Un San Valentino “green” con i vini simbolo della ResiSTENTI Nicola Biasi – Agenfood

(Agen Food) – 20 gen. – Quest’anno a San Valentino il brindisi è “green” grazie ai vini della rete Resistenti Nicola Biasi: insignita del “Premio Speciale per la Vitivinicoltura Sostenibile dell’Anno” da Gambero Rosso e del “Premio Vitienologia Sostenibile 2025” da DoctorWine, questa realtà unica in Italia, riunisce al momento dieci aziende in altrettanti territori diversi tra Friuli, Veneto, Trentino, Piemonte e Germania, che hanno deciso di abbracciare l’obiettivo comune di unire l’eccellenza qualitativa alla reale e concreta sostenibilità del settore vitivinicolo, attraverso l’impiego di vitigni resistenti alle malattie fungine, noti anche come Piwi.

Dalla complessità raffinata del Vin de la Neu 2021 alla modernità di Renitens 2023, fino alla freschezza accessibile del Baby Renitens 2023, ogni bottiglia è un simbolo di qualità, passione e impegno per un futuro sostenibile di qualità.

Per intenditori: Vin de la Neu 2021
Con soli 886 bottiglie prodotte, il Vin de la Neu 2021 è una vera perla rara, dedicata agli amanti del vino più esigenti. Questo vino complesso, nato da uve Johanniter coltivate a quasi 1.000 metri di altitudine sulle Dolomiti trentine, ha ottenuto riconoscimenti straordinari, tra cui il “faccino” di DoctorWine (95 punti) i 5 grappoli bibenda e i 96 pt Winescritic. Le sue note di fiori di limone, gelsomino, tiglio, zenzero, basilico e foglie di tè verde; il corpo pieno, la struttura armonica e bilanciata, e il finale sapido e centrato di ottima scorrevolezza, rendono Vin de la Neu la bevuta ideale per chi desidera un’esperienza sensoriale di altissimo livello​.

Per gli esploratori: Renitens 2023

Perfetto per chi cerca equilibrio tra tradizione e innovazione, Renitens 2023 rappresenta un viaggio attraverso i terroir di sei regioni italiane. Nato dall’assemblaggio di almeno un vino delle sei aziende fondatrici della rete Resistenti Nicola Biasi, il suo profilo sensoriale è assolutamente terso e accattivante, con una pienezza olfattiva e una geniale tridimensionalità. Le note di fiori bianchi freschi e appassiti si fondono ad agrumi misti ed erbe officinali sottili, mentre gli aghi di pino e le erbe di montagna aggiungono un tratto fresco e balsamico che lo rende unico. Con un corpo pieno, leggiadro e armonico, chiude con un sorso agile, dinamico e decisamente moderno. Questo blend è uno dei 10 Sole per la Guida Veronelli e ha conquistato la critica con la medaglia d’oro al Merano Wine Festival, ha ottenuto 94/100 dal noto critico Raffaele Vecchione, e ha raggiunto la finale per i Tre Bicchieri di Gambero Rosso.

Per i wine lovers: Baby Renitens 2023
Creato per un pubblico più giovane e dinamico, Baby Renitens 2023 è il prodotto più accessibile della rete Resistenti Nicola Biasi. Frutto dell’assemblaggio di vini provenienti dalle otto aziende aderenti, questo bianco si distingue per il suo profilo sensoriale strutturato e complesso. Le sue note evocano i fiori bianchi appassiti, i petali di rosa, il sedano, il cerfoglio, lo zenzero e il malto d’orzo. Con un corpo medio-pieno, una struttura succosa e ben distesa al palato, si chiude con un finale equilibrato e decisamente essenziale. Perfetto per un brindisi spensierato, Baby Renitens 2023 si adatta facilmente a momenti conviviali, rappresentando una porta d’ingresso ideale al mondo dei vini resistenti per giovani e wine lovers alle prime armi.

RESISTENTI NICOLA BIASI

Resistenti Nicola Biasi è una rete di dieci aziende agricole in dieci territori diversi tra Friuli, Veneto, Trentino, Piemonte e Germania creata nel 2021 e guidata da Nicola Biasi, miglior giovane enologo d’Italia per Vinoway, Cult Oenologist 2021 per il Merano Wine Festival ed Enologo dell’Anno 2022 per Food and Travel.

Resistenti Nicola Biasi ha ricevuto due prestigiosi riconoscimenti nel 2025: il “Premio Speciale per la Vitivinicoltura Sostenibile dell’Anno” da Gambero Rosso, e il “Premio Vitienologia Sostenibile 2025” da DoctorWine, confermandosi come un punto di riferimento nella viticoltura sostenibile.

Resistenti non sono solo i vitigni, noti anche come PIWI (dal tedesco pilzwiderstandfähige, ossia resistenti ai funghi – malattie fungine) ma anche gli stessi produttori che hanno abbracciato la sfida della sostenibilità in territori differenti e caratterizzati da altitudini e climi che fanno della loro viticoltura qualcosa di davvero innovativo. Questa difesa del territorio, coniugata a una viticoltura di precisione e a un’enologia dedicata e scrupolosa, permette di esaltare le qualità di queste nuove varietà e di conquistare così anche i palati più esigenti e rigorosi.