Bonavitacola: «Risorse idriche, in Campania nessuna emergenza»

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“Per quanto riguarda la crisi idrica, non vi è alcun intervento programmato per la Campania da parte del commissario dell’acqua, col quale comunque noi abbiamo un eccellente rapporto di collaborazione”. A sostenerlo è il vicepresidente della giunta regionale della Campania intervenuto, da remoto, durante i lavori delle commissioni Bilancio e Ambiente della Camera nell’ambito dell’esame, in sede referente, del disegno di legge di conversione del decreto numero 208 del 31 dicembre 2024, riguardante “Misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza”. Rispondendo ad una specifica domanda, Bonavitacola ha spiegato che in Campania “non abbiamo criticità come per la Regione siciliana. Di contro, la Regione Campania ha attrezzato specifici interventi di programmazione, in particolare seguendo la ‘via maestra’ che resta il contrasto alla dispersione. Se dovessero arrivare azioni da parte della struttura commissariale ne saremo ovviamente compiaciuti”. Della risorsa idrica ha parlato anche un altro componente della giunta regionale della Campania, guidata da Vicenzo De Luca: l’assessore all’agricoltura Nicola Caputo. Il quale è intervenuto alla conferenza stampa  su “Il ruolo dei Consorzi di bonifica e irrigazione per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici”, svoltasi a Napoli all’assessorato all’Agricoltura. “I consorzi di bonifica e irrigazione – ha spiegato Caputo – sono fondamentali asset di sviluppo per i nostri territori e garantiscono una efficace gestione delle risorse idriche dedicate all’agricoltura. Siamo in un momento storico molto delicato a causa dei cambiamenti climatici e diventa sempre più pressante il problema di un sufficiente approvvigionamento di acqua. I Consorzi, supportati dall’assessorato regionale all’Agricoltura, hanno un ruolo strategico decisivo per tutelare la risorsa acqua e salvaguardare le produzioni agricole locali”. “Dobbiamo ricordare che la Campania – ha aggiunto Caputo – su forte impulso del presidente De Luca, è tra le poche Regioni italiane ad aver realizzato un grande piano invasi per garantire nel tempo la qualità della nostra agricoltura, in un periodo contrassegnato dalle emergenze climatiche. Un grande processo di rinnovamento che parte dall’importante legge di riordino dei consorzi, che abbiamo fortemente voluto per rilanciare definitivamente l’intero settore, e dalle tante misure previste dai fondi europei”. “Per capire ancora meglio la centralità del ruolo dei Consorzi di bonifica e irrigazione nelle azioni di adattamento e mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici – ha proseguito Caputo – basta ricordare che in Campania i dieci Consorzi di bonifica coprono una superficie di 9.150 chilometri quadrati, circa il 67% del territorio regionale, mentre la superficie irrigata con impianti pubblici consortili è pari a 65.000 ettari, circa il 70% di quella regionale. Dati emblematici che evidenziano il determinante impatto dell’irrigazione sull’economia agricola della Campania, prima regione del Sud Italia per valore della Dop Economy”. Anbi Campania, articolazione regionale dell’Associazione italiana dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue, ha presentato in mattinata i dati sulle attività (opere idrauliche, gestione idrogeologica, distribuzione irrigua) svolte nel 2024 e in progetto nel 2025, nell’ambito del programma sull’Economia della manutenzione, obiettivo di un recente accordo nazionale con il Consiglio Nazionale Economia e Lavoro (Cnel). “L’iniziativa rientra nell’operazione verità – ha detto il presidente di Anbi Campania, Vito Busillo – lanciata in Italia da Anbi per rendere noto il valore economico e occupazionale del lavoro svolto dai Consorzi di bonifica e irrigazione, con le importanti ricadute per lo sviluppo dei territori e delle comunità locali, soprattutto nel contrasto alla crisi climatica. Cambiamenti che impattano sugli agricoltori, ma anche sui Consorzi che lavorano alacremente per garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria dei canali e la disponibilità di acqua per l’irrigazione. Da una parte, dunque, i Consorzi difendono la qualità della nostra acqua e, dall’altra, ci tutelano da eventi meteorologici estremi, riuscendo ad assicurare l’irrigazione dei campi, la produttività agli agricoltori e il cibo sano alle comunità”. In questo quadro va evidenziato, come esempio indicativo, che il Consorzio della Rucola della Piana del Sele è stato il primo in Italia ad avere ottenuto, grazie all’irrigazione consortile, la certificazione “Goccia Verde” sulla sostenibilità irrigua.



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