Sono 786 i brand che hanno presentato le loro collezioni durante il Pitti Uomo del 2025. Alla sua 107esima edizione il Pitti conquista sempre più il mercato estero. Dove andrà la moda maschile nel 2025?
Pitti Immagine Uomo è la più grande fiera della moda maschile al mondo, un evento unico che, anno dopo anno, accoglie sempre più pubblico ed espositori. Erano 786 i brand che hanno esposto durante le giornate della moda fiorentina portando in scena la loro visione di moda maschile. Un settore che vive, perennemente, nelle periferie della moda e difficilmente desta l’interesse popolare. Il tema scelto per l’edizione 2025 è stato Fire, fuoco, inteso come irrefrenabile energia creativa, non potendo essere a conoscenza della strage di Los Angeles. Ma il fuoco del pitti è una forza amica che sprigiona creatività e vuole governare tutte le collezioni presentate. A rappresentare il tema, nel cortile della Fortezza Da Basso, un’installazione digitale firmata Alessio Moradei che, attraverso video e schermi, simula un imponente falò.
La moda presentata al Pitti si divide tra il ritorno di un’eleganza maschile classica e la voglia di sperimentare con innovazioni tecnologiche. Se da un lato abbiamo il look classy di Kiton, Brunello Cuccinelli, Gabriele Pasini e tanti altri, dall’altro qualcuno tenta di portare nella moda maschile nuove tecnologie. È il caso di Unity che realizza capi Outdoor con una particolare maglieria ingegnerizzata ed impermeabile brevettata con Tricotech. Oppure ancora Colnago, marchio di biciclette da corsa, che presenta la sua prima collezione di abbigliamento in occasione del suo 70esimo anniversario. Interessante anche la collezione presentata da Luca D’Alena per Cosine, azienda cinese leader nella produzione di cachemire supportata dal giornalista Angelo Flaccavento. Un’apertura al mercato cinese sempre più in espansione.
È anno di anniversari e ritorni al passato per il Pitti. Superga spegne 100 candeline e sceglie il Pitti per festeggiare questo importante traguardo presentando innovazioni nel mondo della calzatura. Mentre Gas ripropone una collezione ispirata agli anni ’90 portando avanti il progetto Gas Heritage. Nella sale della Fortezza da Basso cambia la palette colori della moda maschile. L’uomo dell’autunno inverno 2025 2026 abbraccia i colori pastello, tra i più acclamati il verde pistacchio e il burgundy.
I Guest Designer del 2025
Interessante la scelta dei Guest Designer dell’edizione 2025: MM6 Maison Margela e Setchu. Entrambi gli stilisti portano in passerella sfilate co-ed che mixano la moda maschile con l’universo femminile e viceversa. Non è la prima volta che Margela presenta come Guest Designer sull’Arno, già c’era stato nel 2006, e l’heritage di Martin si legge tutto nella collezione di MM6. I modelli sembrano motociclisti appena scesi dai loro mezzi vestiti il total pelle, con il casco ancora tra le mani ricoperte da lunghi guanti. Addolcisce lo show una fantasia: micro stelline, che sembrano pois, ricoprono i look indossati da modelli con personalità, un casting unico che solo martella può fare. E se MM6 propone un guardaroba completo che spazia dalla mattina alla sera, il giapponese Setchu trova nuove soluzioni per il vestire maschile. I suoi abiti sono multifunzionali e, attraverso pieghe e bottoni, possono essere continuamente modellati. Ogni abito ha più vite a seconda del modo in cui viene indossato. Un’interessante approccio alla sostenibilità che invita a comprare meno e sognare di più.
Fuori dal Pitti
Ma il vero show non è quello degli espositori, come sempre, è lo street style a lasciare a bocca aperta. Sull’Arno sono chiamati “Pavoni” gli uomini vestiti con look stravaganti che dominano Firenze durante la fiera. Accostamenti insoliti, colori sgargianti e, soprattutto, pellicce che si confermano trend anche per la moda maschile. Su Repubblica è il famosissimo fotografo di street style Scott Schuman a commentarli dicendo: “Gli anni dal 2010 al 2014 sono stati un’epoca irripetibile, in cui ho incontrato alcuni degli uomini più eleganti in circolazione. Prima tornavo a casa da Pitti con centinaia di ottimi scatti, ora ne salvo trenta“. Evidenziando un drastico e rovinoso decadimento dello stile maschile, almeno secondo lui.
I dati fin ora rilasciati dalla fiera fanno ben sperare in una ripresa. Sono stati stimati circa 13mila buyer tra le sale della Fortezza con un aumento del 6% dei compratori esteri. “Avevamo bisogno di una partenza così” afferma Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti immagine. E allora lunga vita alla moda fiorentina!
Foto: Style magazine, Vogue, Vanityfair
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