Unindustria: con l’industria e il Giubileo ora Lazio può accellerare

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(DIRE) Roma, 23 Gen. – “Al Lazio serve più orgoglio e consapevolezza della propria capacità industriale, che la rende seconda regione per PIL in Italia. Per rafforzare i suoi primati e valori economici c’è bisogno però di strategie e visione che mettano l’impresa al centro dell’agenda della crescita”. Lo dice il Presidente di Unindustria Giuseppe Biazzo in un’intervista al Sole 24 Ore. “Il 2025 per tutto il Paese e per l’Europa sarà un anno di incertezze, a cominciare dagli scenari internazionali, per cui servono decisioni importanti e di grande rottura rispetto al passato per quanto riguarda l’economia e la competitività dell’industria europea. L’elezione di Trump ci auguriamo possa essere motivo di svolta per l’Unione. Per il Lazio, il 2024 è stato un anno in linea con la crescita nazionale, con buona performance di export e occupazione, molto sopra i livelli medi italiani.

Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

Il Governo ha dimostrato buona comprensione, ma la manovra non ha dato risposte sufficienti per rispondere a 22 mesi di segno negativo della produzione industriale. La crescita deve essere priorità assoluta per il Paese e la crescita si fa con le imprese. Anche sulle novità positive, come IRES e Transizione 5.0, ci vogliono meno vincoli e adempimenti”. “Abbiamo presentato alla Regione un Piano industriale del Lazio, una piattaforma di proposte con risultati misurabili, per rilanciare la manifattura e far crescere ancora di più i servizi avanzati, aumentare la competitività e attrarre nuovi investimenti. Tra gli obiettivi, c’è l’ulteriore aumento dell’export, la crescita della dimensione media delle imprese e dell’occupazione di qualità. Proponiamo novità forti sulla semplificazione dei bandi e delle procedure autorizzative, sugli strumenti per la crescita e l’innovazione e sulle misure per l’attrazione degli investimenti.

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Ma bisogna anche accelerare sulle infrastrutture strategiche come i grandi collegamenti stradali, l’ampliamento dell’Aeroporto di Fiumicino e lo sviluppo commerciale dei porti di Civitavecchia e Gaeta. Sono già partiti i tavoli tecnici tra gli assessori competenti e la squadra di Unindustria. A febbraio presenteremo il Piano in una conferenza stampa insieme al presidente della Regione Francesco Rocca e alla vicepresidente Roberta Angelilli”.

“Nel Lazio il turismo è in grande espansione come dimostrano i 65 alberghi di alta fascia in più negli ultimi 5 anni e gli altri 15 che arriveranno da qui al 2026. Ma non è solo quello. Roma, ad esempio, è la quarta provincia d’Italia per valore aggiunto industriale. A Latina e Frosinone si fa gran parte dell’export farmaceutico del Paese. A Viterbo abbiamo un polo della ceramica che il mondo ci invidia. A Rieti ci sono importanti investimenti internazionali e il grande tema della ricostruzione. Per questo la cura delle aree industriali è fondamentale.

Dopo il commissariamento, bisogna accelerare sulla nuova fase ordinaria del Consorzio industriale. Abbiamo raggiunto un risultato importante con la Regione con l’approvazione della Zona Logistica Semplificata e ora bisogna partire con le semplificazioni previste e gli strumenti di sostegno. Ma aspettiamo novità positive sul credito di imposta dedicato che la Legge di Bilancio non ha rifinanziato”.

Per quanto riguarda l’impatto di Giubileo e Pnrr sull’economia regionale “i risultati ad oggi raggiunti a Roma sono significativi. Il 92% delle risorse Pnrr è investito e l’85% degli investimenti giubilari sono conclusi o in corso. Va sicuramente valorizzata anche per il futuro la sinergia che sul tema c’è stata tra Governo, Regione e Comune di Roma, nonostante gli orientamenti politici diversi. Con il presidente della Regione Francesco Rocca e con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri c’è un buon clima di collaborazione e apprezziamo lo spirito pragmatico di entrambi anche su questioni complesse”. Sul termovalorizzatore, voluto dal sindaco. Unindustria ha da sempre sostenuto l’opera.

“È fondamentale, offre una soluzione sostenibile e avanzata e sarà una leva anche di riqualificazione e di rilancio di un’area industriale importante come Santa Palomba. Certo, va ricordato che senza i poteri commissariali non si sarebbe fatto. È importante che Roma possa avere poteri e risorse maggior all’altezza delle grandi capitali mondiali, ma coordinate con efficacia con quelle della Regione”.

“L’autonomia differenziata è una questione tecnica e non politica sulle materie da devolvere. Non tutte le Regioni sono uguali. Alcune realtà regionali possono gestire in maniera più efficiente alcune funzioni. Certo, non ha senso che una Regione si occupi, ad esempio, di energia, istruzione o di commercio estero”. Caro energia e impatto sul Lazio: “Abbiamo molti settori energivori, dalla ceramica alla carta, passando per l’Ict e i data center. Per questo condividiamo pienamente il grido di allarme di tutto il sistema imprenditoriale e ci aspettiamo interventi rapidi e incisivi, tra cui il disaccoppiamento tra il prezzo delle fossili e quello delle rinnovabili ed anche misure specifiche di tetto ai prezzi, oltre agli investimenti in impianti nucleare e ad idrogeno”. (Vid/ Dire) 09:08 23-01-25



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