Pasquale Cammarano, una vita vissuta fino in fondo tra famiglia, professione e cavalli – Unico Settimanale

Il notaio di Matinella si è spento mercoledì 22 gennaio del 2025

È recente l’ultimo incontro che ho avuto con Pasquale Cammarano nella sua tenuta a Matinella. Una mia amica mi aveva chiesto di fare da tramite con il “notaio” in quanto suo nonno, scomparso durante l’avanzata verso Nord dell’esercito americano durante la 2^ guerra mondiale, faceva il fattore al servizio della famiglia Cammarano.

Seduti al sole davanti all’ingresso del suo studio raccontò quello che la sua memoria, ancora vivace, ricordava dell’epoca in cui era un ragazzo che si apprestava ad intraprendere gli studi superiori.

“Sbrigata” la faccenda per cui eravamo venuti a cercarlo, eccoci a ripercorrere i tempi e a ricordare i luoghi che videro “fiorire” la nostra conoscenza che sfociò in un’amicizia che ha resistito al tempo …

Il notaio, da un po’ di tempo, faceva fatica a riconoscere persone e luoghi perché la vista si è affievolita, ma non aveva perso nulla della sua capacità di comunicare, ricordare e di vivere intensamente le emozioni.

Ed è nella comune passione che abbiamo condiviso tra la fine degli anni novanta e l’inizio del terzo millennio che si incentrò il “parlare” del nostro ultimo incontro.

Fu lui a ricordare l’esperienza di vita vissuta con il nostro comune amico Enzio Vernieri, lo scudiero che lui promosse a “barone”. Con questo “titolo”  lo presentava nella “società” dei cavallerizzi di alto lignaggio che frequentava e con i quali ha cavalcato fianco a fianco in Italia, Europa, America e anche oltre.

Fu proprio Enzio, il suo “scudiero”, che ci fece incontrare e conoscere … ben presto diventammo compagni di avventura per stradoni, torrenti, montagne e colline della Valle del Calore. Arrivammo fino a Pruno di Laurino da dove potevamo fare escursioni fino a Campolongo, una vallata che si stendeva sul versante Sud del monte Cervati.

Quando smisi di andare a cavallo, le nostre frequentazioni di distanziarono ma non mancarono le occasioni per ripercorrere con i ricordi il nostro vissuto.

Un giorno mi venne a cercare nella sede della redazione de “Il Settimanale Unico“, volle informarsi di come procedesse la nostra attività editoriale … fu molto colpito dalla strada fatta da quando nel 2004 avevamo costituito presso il suo studio la Calore Srl. Sottoscrisse subito un abbonamento al giornale e da quel momento ha continuato a farlo …

Ho sempre risposto con piacere agli inviti di Carolina Cammarano, sua figlia, quando organizzava incontri per conto di Pasquale durante i quali chiamava a raccolta molti dei suoi amici.

L’ultimo a cui ho preso parte è stata la presentazione del libro “Ricordi di una vita” …

Al suo fianco c’era Renato Iosca, sindaco di Albanella, che ha fatto la storia in parallelo con la sua famiglia; Franco Alfieri, sindaco dei “tre mondi” (Torchiara, Agropoli e Capaccio Paestum, che lo ha ricordato notaio a Torchiara e lui giovanissimo avvocato; Rosario Giovanni Lentini e Nunzio Di Giacomo cofondatori del Rotary, che hanno raccontato dei suoi trascorsi rotariani; infine, Basilio Fimiani che ha scritto la prefazione riconoscendo che nella sua “Vita Activa” ha portato pietre di tempo, per la casa di questa umanità.

Poi c’è la famiglia … il ricordo della moglie Carolina Angrisani: <<“la più bella ragazza di Salerno” a giudizio di tutti ed anche mio!>>. Infine le figlie Carolina, Stefania, Cristina; e i nipoti che hanno allargato gli orizzonti di una famiglia che avrà certamente molto da dire ancora nei luoghi che lui ha contribuito a migliorare trasformandoli in meglio.

Ovviamente, Cammarano non poteva trascurare la lunga, appassionata e ricca attività professionale e il modo nel quale ha interpretato il ruolo di notaio a Locri, Lagonegro, nel Cilento, a Salerno e ancora oltre.

Infine, il ruolo di nonno orgoglioso di poter contare tra i nipoti anche l’ultimo arrivato, Pasqualino, figlio di Carolina, che porta il suo nome …

Il rapporto con Matinella è stato per Pasqualino un porto sicuro dove gettare l’ancora per godersi quello che restava.

A Matinella, il “luogo dell’anima” dell’autore, si è radunata una folla “distinta” che ha risposto alla chiamata. Ognuno dei suoi componenti avrebbero potuto, al pari di quelli seduti al suo fianco, raccontare episodi altrettanti pregnanti della vita di Pasqualino Cammarano.

Il suo intervento a braccio, che ha aperto la serata nel salone situato al nella splendida cornice dell’azienda agricola di Matinella, ha dato il segno che ognuno dei presenti aveva già trovato un posto ben preciso in quella “memoria che non ha alcun vizio o limitazione” se sostenuta ha emozioni che hanno avuto il pregio di essere state vissute insieme.  

La figlia Carolina, che lo “protegge” con lo sguardo, cerca di interromperlo teneramente dicendo che “i fusilli sono pronti!” Ma lui ha ancora tanto da raccontare, da ricordare, da rievocare con gli amici concentrati tutti lì per una sera (evento che si ripete da 28 anni alla vigilia dell’Immacolata) a sostenerlo emotivamente anche quando ricorda quelli che non ci sono più. Tra tutti spicca quello che non cita (“mi sarei emozionato troppo” confessa) Enzo Vernieri, detto “U barone” compagno cavallaro e goliardico amico di mille e una cavalcata.

Pasquale fece emozionare tutti, perché la sua anima, il suo spirito, era rimasto integro decriptato dalla tenerezza delle parole della figlia che cercava di arrestare il flusso di coscienza.

L’augurio che la vita di quest’uomo sia d’ispirazione o almeno di conforto a quelli che verranno vedranno e vivranno!

Tra i tanti episodi che Pasquale racconta, mi piace ricordare la sua avventura a cavallo montato al pelo e senza briglia, complice il fattore … il binomio “Cammarano e cavallo”, da quel momento, è diventato inscindibile. L’andare a cavallo è stato anche il motivo per il quale io stesso sono entrato in relazione con il “cavaliere notaio” che, sentito parlare del “professore cavaliere” dal suo carissimo amico Ezio Vernieri (il barone), volle conoscermi. Di quando in quando si usciva insieme per i tratturi della piana del Sele, altre si risalivano i sentieri fino al monte Soprano. In un’altra occasione, con lui ed Enzio, siamo arrivati fino al grande pianoro di Campolongo ai piedi del monte Cervati.

Se c’è un luogo oltre la vita … Pasquale Cammarano, tenutario, notaio, imprenditore, uomo distinto e cavaliere … certamente sarà accolto da Enzo Vernieri che lo ha aspettato per ripartire con lui alla scoperta di mondi che sapranno percorrere a “cavallo” di qualcosa che possa rassomigliare alle scanzonate imprese a cavallo del tempo che fu!