Zona logistica semplificata dell’Emilia-Romagna: sì del ministro Foti, agevolazioni per imprese di Piacenza e Ferrarese

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La Zona logistica semplificata dell’Emilia-Romagna, istituita su impulso della Regione il 10 ottobre 2024, diventa operativa. E porta in dote, a livello nazionale, 80 milioni di euro di incentivi sul 2024 che sono destinati a strutture produttive già esistenti o nuove dei territori compresi nelle Zls e ammesse dall’Unione europea agli aiuti di Stato.

Il decreto che istituisce il Comitato di indirizzo della Zls è stato approvato dal ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, spiega una nota della Regione. Si tratta del primo passo utile per permettere alle imprese di accedere alle agevolazioni fiscali, quali il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, previa verifica sulla congruità dei programmi di investimento stessi.

Per l’Emilia-Romagna, le agevolazioni copriranno gli investimenti effettuati dal 10 ottobre (data di istituzione della Zls) al 15 novembre 2024 e sono riservate alle imprese nelle aree della Zls di alcuni Comuni del Ferrarese e nel Comune di Piacenza (area Le Mose). Le imprese dovranno inviare comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro il 30 gennaio 2025.

Colla e Priolo: boccata d’ossigeno

“Un’ottima notizia per le realtà produttive che potranno usufruire del credito d’imposta per i loro investimenti”, commentano il vicepresidente con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e l’assessora regionale alle Infrastrutture, Irene Priolo. “Una boccata di ossigeno che farà bene a tutta l’Emilia-Romagna. Insieme agli imprenditori e agli enti locali aspettavamo da tempo di poter iniziare a dare concretezza a un progetto importante, che punta a incentivare le imprese della regione che hanno relazioni con il porto di Ravenna, con particolare riferimento al traffico ferroviario. Una grande rete di collegamenti che andrà a beneficio di tutto il sistema di trasporto merci, del tessuto imprenditoriale e dell’occupazione, oltre che della transizione ecologica, rafforzandone l’internazionalizzazione”.

Chi fa che cosa

Il Comitato di indirizzo è costituito da presidente della Regione, presidente dell’Autorità di sistema portuale di Ravenna, rappresentanti del dipartimento per le Politiche di coesione e per il Sud, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ministero delle Imprese e del Made in Italy, oltre a presidenti e sindaci di Province, Città metropolitana e Comuni interessati in qualità di uditori.

Tra le sue funzioni, prosegue la nota della Regione, assicura la piena operatività delle aziende presenti nella Zls e la promozione dell’area verso i potenziali investitori; promuove la collaborazione fra i Suap (Sportelli unici per le attività produttive); definisce condizioni di accesso alle infrastrutture previste nel piano di sviluppo strategico; verifica per ciascuna impresa l’avvio del programma di attività oggetto delle semplificazioni previste; controlla che le imprese beneficiarie mantengano la loro attività per almeno sette anni dopo gli investimenti effettuati.

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La mappa della Zls

La Zona logistica semplificata coinvolge 11 nodi intermodali da Ravenna a Piacenza; 25 aree produttive, 9 province (Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini) e 28 Comuni (Argenta, Bagnacavallo, Bentivoglio, Bondeno, Casalgrande, Cesena, Codigoro, Concordia sulla Secchia, Conselice, Cotignola, Faenza, Ferrara, Fontevivo, Forlì, Forlimpopoli, Guastalla, Imola, Lugo, Mirandola, Misano Adriatico, Modena, Ostellato, Piacenza, Ravenna, Reggiolo, Rimini, Rubiera, San Giorgio di Piano).

Come previsto dalle normative nazionali per l’istituzione delle zone economiche speciali, la Zls ha un’estensione di circa 4.500 ettari e unisce il porto di Ravenna, il centro del sistema, con i nodi intermodali regionali e le aree produttive commerciali identificate secondo criteri di collegamento economico-funzionale con il contesto portuale, conclude la nota della Regione.


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