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18 Gennaio 2025

Mai nessuna europea U18 così veloce nei 60 metri: fantastica la 15enne sprinter lombarda al PalaCasali. Valensin record italiano U20 dei 400, Pagliarini esordio ok con 7.41

Sensazionali i giovani dell’atletica in una fantastica quarta edizione del Memorial Giovannini, tappa del World Indoor Tour al PalaCasali, ed è il miglior modo per ricordare Alessio su questa pista, nella “sua” Ancona. Giovani strabilianti come Kelly Doualla, appena quindici anni e già sbarcata su tempi di valore europeo assoluto: mai nessuna U18 nella storia d’Europa aveva corso così forte. La velocista lombarda è capace di un favoloso 7.23 che supera il 7.24 dell’olandese N’Ketia Seedo nel 2020 e a soli cinque centesimi dalla migliore prestazione mondiale U18 della statunitense Shawnti Jackson (7.18). Ma c’è anche il buon debutto della marchigiana Alice Pagliarini, ritrovata dopo l’infortunio dell’anno scorso, quarta con 7.42 dopo che la diciottenne fanese delle Fiamme Gialle aveva vinto la propria batteria in 7.41. Oppure talenti come Elisa Valensin che straccia il primato italiano U20 dei 400 indoor, a diciott’anni appena compiuti, e che conferma tutta la propria classe con il crono di 53.04. Ma anche Erika Saraceni che alla prima gara dell’anno si migliora di un centimetro nel triplo (13,48) o Matteo Sioli che di fronte a Gimbo Tamberi, tifoso speciale in tribuna, si arrampica a 2,23 nell’alto. Sono proprio loro, le nuove leve, a prendersi la scena nel meeting dedicato al giornalista marchigiano, scomparso troppo presto nel gennaio di sei anni fa. Applausi anche per Filippo Randazzo in versione sprinter, 6.63 per prendersi i 60 metri, a Eloisa Coiro (52.68) e a Luca Sito (46.44) entrambi al personale indoor nei 400.

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Per le Marche da sottolineare anche il progresso nel triplo di Franca Shanon Dongmo (Sef Stamura Ancona), campionessa italiana cadette che alla prima stagione da allieva riesce già a saltare 12,48 con quindici centimetri di miglioramento e si piazza quinta davanti Serena Mazzoni (Atl. Avis Macerata), a sua volta al personale con 12,28 al sesto posto. Finisce quinto anche Alessandro Moscardi, 48.01 il crono dell’anconetano in maglia Firenze Marathon sui 400 metri. Nello sprint Francesco Pagliarini (Atl. Fano Techfem), appena entrato nella categoria juniores, apre con 6.95 dopo il 7.01 della batteria e avvicina il suo primato di 6.89 mentre al femminile l’ascolana Ilenia Angelini (Esercito) corre in 7.58. E il weekend prosegue domenica con altri due meeting in diretta streaming sul canale YouTube FIDAL Marche.

QUARTA ITALIANA DI SEMPRE – Per dare un’idea di cosa abbiamo visto al PalaCasali, per merito di una ragazza del 2009, basti dire che nella storia della velocità azzurra soltanto tre donne avevano corso più veloce di Kelly Doualla nei 60: Zaynab Dosso 7.02 nel 2024, Marisa Masullo 7.19 nel 1983 e Manuela Levorato 7.20 nel 1999. In questi casi non si può che “gridare” al grandissimo risultato, ma la giovane età impone di maneggiare con cura e rispettare la gradualità della crescita. Lombarda di Sant’Angelo Lodigiano, nata in Italia, a Pavia, da genitori camerunesi, Doualla sfreccia con potenza e facilità d’azione sulla pista marchigiana, partendo dal 7.35 della batteria e poi portandosi a 7.23 in finale, con un ulteriore progresso sul (già eclatante) personale di 7.27 che aveva ribadito la scorsa settimana a Bergamo. La sprinter del Cus Pro Patria Milano allenata da Walter Monti fa anche ingresso nella top ten europea di sempre della categoria under 20 (ovvero con atlete di quattro anni più grandi) al nono posto. La seguono Arianna De Masi (Libertas Unicusano Livorno) con 7.40 e Johanelis Herrera (Aeronautica) con 7.42. In chiave giovanile vanno sottolineati anche il 7.42 di Alice Pagliarini (Fiamme Gialle, 7.41 in batteria) e il personale di 7.45 della 2008 Margherita Castellani (Atl. Arcs Cus Perugia).

RANDAZZO SPRINT 6.63 – Che fosse veloce non è mai stato un mistero.

Che potesse correre 6.63 sui 60 alla prima gara dell’anno è invece qualcosa di più sorprendente per Filippo Randazzo (Fiamme Gialle) che beffa gli sprinter puri e può considerarsi a tutti gli effetti un velocista, a tre centesimi dallo standard per gli Europei indoor di Apeldoorn (Olanda, 6-9 marzo). Il finalista olimpico di Tokyo del salto in lungo, ora seguito da coach Filippo Di Mulo a Catania, corre due volte quasi in fotocopia, 6.64 in batteria, un centesimo in meno in finale, e batte Yassin Bandaogo (Fiamme Oro) a sua volta al personale con un promettente 6.65, stesso tempo del campione europeo della staffetta 4×100 Matteo Melluzzo (Fiamme Gialle) che eguaglia il proprio limite dello scorso anno. Quarto Yupun Abeykoon (Nissolino Sport) in 6.68, quinto il campione europeo indoor in carica Samuele Ceccarelli (Fiamme Oro) con 6.73 dopo il 6.71 della batteria.

IN PISTA – Non ha limiti Elisa Valensin (Cus Pro Patria Milano). La lombarda riscrive anche il primato U20 al coperto dei 400 metri per monopolizzare l’elenco dei record juniores tra 200 e 400 che ormai è totalmente dalla sua parte. L’azzurra lotta con l’ottocentista slovena Anita Horvat (52.86) e al termine di un appassionante spalla a spalla è seconda con 53.04, battendo il record di 53.81 che dal 2023 apparteneva a Valentina Vaccari. In altra serie dei 400, è ottima la prova di Eloisa Coiro: scende a 52.68 con prospettive decisamente interessanti in vista dei suoi 800. La romana delle Fiamme Azzurre aspetta la curva conclusiva per superare Rebecca Borga (Fiamme Gialle, poi squalificata per infrazione di corsia) che aveva condotto la gara fino a quel punto e poi chiude forte verso il traguardo, per diventare la sesta italiana di sempre nella specialità al coperto. Bell’esordio anche per Luca Sito. Il primatista italiano del giro di pista all’aperto, argento europeo con la staffetta maschile e con la mista, si impone con il personale indoor di 46.44, correndo dalla sesta corsia, in testa con margine fin dal primo metro con un passaggio alla corda in 21.67. Sito, alla prima uscita con la maglia delle Fiamme Gialle, si inserisce al nono posto delle liste italiane all-time. Ad Ancona prevale su Lorenzo Benati (Fiamme Azzurre, 47.12) e Vladimir Aceti (Fiamme Gialle, 47.22). Buoni anche gli 800 metri di Francesco Pernici (Fiamme Gialle) che si impone in 1:47.61 nel duello con Giovanni Lazzaro (Aeronautica) secondo in 1:47.79.

IN PEDANA – Due medaglie mondiali U20 protagoniste nei salti. L’argento di Lima Matteo Sioli (Euroatletica 2002) primeggia nell’alto con 2,23 e si concede la soddisfazione di superare l’oro europeo indoor 2023 Douwe Amels (Olanda) che salta 2,14 e poi sbaglia due volte ‘diciassette’ e una volta ‘venti’. Passo in avanti per il bronzo iridato U20 Erika Saraceni (Bracco Atletica), +1 centimetro sul PB con 13,48 nel triplo all’ultimo turno, misura con cui sfila la leadership a Ottavia Cestonaro (Carabinieri, 13,37).

LE ALTRE GARE – Nell’alto femminile, successo per Idea Pieroni (Carabinieri) con 1,88 (tre errori a 1,92), nei 60hs vittorie per Elisa Di Lazzaro (Carabinieri) con 8.21 dopo l’8.19 delle batterie, e al maschile per Vittorio Ghedina (Atl. Meneghina) con 7.78. Giuseppe Gravante (Calcestruzzi Corradini Excelsior) si migliora nei 3000 con il primo posto in 7:57.03. A Valentina Gemetto (Caivano Runners) i 1500 in 4:24.45. Applausi anche per gli atleti paralimpici nelle gare dei 60 metri Fisdir con il successo di Federico Cabizza in 7.46.

Presenti il vicesindaco e assessore allo sport Giovanni Zinni con l’assessore comunale alle politiche giovanili Marco Battino, il presidente FIDAL Marche Fabio Romagnoli affiancato dai consiglieri federali Alberto Milardi e Simone Rocchetti, il presidente regionale CIP Luca Savoiardi con il vice Roberto Novelli e il consigliere nazionale Tarcisio Pacetti, insieme a Emiliano Vaccarini in rappresentanza di Casali Sport e al presidente USSI Marche Andrea Carloni.

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