Conto termico 3.0 e serramenti. Anfit scrive alle Regioni

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Conto e carta

difficile da pignorare

 


In una lettera il presidente di Anfit, Marco Rossi, sollecita le Regioni a sostenere le ragioni del settore serramenti nel processo di definizione del Conto Termico 3.0 attualmente in corso con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica. Occorre allargare, egli dice, la platea dei beneficiari dell’incentivo per i serramenti anche ai soggetti privati “come già avviene con gli interventi di sostituzione di pompe di calore o caldaie a biomassa”. I serramenti sono elementi indispensabili nella riqualificazione energetica.

Da qualche settimana il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha avviato il confronto con le Regioni per l’approvazione definitiva del decreto “Conto Termico 3.0”, vedi news. Il nuovo provvedimento rinnova il meccanismo di incentivazione per interventi di piccole dimensioni volti all’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili negli edifici.

Agevolata solo la P.A.

Attualmente il Conto termico 2.0 incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni. I beneficiari sono principalmente le Pubbliche amministrazioni che possono accedere a fondi per 900 milioni di euro annui, di cui 400 destinati alle PA. Tra gli interventi ammissibili vi è la sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato.

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Il nuovo Conto Termico

Coglie al volo il processo di definizione del Conto Termico 3.0 il presidente di Anfit, Marco Rossi, per rivolgere un messaggio alle Regioni perché possano rappresentare le esigenze specifiche del settore del serramento nelle fasi di interlocuzione con il Ministero.

Per diverse ragioni. Da un lato la “repentina ed indifferenziata conclusione della stagione dei bonus edilizi sta oggi mettendo fortemente in crisi il nostro settore, sottoponendolo alla necessità del taglio del personale ed al concreto rischio di recessione. In quest’ambito, gli operatori del settore, ANFIT compresa, stanno investigando strumenti di incentivazione alternativi, che possano dare un nuovo slancio al settore contribuendo da un lato al mantenimento dei risultati di crescita raggiunti in questi anni e dall’altro al raggiungimento degli obiettivi più alti di efficientamento energetico e decarbonizzazione previsti a livello europeo”.

L’opportunità del Conto Termico 3.0

“Attualmente il Conto Termico rappresenta senza dubbio un’opportunità per le piccole-medie imprese del settore… Esso si pone inoltre come incentivo coerente con le logiche condivise dagli stessi operatori del settore di porre un controllo ai costi per lo Stato e di incentivare interventi che siano tecnicamente adeguati al raggiungimento dello scopo. A tale riguardo, infatti, giova rilevare che le risorse economiche attribuite al Conto termico sono determinate in anticipo e l’incentivazione è subordinata al superamento dell’analisi tecnica degli interventi effettuata dal GSE”.

Oggi però…

Tuttavia, attualmente gli interventi di sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi sono ammessi all’incentivo solo se effettuati dalle Pubbliche Amministrazioni. Ciò restringe notevolmente l’applicazione dell’incentivo. Eppure, sottolinea Rossi, la sostituzione dei vecchi infissi ha un notevole impatto in termini di risparmio energetico mentre la sostituzione della caldaia o della pompa di calore senza la sostituzione dei serramenti sarebbe inefficace dal punto di vista dell’efficientamento energetico.

Per un Conto Termico efficace

Per queste ragioni “In vista della definizione e dell’entrata in vigore del nuovo Conto Termico 3.0 che già prevede un ampliamento della platea dei beneficiari dell’incentivo e delle risorse allocate, si vuole sottoporre alla Vostra attenzione la richiesta di una estensione dell’applicazione dell’incentivo anche ai soggetti Privati con riferimento agli interventi di sostituzione di serramenti così come avviene già per interventi di sostituzione di pompe di calore o caldaie a biomassa. Non ammettere a detto incentivo i soggetti privati che sostituiscono serramenti, lasciando loro la sola opzione della detrazione, senza dubbio li discriminerebbe rispetto ad altri settori appena citati laddove il soggetto privato che effettua l’intervento può decidere se ricorrere alla detrazione o all’incentivo conto termico”.

Nessun rischio per il Bilancio dello Stato

Alla fine della lettera Marco Rossi ritorna opportunamente sui costi per lo Stato rassicurando gli interlocutori: “la richiesta non porterebbe ad alcun aumento di spesa per lo Stato poiché le risorse destinate al Conto termico sono definite a priori, mentre porterebbe ad una uniformità di trattamento tra le diverse categorie merceologiche e filiere coinvolte”.

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