FOTO | Maltempo a Messina: provincia in ginocchio tra mareggiate, piscine scoperchiate e treni bloccati

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Sono stati oltre 50 gli interventi portati a termine dai Vigili del Fuoco, attivi su tutto il territorio provinciale per far fronte a situazioni di emergenza.

Il maltempo che ha investito la Sicilia negli scorsi giorni, dopo catanese e siracusano, non ha risparmiato neppure la provincia di Messina. Danni ma soprattutto numerosi i disagi per la popolazione, che anche per via dell’allerta rossa diramata dalla regione, è rimasta in casa in attesa che le piogge e le raffiche di vento attraversassero l’area dello Stretto.

Sono stati oltre 50 gli interventi portati a termine dai Vigili del Fuoco, attivi su tutto il territorio provinciale per far fronte a situazioni di emergenza provocate da venti impetuosi e piogge torrenziali. Le principali criticità hanno riguardato dissesti statici, alberi pericolanti e una frana che ha interessato anche la zona del taorminese, per fortuna senza feriti. Non sono mancati neppure i principi di incendio scaturiti da cortocircuiti.

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Traffico marittimo e infrastrutture in tilt

A Messina città, le condizioni meteomarine avverse hanno costretto alla chiusura del porto di Tremestieri già dalle ore 19, con il conseguente dirottamento del traffico marittimo sulla rada San Francesco. A Milazzo, la forza del vento ha invece causato il distacco della copertura della piscina comunale, danneggiando infissi e portoni. Sempre a Milazzo, diverse strade sono state ostruite da alberi e pali della luce abbattuti, con blackout che hanno interessato numerosi centri dell’hinterland mamertino.

Torrenti in piena e rischio esondazioni.

Restando sulla costa tirrenica, il torrente Saia Castello, che attraversa il centro abitato di Oliveri, ha visto un rapido innalzamento del livello delle acque, facendo temere una possibile esondazione, come avvenuto nel caso di Randazzo (CT). Situazioni analoghe sono state monitorate in tutta la provincia, con il dispositivo di soccorso del Comando dei Vigili del Fuoco raddoppiato fin dalle prime ore del mattino per via dell’allerta rossa sulla Sicilia orientale. In particolare, nelle zone di Furnari, Terme Vigliatore, Venetico e nell’area sud di Messina, tra cui Giampilieri e Galati, si è registrato un gran numero di interventi per allagamenti e veicoli bloccati.

Mareggiate e paure lungo la costa ionica

La costa ionica è stata flagellata per tutto il giorno dal maltempo. Una violenta mareggiata si è abbattuta sulle località di Scaletta Zanclea, Letojanni, Sant’Alessio Siculo e Roccalumera, con onde che hanno superato argini e barriere, riversandosi nelle strade e rendendo impraticabili molte vie di collegamento. Grande paura proprio a Scaletta, comune devastato dall’alluvione del 2009, dove le onde sono arrivate fin dentro le abitazioni a ridosso della spiaggia.

Situazione viaria critica sempre sulla ionica. A Santa Teresa di Riva è stato necessario istituire un senso unico alternato a ridosso del lungomare, mentre nei comuni di Furci Siculo e Roccalumera il traffico è stato deviato interamente sulla Statale 114. Sospeso anche il traffico ferroviario tra Roccalumera e Santa Teresa a causa di pannelli metallici caduti sui binari.
In serata, l’ingrossamento del torrente Agrò che ricade sulla omonima valle, ha costretto alla chiusura della bretella provvisoria sulla Statale 114 tra Santa Teresa e Sant’Alessio. Il corso d’acqua ha invaso la carreggiata con detriti e fango, obbligando a dirottare il traffico sull’autostrada A18 tra gli svincoli di Roccalumera e Taormina. Sul posto, oltre ai tecnici dell’Anas, sono intervenute anche le pattuglie dei Carabinieri delle locali stazioni per la messa in sicurezza della zona.

Le raffiche di vento, che in alcune zone hanno superato i 100 km/h, hanno provocato anche la caduta di numerosi pali della luce, cartelli stradali e calcinacci, come mostrano le immagini diffuse dai Vigili del fuoco impegnati in tutta la provincia. In molti comuni si sono verificati blackout temporanei che hanno richiesto l’intervento delle squadre di emergenza. A Giardini Naxos, un palo dell’illuminazione è crollato su un’automobile in sosta arrivando a sfondarne i finestrini anteriori, ma fortunatamente senza provocare feriti.

Mobilità e coordinamento delle emergenze

Complessivamente, sono stati effettuati un centinaio di interventi tra la mezzanotte e le 22:00, ultimo dato diffuso dai Vvf. A partire dalle 19:00, le richieste di soccorso si sono intensificate, con numerose chiamate per allagamenti e ascensori bloccati a causa dei blackout causati da cabine elettriche invase dall’acqua. I Centri Operativi Comunali (COC) sono stati attivati in 161 comuni in tutta l’Isola, come fa sapere la Protezione civile regionale, mentre i Centri Coordinamento Soccorsi (CCS) di Messina, Catania, Siracusa, Agrigento e Ragusa si sono riuniti in modalità telematica per affrontare l’emergenza.

L’allerta gialla e una diminuzione dell’emergenza nelle ore successive hanno fatto tirare un generale sospiro di sollievo alla provincia.

La visita di Schifani a Santa Teresa di Riva

A proposito degli ingenti danni subiti dal litorale di Santa Teresa di Riva, questa mattina è stato in visita nel comune ionico il presidente della Regione Renato Schifani.

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“Interveniamo con urgenza per evitare l’aggravarsi della situazione e puntiamo, entro il mese di marzo, a dare il via ai lavori di definitiva messa in sicurezza del litorale. Oggi abbiamo individuato le soluzioni, nell’immediato e nel breve periodo, per porre fine a una situazione di forte criticità. Ho esaminato le carte e sollecitato l’espressione dei pareri da parte degli organi tecnici competenti: alcuni sono stati già forniti e altri arriveranno a breve. C’è il massimo impegno per avviare gli interventi a strettissimo giro e restituire serenità a questo territorio”, ha commentato il numero uno della Regione a proposito della mareggiata dell’ultimo fine settimana.





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