Tendenze beauty 2025: il vento del futuro

Questo articolo è pubblicato sul numero 4 di Vanity Fair in edicola fino al 28 gennaio 2024. 

Come sempre, l’inizio dell’anno è il momento più idoneo per fare un bilancio di ciò che è stato e interrogarsi su quello che sarà. I report e le previsioni di settore ci chiariscono le idee su ciò che dobbiamo aspettarci. Con l’aiuto di due recenti ricerche, la prima di Cosmetic Business, piattaforma di news e trend forecasting in Uk, dal titolo The Future of Beauty Trend Report e Trends 2025 Beauty & Personal Care di Mintel, agenzia di previsioni di tendenze di mercato, abbiamo individuato 10 indizi che cambieranno il nostro approccio alla bellezza nel 2025.

1. Attitudine ribelle

L’ascesa del termine brat – in inglese monello, moccioso, peste – divenuto famoso grazie alla cantante Charli XCX che ha così chiamato il suo album, inno alla libertà di essere sé stessi e di vivere la vita divertendosi anche in modo vistoso (poi mutuato dalla campagna a sostegno di Kamala Harris), si evolverà in un atteggiamento più a favore del politically incorrect. Che, riferito al make-up, si traduce in tinte forti, nessuna regola e una certa aggressività. In Italia questa attitudine ribelle è incarnata dalla cantante Anna Pepe, la baddie, ragazza forte e che va dritta per la sua strada.

Tocchi «incorrect»
Lo stile del make-up riscopre il massimalismo, consentendo a ognuno la libera espressione di sé. Ombretti vistosi, dai colori vivaci e audaci, supportati da grafismi che riportano agli anni Sessanta. Ma con uno spirito più moderno e aggressivo, dove mascara ed eyeliner regnano sovrani.

2. La dieta modello

In costante crescita nel 2024, la dieta antinfiammatoria si conferma un modello alimentare sano e che piace, al punto da attestarsi tra quelli in ascesa anche nel 2025. Molte celebrità la seguono con risultati positivi e secondo gli studi – includendo cibi come frutta, verdura, legumi, noci, pesce ricco di omega 3 – aiuta non solo nella gestione del peso, ma può ridurre significativamente anche il rischio di declino cognitivo, soprattutto se si soffre di patologie croniche come il diabete. «È incredibile quello che si può ottene-re seguendo questo regime», sostiene la nutrizionista Sandra Moñino. «Inversione di malattie croniche, riduzione dell’uso di farmaci, eliminazione dei sintomi delle patologie, miglioramento della qualità della vita, dove necessario perdita di peso a lungo termine. La nutrizione è la medicina del futuro». a.p.

Manuale alimentare
La nutrizionista Sandra Moñino, una delle più autorevoli in materia, è autrice del manuale Addio infiammazione (HarperCollins, pagg. 288, € 18,50), che in Spagna è stato un caso editoriale e che sarà nelle librerie italiane dal 21 gennaio.

3. Estetica post OZEMPIC

È al primo posto tra le tendenze che segneranno l’anno appena iniziato e si riferisce all’impatto dei farmaci per la perdita di peso rapida, ovvero con semaglutide e derivati, su tutte le aree della bellezza, dalla chirurgia plastica ai trattamenti cosmetici, ai prodotti da banco. «Nel 2025, anche il settore della cura della pelle subirà un cambiamento, poiché l’attenzione si sposterà verso ingredienti che possono affrontare le conseguenze associate alla rapida perdita di peso», riferisce Cosmetics Business. «Questa tendenza porterà alla scoperta di attivi come la tretinoina e altri retinoidi, i peptidi che potenziano il collagene e composti ricchi di antiossidanti, come le vitamine C ed E, che verranno utilizzati nello sviluppo di nuovi prodotti cosmetici adatti a una fascia emergente di consumatori». Obiettivo: combattere cedimenti, smagliature e atonicità.

Body reshaping
Il dimagrimento veloce ha portato a un aumento dei cedimenti di corpi e volti e al boom dei trattamenti di risollevamento dei volumi con riposizionamenti del grasso.

4. Lo sport inclusivo

Nel nostro Paese siamo all’alba di una vera e propria pickleball mania. A farne un sicuro successo sono l’accessibilità e la trasversalità. Originale ibrido fra tennis, badminton e tennistavolo, non richiede infatti nessuna attrezzatura costosa, nessuna forza fisica e ben poca velocità per essere praticato anche a buoni livelli da tutti e a tutte le età. Il segreto sono la precisione e l’imprevedibilità. Basta indossare delle semplici scarpe da tennis, impugnare la tipica racchetta pentagonale e buttare la pallina dall’altra parte della rete. Negli Stati Uniti, dove questo sport è nato nel 1965, i praticanti sono 68 milioni, e il fenomeno ha già soppiantato il padel: nel giro di poco tempo, The Economist l’ha definito come la disciplina con i maggiori margini di crescita in assoluto, la giovanissima campionessa Anna Leigh Waters è stata inserita nell’ultima lista delle 30 persone più influenti del Pianeta stilata da Forbes, Bill Gates ha pubblicato un video intitolato I’m a pickler in cui spiega perché è diventato il suo passatempo preferito.