all’arrivo dei clienti, venivano prelevate e consegnate. Gli agenti, quindi, sono entrati in azione bloccando i due e ponendo fine alla vendita al dettaglio dello stupefacente.

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Agenti accerchiati 

A questo punto, tuttavia, l’arrestato, l’uomo di origini nordafricane, ha opposto una viva resistenza, cercando di divincolarsi, anche indirizzando agli agenti calci e altre percosse. Il tentativo di darsi alla fuga è rimasto tuttavia vano, fino all’arrivo di un gruppo di circa venti soggetti, tutti verosimilmente gravitanti nello stesso contesto criminoso, che hanno posto in essere un’aggressione in danno degli operatori di polizia impegnati nella citata attività, anche avvalendosi di spray urticante, nebulizzato all’indirizzo degli agenti stessi. L’arrestato, approfittando del disorientamento dei poliziotti dovuto al predetto spray urticante, è riuscito a guadagnare la fuga.

Far west al Quarticciolo

A fronte della scena descritta, tuttavia, gli agenti impegnati nell’attività di polizia giudiziaria non hanno arretrato e, anzi, avvalendosi anche del supporto di ulteriori equipaggi che sono stati inviati sul posto dalla sala operativa della questura, sono riusciti a ripristinare l’ordine, procedendo poi all’accompagnamento in ufficio complessivamente di undici persone, tra cui uno dei due arrestati.

Cinque arresti 

All’esito degli approfondimenti di rito, cinque delle persone accompagnate in ufficio (4 di nazionalità marocchina e un tunisino) sono risultate non in regola sotto il profilo della permanenza sul territorio nazionale, e, per l’effetto, all’esito degli adempimenti del caso, saranno collocati presso il CPR di Bari. Nelle ultime ore, a conclusione di una serrata attività investigativa, gli agenti del commissariato Prenestino hanno rintracciato il fuggitivo, un 25enne tunisino, traendolo in arresto.

Quindici arresti da dicembre 

Come informano dalla questura, proseguiranno con ancor maggiore incisività i controlli della questura capitolina nel presidiare il territorio e contrastare ogni forma di criminalità che attinge la zona del Quarticciolo. Da dicembre sono 15 gli arresti effettuati nella cornice dei controlli messi in campo, cui si affiancano numerose attività di indagine in corso.

Il “modello Caivano” al Quarticciolo

Oltre che di interventi da parte della polizia, nelle ultime settimane il Quarticciolo è stato al centro di polemiche accese, che hanno coinvolto le associazioni che operano sul territorio, il municipio, il Comune e il governo. Il motivo è il cosiddetto “modello Caivano” che Palazzo Chigi vuole portare nel quartiere, attraverso un piano di interventi affidato al commissario straordinario per il risanamento e la riqualificazione del comune di Caivano, Fabio Ciciliano. Un’azione contro cui il comitato “Quarticciolo ribelle” ha promesso battaglia e il primo passo sarà l’assemblea di domani, 18 gennaio. Ma che per alcuni residenti rappresenta una via concreta per risanare le ferite del territorio. Il tema è stato anche oggetto di un confronto a Palazzo Chigi con il sottosegretario Alfredo Mantovano e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, da cui è emersa la possibilità di coordinare gli interventi previsti nel quartiere replicando il “modello Giubileo“. 

Rocca: “Il modello Caivano serve”

Per il presidente della Regione, Francesco Rocca, quello che è andato in scena al Quarticciolo è un “agguato inqualificabile e intollerabile – sottolinea -. Dobbiamo riportare sicurezza e legalità non soltanto lì, ma anche negli altri quartieri più complicati di Roma, coniugando sicurezza e recupero sociale. Il modello deve essere quello di Caivano, come già previsto dal Governo: presenza dello Stato, con il pieno coinvolgimento delle straordinarie energie della società e del terzo settore. Agli agenti di polizia aggrediti e feriti giungano la solidarietà e la vicinanza della giunta della Regione”.

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