Pg, nelle Marche vera emergenza femminicidi e violenza genere

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Rossi, “attività contrasto non estirpa la mentalità padronale”

Di Redazione |

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ANCONA, 23 GEN – Nelle Marche, “regione tutto
sommato tranquilla rispetto ad altre realtà”, sussiste invece
una “vera emergenza per i femminicidi e le violenze di genere”,
“c’è qualcosa che non funziona a livello prevenzione e non
riusciamo a estirpare la mentalità padronale anche nei giovani”.
A lanciare il monito è Roberto Rossi, procuratore generale per
la Corte d’appello di Ancona che, in vista dell’apertura
dell’Anno giudiziario nelle Marche, traccia un quadro dei reati
più preoccupanti nel distretto. Spiccano i femminicidi passati
da sette a nove nelle statistiche giudiziarie tra 2023 e 2024
(10 nell’anno solare 2024)
Nonostante un’intensa attività di contrasto di procure e
forze dell’ordine, ammette il pg, “non riusciamo a invertire la
rotta”: in aumento femminicidi, stalking, aggressioni e
maltrattamenti. “A volte il freno di misure come il divieto di
avvicinamento, non funziona – osserva – e in altre occasioni la
vittima non riesce a rendersi conto del grado di pericolosità
della persona che ha di fronte”. In certi casi anche il
braccialetto elettronico non ha evitato tragedie: la 54enne
Concetta Marruocco, venne uccisa in casa a Cerreto d’Esi
(Ancona) il 14 ottobre 2023 dal marito Franco Panariello, 56
anni, che piombò di notte nell’abitazione, nonostante il
braccialetto elettronico che avrebbe dovuto segnalare la
violazione rispetto al divieto di avvicinarsi alla donna e che
quella sera non funzionò bene.
“Non sempre è possibile ricorrere al carcere – ricorda il pg
-, c’è un margine di incertezza nell’intervento. Ci sono stati
anche casi di sottovalutazione del pericolo ma non è facile
capire”. Il trend di questi reati, in ogni caso, è in crescita:
nell’Anconetano i casi riconducibili a violenze di genere
passano da 424 a 484. In lieve diminuzione, invece, i reati
connessi a violenze sessuale. In questa tipologia di reati “la
prevenzione è un fatto culturale, non più di forze di polizia: –
conclude – in una regione con qualità di vita elevata, la cosa
che stona sono i femminicidi: c’è qualcosa che non funziona a
livello prevenzione, non riusciamo a estirpare la mentalità
padronale anche nei giovani, per cui la donna deve sempre
rendere conto, il fidanzamento deve essere un legame eterno e
l’uomo può scioglierlo”.

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