Myndo: chiuso in modo brillante il primo anno di attività, mira a raddoppiare il fatturato nel 2025 allargando l’offerta e con una partnership sul fronte AI

Autore: Vittorio Parazzoli

24/01/2025

La CEO Giulia Biesuz e la CMO Giorgia Palazzo, che hanno dato vita alla start-up con Gabriele Biesuz e Giacomo Macchiella a fine 2023, ne spiegano risultati e prospettive

Con l’annuncio degli scorsi giorni di essere stata scelta da Caffeina come partner per potenziare la propria gestione operativa, adottandone la sua suite tecnologica, è iniziato un nuovo anno pieno di progetti e di previsioni di crescita per Myndo, la start-up attiva dal novembre del 2023 e di cui sono soci Giulia Biesuz, che ne è anche CEO, con Giorgia Palazzo, CMO, Gabriele Biesuz, CTO, e Giacomo Macchiella, COO. Myndo, è una piattaforma innovativa sviluppata per rivoluzionare la gestione dei dati media, pensata per agenzie, brand e professionisti del settore che desiderano ottimizzare i processi operativi e strategici legati alle campagne pubblicitarie, sia online che offline. La sigla opera come data hub centralizzato che integra in un unico strumento quattro moduli principali: 1. Planning: gestione delle pianificazioni media, con monitoraggio dei costi, margini e KPI. 2. Consultivazione: Analisi e controllo ongoing delle campagne, per confrontare i costi pianificati con i risultati effettivi. 3. Reporting: Creazione automatica di report personalizzati, alimentati da dati provenienti da piattaforme pubblicitarie, file manuali o provider esterni come Nielsen. 4. Dashboarding: Visualizzazione immediata delle performance tramite dashboard interattive (Power BI, Looker, Tableau, ecc.). Un posizionamento che ha permesso a Myndo di realizzare contratti per 250.000 euro con clienti, oltre che la citata Caffeina, come Alkemy, Jakala, Evolution People, Ciaodino ed eCampus.

Le prospettive

«Gli asset che ci rendono innovativi e premiati dal mercato – spiegano a DailyMedia Giulia Biesuz e Giorgia Palazzo  – sono l’automazione, che permette di eliminare la necessità di raccolta manuale dei dati, grazie a connettori proprietari che si collegano alle principali piattaforme pubblicitarie (Google Ads, Facebook Ads, ecc.); la standardizzazione: grazie a una naming convention condivisa, i dati vengono uniformati e puliti per garantire coerenza e precisione; velocità ed efficienza: il tool riduce del 50% i tempi di creazione dei report e consente alle aziende di prendere decisioni strategiche basate su dati aggiornati in tempo reale; e, infine, la flessibilità: il software supporta integrazioni con fonti dati diverse e genera report adatti sia a esigenze operative (es. analisi per singolo cliente) che di governance (trend, benchmark, analisi di scenario). Per ora abbiamo lavorato con agenzie digitali, ma Myndo è pensato anche per centri media che gestiscono campagne complesse su più piattaforme, brand e aziende che necessitano di una visione consolidata delle loro performance media, che gestiscono magari internamente e 0anche all’estero, concessionarie e decision maker che cercano analisi avanzate e strumenti per una governance più efficace. Quest’anno l’intenzione è di rivolgerci anche a loro, con l’obiettivo di raddoppiare il giro d’affari e di crescere in termini di risorse rispetto ai 6 attuali che siamo».

Partnership

Il tool del resto è flessibile e può essere integrato nella sua interezza o in parte attraverso moduli selezionati, con il supporto e la consulenza passo a passo degli esperti del team Myndo che, come anticipano sempre le due socie, si arricchirà quest’anno grazie a una partnership sul fronte AI, per recuperare ancora più velocemente i dati. La suite verticale Myndo si adatta in modo modulare alle esigenze di ogni cliente, con un 70% delle sue funzionalità calibrato per il settore media, marketing e comunicazione e un 30%  interamente personalizzabile, che le permette di supportare non solo i media digitali ma anche quelli tradizionali offline, su cui appunto la start-up punta per la propria crescita.