Gallarate, manifestazione davanti al Falcone. Il collettivo denuncia Cassani

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GALLARATE – Sono poco meno di una quarantina i manifestanti che si sono riuniti oggi sabato 18 gennaio davanti all’Istituto Falcone di Gallarate dove è in corso la Settimana della sicurezza. Proprio contro la Settimana della sicurezza stanno protestando i rappresentanti del Presidio del bosco, già protagonisti dell’opposizione al taglio degli alberi in via Curtatone, l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università oltre ad alcuni giovani studenti.

Il colletttivo querela il sindaco

Il presidio del bosco accusa il sindaco di Gallarate Andrea Cassani di avere innescato «un cortocircuito. Cassani è persona che già in altre occasioni ha mostrato le sue qualità e “sensibilità” in materia di democrazia ed autorevolezza. Infatti, attraverso un articolo pubblicato sul quotidiano Malpensa24 in data 12.01 il citato sindaco rilascia le seguenti dichiarazioni: “Gente inutile: ho saputo che dei delinquenti che già avevano commesso dei reati in città hanno deciso di manifestare contro la Settimana della sicurezza. Purtroppo la mancanza di educazione a cui si assomma l’ignoranza crea dei mostri che è giusto provare a educare con le buone maniere, se si riesce… altrimenti è giusto provarci in altro modo”. Per queste frasi che lasciano aperti anche scenari inquietanti in data 14 gennaio è stata depositata una querela nei confronti del sindaco di Gallarate Andrea Cassani, che per l’ennesima volta si è mosso con la stessa delicatezza che potrebbe avere un mammut dentro una cristalleria di Swarovski. Lo ha fatto con il suo stile inconfondibile costituito da offese e minacce». Queste le parole di Matteo Di Mattei a nome del collettivo Il presidio del bosco.

La protesta

«Noi siamo contrari al fatto che le forze dell’ordine arrivino nelle scuole. Le cose vanno affrontate prima che accadano, non dopo che sono già accadute», dice Riccardo Loia dell’Osservatorio contro la militarizzazione. «Se una poliziotta va a scuola a parlare di violenza di genere significa che la violenza in questione è già accaduta. Bisogna intervenire prima. Siamo contrari a questo tipo di presenza che avviene in accordo con i Ministeri. Siamo contrari a questo concetto di scuola». (guarda l’intervista)

Conto e carta

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Una scuola diversa

«Vogliamo una scuola diversa – dice un giovane studente – le scuole vengono dimenticate, vengono lasciate marcire al freddo nell’assoluta noncuranza. Lo dimostra ad esempio il black out recentemente registrato al Falcone di Gallarate. Vogliamo una scuola diversa, vogliamo una scuola libera». (guarda l’intervento video)

L’evento continua

Al momento la manifestazione si sta svolgendo senza incidenti di sorta. C’è stato solo uno scambio di battute tra una dei manifestanti e qualcuno che dall’interno della scuola chiedeva ai manifestanti di allontanarsi ma lo scambio di battute è terminato senza tensioni. Del resto il rappresentante degli studenti del Falcone aveva già fatto sapere con una nota di dissociarsi completamente dalla manifestazione in corso. Davanti ad una sala piena di ragazzi il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello si è complimentato con la scuola per l’iniziativa che ha definito estremamente importante nell’ambito dell’educazione per i ragazzi, ha ricordato come i social ad esempio o l’intelligenza artificiale hanno cambiato la vita di tutti a cominciare dai più giovani e che quindi sia necessario affrontare questi temi anche con i ragazzi stessi. Quindi l’intervento di Luciana Volta dell’Ufficio scolastico regionale che ha precisato come il tema della sicurezza sia «un tema circolare che deve prevedere prevenzione, protezione e benessere perché dobbiamo prenderci cura di noi e degli altri. La sicurezza è un obbligo che ci coinvolge tutti, sia a scuola che fuori. Io ringrazio i ragazzi che sono il nostro futuro per essere qui dimostrando di essere responsabili perché la sicurezza è una nostra responsabilità e senza essere responsabili non si può essere liberi».

gallarate collettivo denuncia cassani

Cassani e gli «avanzi del Sessantotto»

Quindi ha preso la parola il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, introdotto dal dirigente scolastico Vito Ilacqua che ha spiegato come il primo cittadino sia sempre presente agli eventi che riguardano la scuola. «La Settimana della sicurezza organizzata dal Falcone è un appuntamento estremamente importante la cui importanza è stata compresa da tutti. La dimostrazione di questo è che fuori è in corso una protesta, ma a questa protesta non sono presenti né studenti del Falcone né docenti, anzi a dire la verità fuori di giovani ce ne sono pochi, anzi non ce ne sono. Ci sono avanzi del Sessantotto che provano a contestare le forze dell’ordine, provano a contestare la scuola, provano a contestare tutto. Questa settimana è un’opportunità per i ragazzi e i ragazzi lo hanno capito». Infine il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Giuseppe Carcano, che ha parlato di una bella manifestazione «perché promuove una circolarità della scuola con l’esterno. Oggi non si voleva parlare di religione, non si vuole parlare di forze dell’ordine, che nulla hanno a che vedere con la militarizzazione della scuola. Ai miei tempi addirittura non si voleva parlare di impresa nella scuola, ma la scuola deve essere costantemente in contatto col mondo esterno perché è dal mondo esterno che arrivano le opportunità di crescita per i ragazzi».

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Gallarate, gli studenti si dissociano dai Tanuki. «Il Falcone non è militarizzato»

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gallarate collettivo denuncia cassani – MALPENSA24





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