Lunedi 20 gennaio Donald Trump diventerà il 47° presidente degli Stati Uniti .
Se si trattasse solo di una elezione con riflessi interni americani, alla fine si potrebbe non interessarsene o addirittura anche sorriderne : cavoli loro, se lo sono votato che se lo godano !!!
Ma purtroppo sono anche cavoli nostri. Personaggio istrionico, grossolano, narcisista ,più adatto all’ avanspettacolo che a guidare la potenza egemone,
aveva già dato il peggio di se nella precedente presidenza conclusasi, è bene ricordarlo, con il sostegno all’assalto a Capitol Hill; sicuramente non migliorerà ora a quasi 80 anni, tronfio della sua vittoria, mentre già farnetica di annettersi il Canada , il canale di Panama, la Groenlandia ed altre simili amenità compresi i famosi dazi ai cattivi di sua scelta (che ovviamente faranno la stessa cosa con le merci americane!!!) .
In un momento quindi di evidente e crescente disordine mondiale, dopo un pallido Biden meritatamente in pensione, si avvicenda sul trono dell’Impero un pregiudicato( si,si proprio pregiudicato !) dal passato non proprio lineare , affiancato da una squadretta discutibile ( potremmo definirla all’italiana) e soprattutto da quel Elon Musk che per ricchezza ed interessi penetranti in ogni settore economico, forse non dovrebbe stare nella stanza dei bottoni ma piuttosto essere attentamente monitorato non per semplice conflitto d’interesse, in ogni caso stratosferico, ma per il rischio concreta che divenga il capo di una tecno-dittatura .
Dicevo del disordine mondiale e della rottura degli equilibri nati dalla seconda guerra mondiale che aveva consacrato la nascita dell’impero americano.
Ora , dopo appena ottanta anni, questo predominio economico e militare è in crescente sfarinamento, contestato e conteso da una parte dalla Cina e dai suoi alleati e dall’altro dal sud globale( 40% del PIL ) . L’Europa divisa e senza laedershp lungimiranti, non ha alcun peso sullo scenario internazionale e cova al suo interno i germi di una sua dissoluzione come Unione Europea.
Questa crescente diminuzione d’influenza americana comporta la destabilizzazione dell’ordine mondiale scaturito dopo il 1945 . lo scoppio di conflitti un pò ovunque ne sono il segnale e la conseguenza. Gli Stati Uniti non sono più in grado di prevenirli , si limitano a reagire come e quando possono . Fra l’altro una serie di errori grossolani compiuti negli anni delle varie amministrazioni sia democratiche che repubblicane , hanno aperto varchi politici e militari poi prontamente riempiti da paesi ostili e fatto crescere nel mondo un antiamericanismo sostanziale . Di questi errori strategici, se ne possono citare alcuni, i più gravi : nel dopoguerra, la militarizzazione e l’interventismo della dottrina Truman per contenere il comunismo; la guerra del Vietnam iniziata da Kennedy; la politica antiiraniana e la criisi degli ostaggi di Carter; le guerre irachene dei Bush; il via libera alla globalizzazione selvaggia di Clinton; la guerra in Afghanistan; l’incapacità di Obama di dare uno sbocco credibile alle primavere arabe; ed ancora l’isolazionismo e le guerre commerciali del primo Trump unitamente al disprezzo volgare e persistente delle regole fondamentali della democrazia (il secondo Trump farà sicuramente molto peggio); infine la fragilità di Biden con il ritiro intempestivo dall’Afganistan e l’incapacità di imporre a Netanyahu una politica meno truculenta e genocida a Gaza ed un processo di pace vero basato sul rispetto dei diritti dei Palestinesi .
Ciò detto , veniamo ai famosi cavoli nostri .
Le democrazie liberali d’Europa mostrano tutta la loro fragilità , incapaci come sono di dare vita ad un vero progetto di confederazione o federazione che si può riassumere in “Stati Uniti d’Europa”.
Se si vuole sopravvivere e preservare il nostro modello di democrazia liberale ciò è indispensabile ed urgentissimo . Bisogna superare l’attuale governance che prevede l’unanimità per prendere qualsiasi decisione finendo per dare spazio alle forze di estrema destra disgregatrici dell’Unione e filo putiniane già al governo in Ungheria,Slovacchia e Austria o in forte espansione come Alternative fur Deutschland in Germania , un partito apertamente nazista sponsorizzato da Elon Musk che al contempo da dell’imbecille ai primi ministri di Germania e Inghilterra .
E’ urgentissimo dotarsi di una difesa militare adeguata ai rischi attuali e futuri che circondano la U.E.- integrata sicuramente nella Nato ma anche capace di autonomia . Le spese necessarie e la loro entità devono essere decise a Bruxelles e non a Washington con diktat poco gradevoli e molto ricattatori. Infine una vera politica estera condivisa ed incisiva, capace di rappresentare e difendere legittimi interessi europei e possibili soluzioni sui quadranti per noi più caldi, in primis Palestina ed Ucraina; al contempo rafforzare i rapporti con quelle potenze intermedie quali India, Brasile, Indonesia,Arabia Saudita, SudAfrica e Turchia che insieme faranno la differenza nel confronto inevitabileper l’egemonia fra Stati Uniti e Cina .
Anche San Marino, aderendo all’Unione Europea, nel suo piccolo può e deve fare le sue scelte e dare il suo contributo a realizzarle .
Per quanto mi riguarda : Wiva gli Stati Uniti D’Europa !!!
Dario Manzaroli
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