“Amleto take away” al teatro Garybaldi

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Sabato 1° febbraio il vulcanico Gianfranco Berardi – capace di ruggiti, acrobazie, metamorfosi di voci e ruoli, comicità avvincente e malinconica tenerezza – e Gabriella Casolari – figura delicata che fa da contrappunto all’energia muscolare di Berardi – ci regaleranno con il loro Amleto take away una piccola grande perla di teatro, che passa dalla prosa alla parodia della quotidianità e si insinua nella poesia che può riservare la vita. 

Un affresco tragicomico che gioca sui paradossi, gli ossimori e le contraddizioni del nostro tempo. Protagonista della scena è Berardi – lo spettacolo gli è valso il Premio Ubu come miglior attore/performer –, attore non vedente che, attraverso una comicità autoironica dal ritmo serrato e incisivo, propone un’attenta analisi dei tempi odierni partendo dalle parole, diventate simbolo più che significato, etichette più che spiegazioni, in un mondo dove «tutto è rovesciato, capovolto, dove l’etica è una banca, le missioni sono di pace e la guerra è preventiva».

Sul palco, un attore e una regista che lo sprona a superare la crisi che lo affligge e a recitare per l’ultima volta il loro Amleto. Inizia così un viaggio tra finzione e realtà, teatro e vita: una contaminazione tra l’opera shakespeariana e i vissuti autobiografici dell’attore protagonista. Lo spettacolo crea una corrispondenza tragicomica, ironica e poetica al tempo stesso, tra la vita del giovane attore italiano e quella del principe danese. Mentre in scena si rievocano il rapporto di Amleto con i suoi familiari, la crisi e la pazzia, avanzano strettamente connesse le vicissitudini dell’attore italiano: il rapporto con il padre, la scoperta della malattia che lo conduce alla cecità, le difficoltà e il disagio di vivere in un’epoca in cui non si riconosce, il rapporto con il mondo del lavoro teatrale e la scoperta dell’amore…

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Una riflessione ironica e amara che nasce dall’osservazione e dall’ascolto della realtà circostante. Una realtà che attrae e spaventa. «Tutto è schiacciato fra il dolore della gente e le temperature dell’ambiente, fra i barbari del nord e i nomadi del sud. Le generazioni sono schiacciate fra lo studio che non serve e il lavoro che non c’è, fra gli under 35 e gli over 63, fra avanguardie incomprensibili e tradizioni insopportabili. In questo percorso si inserisce, un po’ per provocazione, un po’ per gioco meta-teatrale, l’Amleto di Shakespeare.»

Simbolo del dubbio e dell’insicurezza, icona del disagio e dell’inadeguatezza, l’antieroe shakespeariano è il personaggio ideale cui affidare questa indagine. 

Ma l’Amleto di Amleto take away è un perdente consapevole, un numero nove ma con la maglia dell’Inter di qualche anno fa, portato alla follia dalla velocità, dalla virtualità e dalla pornografia della realtà. È in seria difficoltà circa il senso delle cose, travolto da una crisi così generalizzata e profonda da mettere a repentaglio storie solide e consolidate come il suo rapporto d’amore con Ofelia e con il teatro.

È un Amleto che sferra fendenti senza esclusione di colpi in una critica alla società moderna che tocca il culmine nell’esilarante monologo sui social network fatto di parole ed emoticon:
To be or FB, that is the question.

CENNI BIOGRAFICI
Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari si incontrano per la prima volta nel 2001 durante la produzione dello spettacolo Viaggio di Pulcinella alla ricerca di Giuseppe Verdi di e con Marco Manchisi. I due artisti iniziano così a lavorare insieme alla creazione dello spettacolo Briganti, che debutta nel maggio 2003, dando vita ufficialmente alla Compagnia Berardi Casolari.
Il duo, avvalendosi di numerosi collaboratori, si occupa di produzione, promozione e distribuzione di spettacoli, e di formazione professionale, attraverso laboratori teatrali di recitazione, di scrittura e di messinscena.
I lavori della compagnia, attribuibili alla corrente della Nuova Drammaturgia, sono tutti spettacoli originali, in cui si mescolano tragedia e comicità, vissuti autobiografici e racconti archetipici di grandi classici, linguaggio poetico e gergo popolare.

Tra le produzioni della compagnia:

Briganti (2003) vince nella sezione nuova drammaturgia al Festival internazionale di Lugano

Land Lover (2009), Premio ETI – “Nuove Creatività” nel 2009

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Io provo a volare – omaggio a Domenico Modugno (2010), premio Antonio Landieri come miglior spettacolo del 2010, Premio Speciale della Giuria e Primo Premio del Pubblico al JoakimInterFest di Kragujevac (Serbia), nomina per il miglior spettacolo straniero al festival “Teatri del Mondo” (Buenos Aires 2018)

In fondo agli occhi (2013), nomina per la miglior regia al festival Teatri del Mondo (Buenos Aires 2018)

La prima, la migliore (2017), premio Last seen di KLP Teatro come miglior spettacolo dell’anno 

Amleto Take Away (2018), premio Ubu 2018 come miglior attore e performer dell’anno a Gianfranco Berardi

I figli della Frettolosa (2019), spettacolo-progetto speciale realizzato in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e con l’Istituto dei Ciechi di Milano

LidOdissea (2023), spettacolo sostenuto dal Ministero italiano della Cultura, che vede in scena insieme a Berardi e Casolari, l’attore Ludovico D’Agostino e la cantante e attrice Silvia Zaru

All’attività teatrale il duo apulo emiliano affianca da anni anche incursioni televisive e radiofoniche, partecipando a programmi come Sostiene Bollani, Quelli che il Calcio, 610 – Sei uno zero, Radio3 Suite, Ricomincio da RaiTre, e co-conducendo programmi come La Giornata del Braille, trasmessi su RaiPlay.

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Per approfondimenti https://www.berardicasolari.it/spettacolo/amleto-take-away/

AMLETO TAKE AWAY
Uno spettacolo di e con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
Musiche Davide Berardi e Bruno Galeone
Produzione COMPAGNIA BERARDI CASOLARI, FONDAZIONE LUZZATI TEATRO DELLA TOSSE

Attimi di dimenticanza è una stagione di G-RO per ATI Dandelion in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e con il sostegno di Comune di Settimo Torinese e Fondazione ECM

Sabato 1 febbraio 2025 – ore 21

Teatro Garybaldi | Suoneria
Via Partigiani, 4
10036 Settimo Torinese TO

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Modalità di vendita

I biglietti degli spettacoli sono in vendita presso la biglietteria fisica del teatro e sul circuito online Vivaticket. 

Orari di biglietteria

La biglietteria del teatro è aperta tutti i mercoledì dell’anno (a eccezione dei giorni festivi e dei periodi estivi) dalle ore 16.00 alle ore 19.00 e tutti i giorni di spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio.

Biglietti singoli

Intero € 18,00 + d.p.

Ridotto* € 15,00 + d.p.

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Ridotto under 18 € 10,00 + d.p.

Ridotto soci ARCI € 16,50 + d.p.

*RIDUZIONI per minori di 25 anni o maggiori di 67 anni; possessori Abbonamento Musei Piemonte e Valle d’Aosta, iscritti FAI, abbonati alle stagioni a cura di Piemonte dal Vivo.

È necessario esibire un documento di identità o altro titolo che certifichi il diritto alla riduzione al momento dell’ingresso in teatro.

I posti sono numerati e preassegnati all’atto dell’acquisto

Per informazioni 

telefono 011 8028540
e–mail:
 info@suoneriasettimo.it; www.suoneriasettimo.it

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