Il favoloso mondo del nuovo Codice della Strada

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In attesa dell’inaugurazione del famigerato ponte di Messina (contateci…) il Ministero dei Trasporti ha dato il meglio di sè con il nuovo codice della strada. All’esecutivo si gongola sul numero di controlli fatti nel primo mese: 66.145 conducenti sottoposti ad alcol e droga test; 1146 sanzioni per guida in stato di ebbrezza e 138 per guida dopo aver assunto droghe (in data imprecisata). Oltre 5 mila patenti soni state ritirate, la metà delle quali per cellulare alla guida e 138 per guida dopo aver assunto droghe (sempre in data imprecisata).

Certo, qualcuno si è fatto prendere la mano dalla foga di sanzionare: è successo a Viterbo, dove un avvocato accostatosi in carreggiata con un attacco di dissenteria è stato multato dalla polizia che l’aveva scambiato per un ubriaco. E gli ha portato via la patente quando si è rifiutato di sottoporsi all’alcol test. Non bastasse: una macchina è sopraggiunta da dietro e si è scontrata con la volante. Anzi, non con una, ma con due volanti. Peccato avesse ragione il legale, come ha stabilito il giudice di pace, che gli ha reso il documento con tante scuse.

Dal Lazio alla Liguria la situazione non cambia: impaurito dalle nuove disposizioni sulla guida in stato di ebbrezza (che aumentano le sanzioni, non il limite di alcol da non superare) un giovane che aveva bevuto parecchio ha deciso di lasciare la macchina parcheggiata e di fare l’autostop. Bene? Mica tanto. La polizia lo ha fermato a piedi tra Cavi di Lavagna e Chiavari e gli ha comminato comunque 102 euro di multa per ubriachezza in luogo pubblico, in base all’articolo 688 del codice penale. Perchè siamo pieni così di leggi, che nemmeno te lo immagini: e se uno si ubriaca è meglio che si nasconda o abbia i soldi per il taxi, che poi gli costerebbe uguale.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

A Nocera Umbra, invece, un 35enne ubriaco era alla guida di un monopattino. Lo hanno fermato. Gli hanno trovato 1,08 grammi di alcol per litro di sangue. E gli hanno ritirato la patente. E questo, a dire il vero, ha sorpreso anche le associazioni delle vittime di incidenti a cui abbiamo chiesto lumi: perchè gli hanno ritirato la patente se per il monopattino non è prevista? Se è lecito, allora anche l’ubriaco in bicicletta può vedersela tolta? E quello a piedi tra Cavi di Lavagna e Chiavari avrebbe potuto subire la stessa sorte? Domande cui al momento non abbiamo trovato risposte.

In compenso, il vero caos è scoppiato sui monopattini elettrici: è d’obbligo l’assicurazione e la targa, ma mancano i decreti attuativi. Quindi, multe su questi punti non se ne possono fare. E il casco? Al Sole 24Ore, l’“Alleanza per la mobilità sostenibile”  – che riunisce operatori dello sharing, distributori e produttori dei monopattini – spiega i danni reali causati dal nuovo codice della strada: «Una novità che, anche a causa dell’assenza dei decreti attuativi che chiariscano le regole su caschi, targhe e coperture assicurative, ha generato grande incertezza tra gli utenti portando ad un drastico crollo nell’utilizzo dei monopattini in Italia. Solo nel primo mese di vita del nuovo Codice, dal 15 dicembre 2024 al 10 gennaio 2025, il numero complessivo di noleggi di monopattini elettrici nelle principali città italiane è crollato del -30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Trend addirittura peggiore per le vendite dei monopattini il cui calo, secondo i primi dati parziali, è compreso in una forbice tra il -30% e il -50% su anno». Il tracollo di un intero mercato in un solo mese, un vero record. E, come avevamo scritto in tempi non sospetti, il mezzo per il quale ci avevano fatto una testa tanto, il mezzo green e incentivato pure dai bonus, è destinato ormai a morire, sostituito dalle bici elettriche, finchè anche su queste non si accanirà la piovra di Stato, con i suoi tentacoli fatti di leggi e vincoli, che tradotto significa costi e tasse.

A Monza sono iniziate le manifestazioni contro il nuovo codice della strada. Mentre la Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE), per bocca del suo presidente Carlo Andrea Galimberti, chiede delucidazioni al ministero sulla questione droghe al volante, perchè non solo di droghe si tratterebbe: «L’articolo di legge è stato riformato in modo generico, senza alcuna precisazione soprattutto riguardo cosa si intende per “sostanza psicotropa”, questo ha generato un comprensibile allarme nella comunità delle Persone con Epilessia, in particolare tra quanti assumono ad esempio barbiturici o benzodiazepine. L’occasione sarebbe, quindi, importante per classificare correttamente i farmaci anticrisi, per evitare improprie interpretazioni e confusione con altre categorie di sostanze». Stessa richiesta da parte della Federazione Italiana Epilessie (FIE).

In mancanza di risposte, tutti coloro che hanno dubbi potrebbero intanto muoversi usando il treno, sul quale, almeno, il ministero ha la situazione in pugno. Ah no, scusate.

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