Anche nel 2025 è possibile richiedere la DIS-COLL.
Si tratta di una indennità di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi, erogata dall’INPS.
L’INPS ha chiarito come accedere alla misura nel 2025, ma non ha ancora ha reso noto qual è l’importo massimo erogabile a titolo di DIS-COLL in favore dei beneficiari. Nel 2024 era pari a 1.550,42 euro.
In questo articolo vi spieghiamo quali sono i requisiti richiesti per beneficiare della DIS-COLL nel 2025, come funziona e come si calcola il beneficio.
COS’È LA DIS COLL
La DIS COLL è un’indennità di disoccupazione riservata ai lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa che perdono il lavoro involontariamente. Anche assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio possono farne richiesta.
Introdotta in via sperimentale dal Decreto Legislativo 4 Marzo 2015, n. 22, è stata resa strutturale con la Legge 22 Maggio 2017, n. 81. Poi, il Decreto Coesione 2024 convertito in Legge ha previsto anche l’iscrizione automatica dei percettori della DIS COLL per l’Impiego al Sistema Informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL). A chiarire come funziona questa novità è il Decreto 174 del 21 Novembre 2024, come annunciato sulla GU Serie Generale n.12 del 16-01-2025.
La Legge di Bilancio 2025, infine, ha rifinanziato la misura per l’anno in corso e il successivo triennio. Vediamo tutti i dettagli su come funziona la DIS COLL nel 2025.
COME FUNZIONA LA DISOCCUPAZIONE DIS-COLL
La DIS-COLL nel 2025 funziona “a domanda”. Gli interessati devono cioè, presentare un’istanza all’INPS per ottenere l’indennità mensile.
L’indennità ha un importo variabile che si calcola tenendo conto di un valore limite stabilito di anno in anno in base agli indici ISTAT, come vi spieghiamo più avanti. Inoltre, l’importo della DIS-COLL diminuisce del 3% ogni mese a partire dal sesto mese di fruizione, ovvero dal 91º giorno.
Questa indennità offre dunque, un supporto economico temporaneo ai collaboratori che si trovano senza lavoro, aiutandoli nella transizione verso una nuova occupazione. La normativa perciò, prevede anche i seguenti scenari di decadenza e sospensione dal beneficio:
- in caso di nuova occupazione con contratto di lavoro subordinato superiore a 5 giorni, il lavoratore perde il diritto all’indennità;
- per contratti di lavoro subordinato di durata non superiore a 5 giorni, il beneficio è sospeso d’ufficio e può riprendere al termine del periodo di sospensione;
- se si avvia un lavoro autonomo o una impresa individuale che genera un reddito corrispondente a un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti, il lavoratore deve informare l’INPS entro 30 giorni dall’inizio dell’attività. In tal caso, la DIS-COLL viene ridotta dell’80% del reddito previsto, rapportato al periodo di tempo in cui si percepisce l’indennità. La mancata comunicazione del reddito comporta la decadenza dal diritto alla DIS-COLL dalla data di inizio dell’attività lavorativa autonoma o della impresa individuale;
- se non si partecipa alle iniziative di attivazione lavorativa, riqualificazione professionale, o convocazioni necessarie, si perde il diritto all’indennità. Stesso discorso se si rifiuta un’offerta di lavoro congrua dopo la stipula del patto di servizio, come avviene per l’Assegno di Inclusione, per esempio.
Ricordiamo anche che la normativa permette il cumulo della DIS-COLL con redditi da attività parasubordinate e autonome, purché non superino la soglia di 8.500 euro annui. A dirlo è il Messaggio INPS n. 1414 del 09-04-2024.
COSA CAMBIA TRA DIS-COLL E NASPI
DIS COLL e NASPI sono due indennità di disoccupazione diverse tra loro, ma entrambe gestite da INPS. Ecco cosa cambia tra le due:
- la DIS-COLL tutela i lavoratori che non hanno un lavoro subordinato ma sono iscritti alla Gestione Separata e hanno perso involontariamente la propria occupazione;
- la NASpI è destinata ai lavoratori subordinati che hanno perso involontariamente il loro lavoro subordinato.
Tra queste due prestazioni, vi sono anche altre differenze nelle modalità di calcolo e nei termini delle spettanze. In questa guida vi spieghiamo i dettagli della NASpI e, di seguito vi illustriamo a chi spetta la DIS-COLL.
REQUISITI
Possono beneficiare dell’indennità per i disoccupati le seguenti categorie di soggetti:
- collaboratori coordinati e continuativi che hanno perso involontariamente l’occupazione;
- collaboratori a progetto che hanno perso involontariamente l’occupazione;
- assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio.
Però, per fare richiesta di DIS-COLL sono necessari i seguenti requisiti:
- essere iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata INPS;
- avere almeno un mese di contribuzione nel periodo compreso tra il 1º Gennaio dell’anno civile precedente l’evento di disoccupazione e l’evento stesso.
Sono esclusi dalla misura i seguenti soggetti:
- collaboratori titolari di pensione;
- titolari di partita IVA;
- amministratori e sindaci;
- revisori di società;
- associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica.
Se hai altre domande o hai bisogno di ulteriori dettagli sulla DIS-COLL o altri argomenti, sono qui a disposizione. Scopriamo insieme quanto spetta di DIS COLL nel 2025.
IMPORTI 2025
INPS non ha ancora reso noti l’importo soglia relativo al 2025. Appena lo comunicherà vi aggiorneremo.
Per il 2024, la retribuzione massima e di riferimento per calcolare l’indennità di disoccupazione DIS-COLL era pari a 1.550,42 euro. Per restare informati, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti, al canale Whatsapp e al canale Telegram.
Ma vediamo meglio come si calcola il valore DIS COLL spettante per ogni singolo beneficiario.
CALCOLO
L’importo dell’indennità si calcola dividendo il reddito imponibile ai fini previdenziali, risultante dai contributi versati per i rapporti di collaborazione lavorativa, per il numero di mesi di contribuzione o frazioni di essi. Si considerano i mesi o le frazioni di mese di durata del rapporto di collaborazione, relativi all’anno della cessazione del lavoro e all’anno civile precedente.
Nel calcolo però, bisogna anche tener conto del valore limite della misura, aggiornato annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati dell’anno precedente. Ossia:
- se il reddito medio mensile del salario è inferiore al valore limite stabilito dalla normativa, il lavoratore riceve il 75% di tale reddito come indennità;
- se il reddito medio mensile è superiore al valore limite, il lavoratore riceve il 75% del valore limite stabilito. Inoltre, al 75% del valore limite si aggiunge il 25% della differenza tra il reddito medio mensile e il valore limite.
In sintesi, il calcolo della DIS-COLL garantisce che il lavoratore percepisca sempre il 75% del reddito medio mensile, ma con un meccanismo di compensazione per chi ha redditi più alti che non riduce drasticamente l’indennità oltre il valore limite. L’indennità però, si riduce del 3% ogni mese a partire dal sesto mese di erogazione.
Facciamo un esempio pratico. Supponiamo che una persona abbia lavorato come collaboratore Co.co.co per 6 mesi, guadagnando 1.200 euro al mese (al netto).
- calcoliamo il reddito imponibile: 75% di 7.200 euro (1.200 euro x 6 mesi) = 5.400 euro;
- moltiplichiamo il reddito imponibile per 1,5: 5.400 euro x 1,5 = 8.100 euro;
- dividiamo per 13 (in riferimento a calcoli annuali standard): 8.100 euro / 13 = circa 623,08 euro;
- infine, moltiplichiamo l’importo mensile per i mesi di lavoro: 623,08 euro x 6 mesi = circa 3.738,48 euro.
In questo esempio, il lavoratore riceverà un’indennità mensile di circa 623,08 euro per sei mesi, per un totale di circa 3.738,48 euro.
QUANDO ARRIVA
La DIS-COLL viene erogata dall’INPS il mese successivo a quello della richiesta, anche se possono verificarsi ritardi. Nello specifico:
- l’indennità decorre dall’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro, dell’assegno di ricerca o del dottorato di ricerca con borsa di studio, purché la richiesta sia stata presentata entro otto giorni dalla cessazione stessa;
- l’indennità decorre dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se la richiesta viene presentata dopo l’ottavo giorno successivo alla cessazione,
Inoltre, la domanda va presentata entro 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di collaborazione, assegno di ricerca o dottorato di ricerca con borsa di studio, decorrenza calcolata dalla data di cessazione dell’ultimo contratto di collaborazione, assegno o dottorato di ricerca con borsa di studio. Inoltre, l’INPS specifica che:
- se nei 68 giorni si verifica un evento di maternità o di degenza ospedaliera indennizzabili, il termine rimane sospeso per l’intero periodo e riprende poi a decorrere per la parte residua;
- i 68 giorni decorrono invece dalla data di cessazione del periodo di maternità o degenza ospedaliera indennizzati, se l’evento accade nel corso del rapporto di lavoro che poi è cessato e si protrae oltre.
DOMANDA DIS COLL NEL 2025
Per richiedere la DIS-COLL nel 2025 bisogna fare domanda esclusivamente in via telematica in una delle seguenti modalità:
- tramite il contact center Inps, telefonando da rete fissa al numero gratuito 803 164 oppure da rete mobile al numero 06 164 164;
- rivolgendosi ad enti di patronato e intermediari INPS, che useranno i servizi telematici appositi. In questo modo si potrà avere il supporto di personale esperto che procederà alla presentazione della domanda per conto dell’interessato.
Una volta ottenuto l’ok all’indennità, INPS effettua il pagamento della DIS-COLL tramite accredito su conto corrente bancario o postale, su libretto postale o mediante bonifico domiciliato presso Poste Italiane Spa, allo sportello di un ufficio postale di residenza o domicilio.
Per controllare lo status del pagamento della DIS-COLL, è sufficiente accedere al servizio online dell’INPS nel “fascicolo previdenziale del cittadino” e cliccare su “Prestazioni e Pagamenti”. Selezionando poi “prestazione”, in corrispondenza della richiesta, si può vedere la data di disponibilità e i giorni pagati della misura, ottenendo così la conferma del pagamento.
È importante specificare che la domanda di DIS-COLL equivale a rendere la Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID), pertanto l’INPS provvede a trasmetterla a Sviluppo Lavoro Italia (ex ANPAL) perché il richiedente sia inserito nel SIISL, come stabilito nel Decreto Coesione 2024 convertito in Legge.
Quest’ultimo, infatti, deve contattare il Centro per l’Impiego, entro 15 giorni dalla richiesta di indennità, per stipulare il patto di servizio personalizzato, finalizzato al reinserimento nel mercato del lavoro.
QUANTO DURA
La DIS-COLL dura un numero di mesi pari ai mesi di contribuzione accreditati tra il 1º Gennaio dell’anno precedente l’evento di cessazione del lavoro e l’evento stesso. Tuttavia, la durata massima della prestazione non può superare i 12 mesi.
A partire dal 1º Gennaio, non vengono conteggiati, ai fini della durata, i periodi contributivi che hanno già dato luogo all’erogazione della prestazione.
LA GUIDA AGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI INPS
In questa guida sugli aiuti INPS attivi nel 2025 vi spieghiamo cosa è cambiato in materia di ammortizzatori sociali per l’anno in corso, quali sono le misure attualmente in vigore e come funzionano.
RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI
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A proposito di aiuti a sostegno dei disoccupati, vi consigliamo i nostri articoli su bonus 2025.
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