il trentennale del Premio Alghero Donna

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  Sabato 18 gennaio, nella maestosa e storica cornice del Teatro Civico di Alghero, si è svolta la trentesima edizione del Premio nazionale di letteratura e giornalismo Alghero Donna. Ideato nel 1995 dalla poliedrica prof.ssa Neria De Giovanni per l’Associazione Salpare, questo prestigioso riconoscimento si erge, con fierezza e continuità, come un monumento all’arte e alla creatività femminile, capace di attraversare le decadi e di risplendere nella costellazione culturale nazionale. La serata si è aperta con il sentito messaggio del Ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ha voluto celebrare il Premio definendolo “un veicolo culturale” e lodando l’impegno di un’iniziativa che custodisce e alimenta il patrimonio intellettuale femminile. Egli ha sottolineato come la longevità e il valore simbolico di questa manifestazione siano un baluardo della cultura sarda.

  A impreziosire l’apertura della cerimonia è stata la performance di Inoria Bande, virtuosa dell’organetto diatonico e figlia del celebre fisarmonicista Francesco Bande. Le sue note, intrise di memoria e passione, hanno cullato il pubblico in un viaggio sonoro senza tempo, preludio a una serata densa di significati e suggestioni. Con la sua consueta grazia e profondità, la prof.ssa Neria De Giovanni ha dato il via alla celebrazione evocando la recente liberazione della giornalista Cecilia Sala, accolta come un auspicio di speranza. Con lo stesso fervore, ha invitato i presenti a rivolgere un pensiero a Pakhshan Azizi, attivista iraniana condannata a morte, emblema universale di resistenza e dignità. Protagonista della sezione Prosa è stata Milena Agus, premiata per il romanzo Notte di vento che passa (Mondadori). L’opera, in cui si avverte un dialogo intimo con l’universo letterario di Grazia Deledda, si nutre di suggestioni autobiografiche e di un radicamento profondo nella cultura sarda.

La figura di Cosima, che dà il nome alla protagonista, richiama l’omonimo romanzo della Deledda, creando un ponte ideale tra passato e presente. Durante il suo intervento, Agus ha rievocato con emozione i ricordi della sua infanzia trascorsa ad Alghero, tracciando un itinerario di memorie che si intrecciano con il tessuto narrativo della sua opera. La motivazione, letta dalla raffinata Giuditta Sireus, ha celebrato la capacità dell’autrice di fondere elementi personali e universali in un affresco letterario di rara intensità. La sezione Poesia, arricchita per l’occasione dalla Drammaturgia, ha visto trionfare Ilaria Drago, autrice di monologhi teatrali di respiro internazionale. Con un frammento del suo monologo su Circe, Drago ha incantato la platea, evocando con la sua voce potente e vibrante la magia di un mondo ancestrale. 

  La consigliera comunale Giusy Picone, nel consegnarle il riconoscimento, ha sottolineato il valore simbolico del Premio come espressione di resistenza culturale. La tradizionale collana di corallo, emblema di Alghero, ha sigillato un momento di grande impatto emotivo. La sezione Giornalismo ha onorato Vania De Luca, vaticanista e caposervizio del TG3, la cui carriera straordinaria è stata narrata attraverso episodi inediti, dal dietro le quinte dei viaggi papali alla storica cronaca del funerale di Papa Giovanni Paolo II. Unica donna a presiedere l’UCSI, De Luca ha ricevuto il premio dall’Assessora alla Cultura Raffaella Sanna, che ha evidenziato il contributo della giornalista nel raccontare la complessità della Chiesa e della società contemporanea con rigore e sensibilità.

A suggellare la serata è stata la musica di Antonello Colledanchise, accompagnato da Susanna Carboni e Saphira Cabula. Le loro interpretazioni, un connubio di poesia e melodia, hanno avvolto la sala in un’atmosfera incantata, suggellando un evento che ha intrecciato arte, cultura e speranza. Il Premio Alghero Donna, giunto al suo trentesimo anniversario, non è solo un riconoscimento delle eccellenze femminili, ma un canto universale di bellezza e resistenza culturale. Esso si staglia come un manifesto senza tempo, capace di illuminare il presente e di ispirare il futuro con la forza della parola e dell’ingegno.

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