Si è tenuta ieri in Sala Trasparenza presso il Palazzo della Regione Piemonte l’evento “PAESAGGI IN ASCOLTO”: una giornata di confronto approfondito, organizzata dall’Associazione per il patrimonio dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, che ha permesso di individuare le parole chiave per la nuova vision del sito UNESCO: comunità, sostenibilità e tutela. L’incontro, proposto in collaborazione con la Fondazione Links – partner tecnico nella redazione del nuovo Piano di gestione –, ha messo in luce le principali trasformazioni del territorio negli ultimi dieci anni, analizzando in particolare i temi del turismo, dell’ambiente e, soprattutto, della crescente consapevolezza. Un lavoro indagato attraverso tre diversi tavoli, che si sono concentrati su Cultura e Sociale, Viticoltura ed Enologia, Paesaggio e Ambiente.
La discussione ha evidenziato l’importanza di un approccio integrato che consideri il coinvolgimento attivo delle comunità locali, la necessità di un turismo sostenibile e la protezione dell’ambiente come pilastri fondamentali per il futuro del sito. In questo contesto, la valorizzazione del patrimonio, senza comprometterne l’integrità, dovrà puntare su una gestione che sappia rispondere alle sfide moderne senza perdere di vista la tutela e la sostenibilità
«Una crescita sostenibile. Deve essere questo l’obiettivo dei Paesaggi vitivinicoli del Piemonte ora che è stato tagliato, con risultati davvero eccellenti, il traguardo dei primi dieci anni come sito Unesco. Una crescita sostenibile è la cifra indispensabile per garantire l’architrave del progetto: la bellezza delle colline di Langhe, Roero e Monferrato – dice Marco Gallo, assessore regionale alla Biodiversità, alla Tartuficoltura e al Paesaggio –. Come Regione ci stiamo già impegnando su questo fronte, consapevoli di quanto la tutela del paesaggio riconosciuto patrimonio dell’umanità sia una mossa indispensabile per evitare di trasformare queste zone in una Disneyland delle colline. La parola chiave è biodiversità. Dobbiamo difenderla innanzitutto dai cambiamenti climatici che minacciano due dei simboli del territorio: la vite e il tartufo. Il rialzo delle temperature e più in generale tutti gli altri segnali di un clima malato contribuiscono al diffondersi tra i vigneti di nuove malattie, che vanno combattute tempestivamente per salvaguardare un patrimonio non solo economico. Di pari passo dobbiamo proteggere il tartufo, l’altro ambasciatore gastronomico del Piemonte: la siccità in particolare ha lasciato segni anche nell’ultima stagione, con una produzione inferiore. Dobbiamo insistere con le misure messe in campo per difendere questo fungo prezioso e delicato: dal posticipo della stagione della raccolta agli investimenti per il rilancio di vecchie tartufaie e l’impianto di nuove. Senza dimenticare la parte promozionale a sostegno di fiere ed eventi che sono la vetrina che hanno reso attraenti le colline di Langhe, Roero e Monferrato in questi anni».
L’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte, Paolo Bongioanni sottolinea: «Il secondo decennio dei Paesaggi Patrimonio Unesco di Langhe Roero e Monferrato segna un cambio di passo fondato sull’esperienza maturata e sulle trasformazioni che stiamo attraversando, da quelle climatiche a quelle dei mercati. La Regione sostiene questo processo con un disegno d’interventi organico e fortemente innovativo. Dalla creazione della filiera corta del cibo piemontese alla costruzione di un legame sempre più riconoscibile fra le produzioni agroalimentari d’eccellenza e il territorio d’origine con il suo paesaggio e la sua cultura materiale e immateriale. La crescita dei Distretti del cibo e del commercio, la riforma del sistema di gestione di una risorsa preziosa come quella idrica, il sostegno attraverso i nostri bandi al sistema dell’agroalimentare dalla produzione alla promozione sono tutte componenti di una visione che vede la Regione protagonista nel definire assieme ai diversi soggetti pubblici e privati gli obiettivi di questo nuovo Piano di Gestione e le azioni per realizzarli».
«Considero l’aggiornamento del Piano di Gestione un’opportunità per condividere a più livelli le nuove strategie di rilancio del sito Unesco ‘Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato’ che lo scorso anno ha celebrato il suo decennale – dichiara Marina Chiarelli, assessore al Turismo, Cultura e Sport della Regione Piemonte -. Sito complesso in cui cultura, natura ed economia concorrono per la tutela e la valorizzazione, per il turismo sostenibile e per il benessere della collettività di riferimento».
«Abbiamo simbolicamente gettato un sasso e le onde che si allargano hanno coinvolto tanti protagonisti del territorio – spiega la presidente dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli, Giovanna Quaglia –. Il nuovo Piano di Gestione dovrà essere contemporaneo, in grado di analizzare i cambiamenti, un mezzo per assicurare un’efficacia protezione e tutela del sito ma guardare al futuro ai sogni delle nostre comunità».
Bruno Bertero, Direttore dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli,aggiunge: «Partiamo dalla soddisfazione per l’altissima partecipazione all’incontro di consultazione, che si è basato sull’espressione di opinioni, visioni e analisi di punti di forza, di debolezza, opportunità e minacce da parte degli stakeholders rispetto al sito Unesco. Un incontro per noi estremamente positivo non solo per questo, ma anche e soprattutto perché dal confronto sono emersi spunti importanti, che potremo utilizzare per porre le basi per la realizzazione del nuovo Piano di Gestione. Un altro aspetto importante emerso dai tavoli è la consapevolezza chiara e netta espressa dal territorio sul fatto che essere Patrimonio Unesco sia non un vincolo, ma un’opportunità».
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