Kruso Kapital Pisa: Crescita Record nel Credito su Pegno e Innovazione Digitale

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PISA. Continua a crescere anche a Pisa, dove ha sede in via Crispi, la società Kruso Kapital, realtà quotata sul segmento Euronext Growth Pro di Borsa Italiana, nata come denominazione sociale nel novembre del 2022, e parte di un gruppo bancario operativo sia nel business del credito su pegno sia nel mercato delle case d’aste di preziosi, oggetti d’arte e altri beni da collezione. Gli ultimi dati parlano di 525 polizze (+34% rispetto all’anno precedente), 285 clienti attivi (+23%) e oltre 800 mila euro di crediti (+30%).

Curiosità e valori

Tra le curiosità relative ai beni portati di recente in pegno alla filiale pisana, un orologio importante con dedica da parte di Berlusconi a un dirigente sportivo, e un cliente che è riuscito a estinguere il proprio mutuo dando in pegno le medaglie d’oro vinte dal nonno giocando a bocce. Il ticket medio di una polizza a Pisa ammonta a circa 1.300 euro ma – come riportano dalla società – può succedere di stipulare pegni di decine di volte superiori, in particolare quando il collaterale (ovvero l’oggetto lasciato in pegno) sono orologi di lusso come Rolex. In città il collaterale principale si conferma l’oro (circa 90%), ma tra i beni portati in filiale si trovano anche molti orologi. Una peculiarità della filiale è la digitalizzazione della sua clientela, unica in Italia: dal lancio della App KK, Pisa ha infatti registrato una percentuale di digitalizzazione di oltre l’80% (rapporto tra polizze cartacee e digitali) posizionandosi in prima posizione rispetto alle 15 filiali del gruppo sparse in tutto il territorio nazionale. La media nazionale di digitalizzazione si attesta infatti a poco più del 35%. «Interessante – afferma l’azienda – anche l’app KrusoK Aste, disponibile gratuitamente, dove le persone possono partecipare alle aste mensili di gioielli e orologi tramite offerte online». Alle aste si può partecipare anche in presenza – solitamente presso le filiali di Firenze, Napoli, Torino e Milano – ma a livello nazionale il 95% delle offerte di acquisito beni in asta avviene tramite l’applicazione. Nel 2024 con la App sono state inviate circa 21mila offerte per i bene preziosi in asta, per un importo di quasi 13 milioni di euro di aggiudicato.

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Come funziona

Il prestito su pegno è una forma di finanziamento erogata principalmente a persone fisiche, a seguito della concessione in garanzia di un bene. Riguarda solo beni mobili non registrati, dei quali si mantiene la proprietà ma non il possesso. Quindi niente immobili o, per esempio, autovetture. Il finanziamento su pegno ha una sua scadenza, ad esempio 3, 6 o12 mesi, anche rinnovabile. Nei contratti su pegno si parla di “polizza”, ma cos’è questa polizza? Nel momento in cui il cliente concede un oggetto come collaterale, il cliente viene quindi censito nell’anagrafica della banca come per una normale apertura di conto corrente, con l’analisi sull’antiriciclaggio. Non c’è invece nessuna analisi patrimoniale, visto che la garanzia è il bene stesso. A quel punto viene emessa la polizza al portatore, con l’indicazione del cliente e la descrizione del bene, ad esempio “orologio marca e tipo X, con il tale valore”, le spese, le commissioni e la data di scadenza. Alla scadenza il cliente va a riscattare il bene, oppure a rinnovare la polizza pagando gli interessi perché ha ancora necessità o interesse a mantenere quella liquidità, o infine non torna più, perché gli conviene tenersi i soldi o non è più interessato a riavere quel bene. Da quel momento, dopo un certo lasso di tempo (da un mese in su come impone la normativa), il bene viene messo all’asta e chiunque lo può acquistare.

«Una soluzione semplice»

Il credito su pegno, commenta Giuseppe Gentile, direttore generale di Kruso Kapital, « si conferma un’opzione versatile e rapida per ottenere liquidità, permettendo di conservare il valore dei propri beni. Molto apprezzato dalle famiglie italiane, continua a rappresentare la soluzione più semplice per far fronte a esigenze economiche di vario tipo, rimettendo in circolazione beni di proprietà non essenziali senza compromettere il patrimonio personale. Nato nel periodo medievale, il credito su pegno è oggi un moderno strumento di economia circolare, perfettamente in linea con le nuove tendenze di attenzione alla sostenibilità». 



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