Icam, consumi “circolari” No sprechi e auto produzione

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«Per noi l’attenzione allo spreco di energia nell’ambito della nostra generale ottimizzazione dei consumi è un obiettivo a tutto campo, nel quadro della sostenibilità aziendale», afferma Luca Agostoni, direttore della produzione in Icam Cioccolato che ha sede a Orsenigo.

Agostoni sottolinea che Icam è «un’azienda estremamente etica ed attenta a tutti i fattori, compreso quello energetico. Dove c’è possibilità di migliorare negli aspetti di salvaguardia dell’ambiente noi ci siamo, tanto che abbiamo inserito in organico una figura dedicata, l’energy manager, affinché si ottimizzi tale processo, un giovane che peraltro risponde ai requisiti delle nostre ricerche sui talenti».

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Fra i processi produttivi più energivori di Icam ci sono le fasi che riguardano la lavorazione iniziale delle fave di cacao, con la sterilizzazione, il pretrattamento, la tostatura, la sgusciatura, oltre al concaccio, una delle ultime fasi di lavorazione del cioccolato.

A spiegarlo è l’energy manager, Stefano Azzalini, che nei dati riferisce come nel 2024 Icam abbia consumato circa 22.500.000 di kWh e 5.300.000 Sm3 (standard metro cubo) di gas metano.Decisivo in Icam è l’impianto di trigenerazione, che oltre a produrre energia elettrica, consente di utilizzare l’energia termica recuperata dalla trasformazione termodinamica in vapore e acqua calda per produrre energia frigorifera, ovvero acqua refrigerata per il condizionamento o per i processi industriali.

«Oggi – afferma Azzalini – in azienda circa il 80% dell’energia elettrica viene autoprodotta da un impianto di trigenerazione, la restante parte viene acquistata da fonti certificate 100% rinnovabili. Dall’impianto di trigenerazione, presente in Icam da oltre un decennio, si ricava anche energia termica (vapore e acqua calda) e energia frigorifera, che vengono utilizzate nel processo di produzione del cioccolato. L’autoproduzione di energia da trigenerazione ci permette di ridurre significativamente i costi energetici dello stabilimento. L’acquisto del gas metano e dell’energia elettrica avviene attraverso il Consorzio Energia Lombardia Nord che ci permette di godere di una forza contrattuale importante«z.

Non ultimo, come spiega il Bilancio di Sostenibilità 2024, «una riduzione netta dell’energia elettrica acquistata è derivata alla dismissione delle attività produttive nella sede di Lecco, interamente trasferite a Orsenigo. Da gennaio 2024 il consumo energetico della sede di Lecco è legato unicamente al negozio.

Azzalini spiega che in Icam l’ottimizzazione dei risparmi energetici si realizza attraverso il monitoraggio e l’analisi dei consumi elettrici e termici delle utenze, cosa che “ci permette di avere un quadro preciso dei consumi delle diverse aree di produzione e utenze, identificare nel dettaglio sprechi energetici, individuare aree di miglioramento e attuare azioni correttive».

Gli investimenti in tal senso sono continui, con una serie di attività che guardano alla riduzione dei consumi energetici che vanno dal miglioramento sistematico e rinnovo degli impianti di produzione delle energie, al fotovoltaico, ai generatori di vapore, ai gruppi Chiller per produrre energia frigorifera, oltre agli investimenti in pompe di calore e sistemi di recupero del calore sprecato.

Azioni che «hanno anche impatto sulla riduzione della Co2 emessa in atmosfera – aggiunge Azzalini -, tema ambientale al quale Icam presta molta attenzione e interesse, soprattutto in ottica di decarbonizzazione della fabbrica. I vari costi energetici vengono gestiti anche dagli stessi operatori in modo tale da realizzare un risparmio energetico. C’è un continuo confronto con i vari responsabili elettrici, idraulici e della manutenzione che nella loro attività quotidiana hanno sempre presente la riduzione degli sprechi e la gestione ottimizzata degli impianti».

L’ultimo Bilancio di Sostenibilità di Icam spiega che nel 2023 sono stati raggiunti gli obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica e di riduzione dell’impatto ambientale delle attività produttive attraverso l’acquisto di elettricità da fonti rinnovabili con la riduzione fra il 4 e il 5% dei consumi di elettricità.

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