Calzature, la Regione Marche e Assocalzaturifici hanno siglato un protocollo per l’internazionalizzazione

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La firma questa mattina ad Ancona, si tratta del primo accordo dell’associazione con una Regione italiana: “Le Marche possiedono un know-how unico nel settore”

Promuovere l’internazionalizzazione delle imprese calzaturiere marchigiane, rafforzandone la competitività sui mercati internazionali: questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato oggi tra Regione Marche e Assocalzaturifici ad Ancona nella sede di Palazzo Raffello, il primo del genere in Italia.  L’accordo, che avrà validità biennale, è stato sottoscritto dall’assessore alle Attività Produttive della Regione Marche, Andrea Maria Antonini, e dalla presidente di Assocalzaturifici, Giovanna Ceolini. Presente anche il direttore del Dipartimenti Sviluppo Economico e ad interim di Atim Stefania Bussoletti. “Questo protocollo rappresenta un passo significativo per valorizzare il settore calzaturiero marchigiano, un comparto che da sempre costituisce un’eccellenza del nostro territorio, ma che oggi, a causa di dinamiche nazionali e soprattutto internazionali, sta attraversando un momento di difficoltà” ha esordito l’assessore Antonini.

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Gli obiettivi 

Il protocollo d’intesa rappresenta uno strumento di cooperazione strutturata tra le due realtà e si pone l’obiettivo di sostenere le imprese marchigiane del distretto del calzaturiero e della pelletteria nel processo di globalizzazione. Tra le azioni previste: iniziative di incoming di operatori esteri (buyer, giornalisti e influencer) nelle Marche per favorire incontri B2B e attività formative; educational tour all’estero per presentare i prodotti e promuovere la cultura del Made in Marche; partecipazione a eventi fieristici internazionali e organizzazione di eventi collaterali per rafforzare la visibilità del territorio e dei prodotti marchigiani. “L’obiettivo principale è avviare azioni concrete per restituire al settore calzaturiero l’attenzione e il prestigio che merita sul mercato internazionale. Il protocollo si inserisce in una strategia complessiva di promozione, in sinergia con i bandi regionali dedicati all’innovazione, all’orientamento ai mercati internazionali e alla partecipazione alle fiere di settore. Attraverso una collaborazione strategica con Assocalzaturifici, l’associazione di riferimento per il comparto, stiamo realizzando iniziative mirate. Tra queste, abbiamo accolto nelle Marche buyer e influencer stranieri (kazaki e olandesi), offrendo loro l’opportunità di scoprire da vicino le nostre aziende, i luoghi di produzione e l’eccellenza artigianale che ci caratterizzano. Parallelamente, organizzeremo educational tour e altre attività di promozione internazionale per rilanciare il comparto calzaturiero sui mercati esteri. È un progetto fondamentale, se consideriamo che il 30% degli occupati e delle aziende calzaturiere in Italia si trovano nelle Marche, una regione di appena 1,5 milioni di abitanti. Numeri così significativi sottolineano il ruolo strategico di questo settore, che non è solo un pilastro dell’economia regionale, ma anche un simbolo della moda italiana nel mondo. Investire nella valorizzazione e nella crescita del comparto significa incidere direttamente sul PIL regionale, rafforzando l’export e i processi di internazionalizzazione. La calzatura marchigiana, riconosciuta a livello globale per qualità, design e innovazione, rappresenta un’eccellenza del nostro know-how e un vanto nel mercato del lusso e non solo. Ora più che mai è nostro dovere proteggere, tutelare e rilanciare questo patrimonio, messo alla prova da complesse dinamiche internazionali”.

L’internazionalizzazione 

L’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione delle Marche (ATIM) avrà un ruolo centrale nella realizzazione delle attività previste dal protocollo. ATIM garantirà il coordinamento e l’efficienza degli interventi, promuovendo l’immagine delle Marche e delle sue eccellenze economiche e culturali sui mercati nazionali e internazionali. Inoltre, si occuperà di attivare le procedure per l’acquisizione di servizi necessari, in stretta collaborazione con ANCI Servizi Srl, il braccio operativo di Assocalzaturifici. Gli interventi troveranno copertura nelle risorse finanziarie regionali assegnate ad ATIM.

Assocalzaturifici 

Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici, nel sottolineare la novità del protocollo e l’unicità di una regione messa a dura prova dai conflitti internazionali ma ancora in grado di produrre marchi propri ed originali, ha aggiunto “Le Marche sono un territorio cruciale per la calzatura italiana e per l’intero Made in Italy. Un indotto con fortissime capacità produttive (dal momento che concentra il 30% circa delle aziende calzaturiere nazionali) e ricco di competenze che coniugano l’eccellenza della tradizione manifatturiera con l’innovazione tecnologica. Nel primo semestre 2024 l’export ha toccato quota 658,88 milioni di euro, pari al 10,9% del totale Italia, con un calo del -7,4% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente ma in crescita del +1,5% sui primi 6 mesi 2019 precovid. Le prime 5 destinazioni dell’export marchigiano, che coprono il 47% del totale, sono risultate: Francia (+22,7%), Germania (-19%), USA (-12,5%), Cina (-26,3%) e Belgio (+9,3%). Il numero di imprese attive (tra calzaturifici e produttori di parti) registrava a fine giugno 2024, secondo i dati di Infocamere-Movimprese, un calo di -104 aziende su dicembre 2023, tra industria e artigianato, accompagnato da un saldo negativo di -1.208 addetti. Il protocollo che abbiamo firmato oggi, e che sarà in vigore per due anni, vuole, attraverso un ricco programma di iniziative, valorizzare dunque l’intera filiera, dandole slancio e rinnovato vigore per affermarsi sui mercati internazionali e sviluppandone di nuovi. Facilitando, in sintesi, la crescita e ampliando la cooperazione commerciale ed industriale tra le aziende marchigiane e nuovi interlocutori esteri. Questa iniziativa segue il positivo esito di Influencer Marketing. Un progetto d’incoming, partito dallo scorso Micam, che ha visto una delegazione di influencer visitare il distretto calzaturiero e le bellezze caratterizzanti le province di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata. Sulla scia di tale successo auspico che il protocollo possa costituire un asset per la valorizzazione e la promozione dell’industria calzaturiera Made in Marche”.

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