Il Carnevale di Putignano è uno dei carnevali più importanza di Puglia e d’Italia. Nel 2025 è giunto alla sua 631ª edizione. La maschera caratteristica della manifestazione è chiamata Farinella e deve il suo nome all’omonima pietanza di Putignano. Dal 2006 ha luogo anche un’edizione estiva.
Segui #BarbieInTown su Instagram e su Facebook.
Il Carnevale di Putignano
Grazie al Comune Di Putignano abbiamo potuto visitare alcuni dei sette lotti utilizzati ogni anno dai sette partecipanti al Carnevale Di Putignano. I partecipanti vengono solitamente selezionati con cura in autunno, dopo la presentazione dei bozzetti dei carri allegorici da parte dei maestri della cartapesta, negli ultimi anni ideati seguendo un tema scelto dall’associazione del Carnevale.
Il Carnevale di Putignano ha radici antichissime, infatti alcuni studiosi sostengono che ci fossero riti pagani propiziatori volti al culto di Dionisio, dio dell’estasi, dell’ebbrezza e della liberazione dei sensi, risalenti ad alcuni secoli prima di Cristo quando l’allora piccolo paese era sotto la dominazione della Magna Grecia.
La manifestazione però è nata ufficialmente solo nel 1394, quando si decise di traslare le reliquie di Santo Stefano dall’abbazia omonima, che si trova sulla costa sud di Monopoli. Quel giorno, il 26 dicembre, divenne festa patronale, celebrata con canti e balli in strada, e ancora oggi con il rito delle Propaggini, si apre il Carnevale proprio in questa data.
Farinella
Farinella, con il costume a losanghe colorate che ricorda quello tipico di un giullare unito ad un jolly, è la maschera simbolo del Carnevale di Putignano. Nasce dalla penna di Mimmo Castellano, originario di Gioia del Colle. Prende il nome dalla farinella, piatto tipico locale, che consiste in uno sfarinato di ceci e orzo tostati con l’aggiunta di sale.
L’arte della Cartapesta
La lavorazione artistica della cartapesta prende piede a Putignano intorno agli anni ’40. Si parte da materiali poveri come carta di giornale, colla fatta in casa, ottenuta dalla miscela di acqua e farina e poi colori acrilici per dipingere i manufatti.
Per creare un carro l’ente fondazione investe per ogni maestro circa 42000 euro. I carri sono fatti interamente in carta, alti quasi 15 metri (come un palazzo di 5 piani), camminano su 16 ruote e sono automatizzati. La carta pesta viene usata per vincere la forza di gravità, più l’opera è leggerea, meno ferro viene usato per sorreggere la struttura.
La lavorazione parte dalla realizzazione in 3D del bozzetto in carta, viene plasmato un bassorilievo in argilla che costituisce il positivo. Una volta lavorato tale calco viene ottenuto il negativo colando del gesso liquido sul positivo.Il negativo, altrimenti detto la “femmina” del calco sarà quello utilizzato come guida tridimensionale per l’applicazione dei ritagli di giornale intinti nella colla di farina che poi genererà il manufatto. I più giovani riempiono il calco con i fogli di giornale per uno spessore di circa 5/7 millimetri. I fogli sono messi a trama alternati con la colla. Una volta essiccata la carta nel forno viene scollata e inizia la decorazione. Ottenuto il grezzo, il maestro cartapestaio passa alla fase di finitura attraverso la colorazione.
La parte più complicata da realizzare è quella di creare tutti i movimenti senza svelare i macchinari che ci sono dietro. I maestri cartapestai sono proprietari dei manufatti e a fine evento, o dopo la sfilata estiva, vengono solitamente rivenduti. Come raccontatoci durante la nostra visita sono tantissime le persone che collaborano alla realizzazione di un carro, e quello che si viene a creare in quei mesi è una vera e propria famiglia. Si dedica tutto il tempo libero, e spesso si mangia nei capannoni tutti insieme. I tempi di lavoro sono di circa quattro mesi, e nell’ultimo periodo si lavora h24. Le spese che rientrano sono irrisorie rispetto a tutto il tempo e l’impegno impiegati.
È il cuore che batte per il carnevale che manda avanti questa macchina. È una tradizione che si tramanda da generazione in generazione. Ci sono maestri cartapestai che hanno lavorato per circa 50 anni. La più grande soddisfazione è partire da zero e poi vedere l’opera realizzata. Si parte dalle collaborazioni con altri maestri per poi diventare indipendenti.
La sfilata dei carri
Il Carnevale Di Putignano si compone di quattro sfilate complessive, di cui tre di domenica (di solito le ultime tre domeniche prima della Quaresima) e una martedì Grasso.
Sono stimati circa centomila visitatori ogni anno, su un percorso di circa 1 km. Lungo il percorso che circonda il borgo antico, definito per tale motivo Estramurale, sfilano i carri allegorici che sulle loro ruote presentano i Giganti di cartapesta che i maestri hanno preparato attenendosi al bozzetto presentato alla Fondazione del Carnevale con il tema presentato ai partecipanti al concorso.
E’ dal 1939 che il percorso si snoda dal corso principale, Corso Umberto I per disegnare una sorta di uncino e concludersi a largo Porta Nuova, ampio spazio che si affaccia su Via Castellana Grotte. Ciascun carro allegorico è inframezzato da gruppi mascherati a tema e maschere di carattere, che sfilano, ballano e fanno divertire il pubblico ospite. Ogni sfilata è una festa con più di tre ore di spettacolo, dove tutto è concesso, parrucche, cappellini colorati, maschere di soggetti più disparati e coriandoli. L’animazione artistico/musicale continua anche dopo la sfilata con il percorso accessibile solo a pedoni che possono ammirare i giganti di cartapesta che stazionano in punti strategici pronti ad essere co protagonisti nei selfie di migliaia di turisti e ospiti.
Carnevale di Putignano 2025
Oltre 80 appuntamenti (di cui 50 a ingresso libero) per vivere il periodo dell’anno più incredibile dell’anno, quel periodo in cui l’ordine si capovolge. Nella cittadina pugliese che da oltre 631 anni festeggia il Carnevale.
Un’occasione per lasciarsi trasportare dall’allegria, dalla spensieratezza, dai coriandoli.
Concerti, spettacoli musicali originali e unici, sfilate di carri allegorici, riti e tradizioni, cibo pugliese, musica tradizionale, dj set, workshop di cartapesta, dialoghi sulla satira e le maschere. Un’esperienza indimenticabile per tutte le età. Perché il Carnevale coinvolge i più piccoli e i più grandi, senza barriere, senza filtri, senza convenzioni.
Programma 2025
L’accesso alle Giornate Principali è a pagamento. Acquista il biglietto sul sito ufficiale.
carnevalediputignano.it Il calendario degli eventi del Carnevale di Putignano è il seguente:
- 2-6-7-13-16-20-22-23-27-28 febbraio 2025
- 1-2-3-4 marzo 2025
SCARICA QUI IL PROGRAMMA COMPLETO
L’ELENCO DEI CARRI ALLEGORICI 2025
Carnevali di Puglia
Racconti di Carta
Dopo il successo della prima edizione sperimentale del 2021 dedicata a Dante Alighieri, torna nel 2024 a Putignano Racconti di Carta, per le vie del centro storico. L’edizione 2024, la seconda, è dedicata a Marco Polo. Questi eventi trasformeranno il centro storico della città in una galleria a cielo aperto, dove la tradizione della cartapesta e l’arte dei fiscoli si uniscono per creare un’esperienza unica. I maestri cartapestai di Putignano realizzano sei opere stabili in cartapesta, ispirate agli estratti de “Il Milione” di Marco Polo. Queste installazioni, che adornano il centro storico, sono accompagnate da QR code che permettono ai visitatori di ascoltare gli estratti registrati dalla voce di Sergio Rubini. Un’opera speciale sarà realizzata con le tradizionali luminarie pugliesi, offrendo un omaggio luminoso al celebre esploratore.
Cosa vedere a Putignano?
Il Carnevale di Putignano ha radici antichissime, ed è uno degli eventi più importanti in assoluto in Puglia. Ma questo comune, oltre ai fantastici carri in cartapesta, ha tanto da offrire. Camminando per le strade lastricate di chianche, l’influenza urbanistica medievale è quella più evidente, dall’unica bifora ancora presente alle case che conservano ancora l’antico patio. Piazza Plebiscito è il cuore del Comune Di Putignano , e lo è stato sempre nel corso dei secoli. I poteri principali hanno sempre convissuto in questo spazio, tra palazzi signorili e chianche consumate dall’andare e venire dei cittadini. Qui si affacciano il Museo Civico – Principe Guglielmo Romanazzi Carducci di Santo Mauro e la chiesa principale dedicata a San Pietro, un edificio monumentale. La Grotta Del Trullo di Putignano, a poca distanza dal centro abitato, sulla strada che conduce a Turi, è una chicca che non dovete perdere.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link