L’europarlamentare bergamasco Giorgio Gori è stato nominato vicepresidente ‘Sky and Space’ 2024-2029, l’Intergruppo del Parlamento Europeo di cui oggi si è tenuta l’assemblea costitutiva a Strasburgo, nell’ambito dei lavori dell’assemblea plenaria di gennaio.
“Sono onorato per la nomina a vicepresidente dell’intergruppo Sky&Space del Parlamento Europeo. In un contesto globale in cui l’aerospazio rappresenta sempre più un fattore chiave per le sfide del futuro, lavoreremo per assicurare all’UE il protagonismo che merita in questo settore”: queste le prime parole che Gori ha pronunciato in merito alla sua elezione.
“Il settore aero-spaziale – prosegue Gori – è uno dei più importanti comparti produttivi d’Europa, l’unica vera infrastruttura europea. Dal 2009 è una politica comunitaria, vale oltre il 10% del bilancio UE e rappresenta un modello ideale di investimento per gli stati membri, grazie alla propensione all’innovazione e a realizzare servizi di altissimo profilo per tutti i cittadini europei”:
Cosa sono gli intergruppi
Gli intergruppi costituiscono un forum per scambi informali di opinioni su questioni specifiche tra diversi gruppi politici e per i contatti tra i deputati e la società civile. Ciascuno di essi è composto da deputati di almeno tre diversi gruppi politici. Gli intergruppi non sono organi ufficiali, ma sono riconosciuti dal Parlamento. Essi sono costituiti di comune accordo dai presidenti dei gruppi politici all”inizio di ogni legislatura.
“L’intergruppo Sky and Space – continua Gori – è una piattaforma che permette agli eurodeputati attivi nel settore dell’aerospazio e interessati alle politiche che lo governano di approfondire questi temi insieme a stakeholders istituzionali, rappresentanti di associazioni europee e nazionali e dell’industria del settore. L’istituzione di un Intergruppo risponde alla esigenza di concentrare l’attenzione su un particolare argomento e di raccogliere i pareri, i suggerimenti e le proposte di tutti gli eurodeputati attraverso il confronto delle idee e delle priorità senza tener conto, specificatamente e pregiudizialmente, dell’appartenenza ad un gruppo politico e, tanto meno, della provenienza geografica. In questo modo, possiamo lavorare per migliorare la coesione di azione con la Commissione Europea affinché la definizione degli obiettivi del Piano Spaziale europeo e lo sviluppo dell’intero comparto aeronautico soddisfino le aspettative di tutti gli operatori coinvolti a beneficio dei cittadini europei.”
La politica spaziale UE
L’UE sta investendo in attività spaziali che aiutino gli europei nella loro vita quotidiana e affrontino anche le attuali sfide globali. La politica spaziale dell’UE:
- contribuisce a creare posti di lavoro e a stimolare la crescita e gli investimenti in Europa
- svolge un ruolo cruciale nel sostenere la duplice transizione verso un modello economico verde e digitale
- rafforza l’autonomia strategica dell’UE
- amplia i confini della scienza e della ricerca
- promuove e facilita altre politiche in settori come la sicurezza e la difesa e l’industria
Dati spaziali di alta qualità, aggiornati e sicuri possono:
- guidare le squadre di soccorso in località colpite da catastrofi naturali
- migliorare l’uso del suolo in agricoltura
- rendere più sicure le infrastrutture di trasporto ed energetiche
Programmi spaziali dell’UE:
- Copernicus: il più avanzato sistema di osservazione della Terra a livello mondiale
- Galileo: il sistema globale di navigazione satellitare dell’UE che fornisce dati di posizionamento globale estremamente accurati
- EGNOS: fornisce servizi di navigazione critici per la sicurezza agli utenti nel settore dei trasporti aerei, marittimi e terrestri in tutta l’UE
Programma spaziale dell’UE 2021-2027
Nell’aprile 2021 il Consiglio e il Parlamento europeo hanno adottato un regolamento che stabilisce il nuovo programma spaziale dell’UE per gli anni dal 2021 al 2027. Il programma, finanziato per 1,44miliardi di euro, è entrato in vigore con effetto retroattivo il 1º gennaio 2021.
Esso garantisce:
- dati e servizi spaziali di alta qualità, aggiornati e sicuri
- maggiori benefici socioeconomici derivanti dall’utilizzo di tali dati e servizi, compresi l’aumento della crescita e la creazione di posti di lavoro nell’UE
- sicurezza e autonomia dell’UE rafforzate
- un ruolo più forte dell’UE come attore di primo piano nel settore spaziale
Il regolamento semplifica il quadro giuridico e il sistema di governance dell’UE esistenti e uniforma il quadro di sicurezza. Migliora e raggruppa sotto un unico ombrello programmi dell’UE esistenti quali Copernicus, Galileo ed EGNOS.
Il programma introduce inoltre nuove componenti di sicurezza:
- il programma di conoscenza dell’ambiente spaziale (SSA), che monitora i rischi spaziali
- l’iniziativa di comunicazione satellitare governativa (GOVSATCOM), che fornisce alle autorità nazionali l’accesso a comunicazioni satellitari sicure
Nel marzo 2023 il Consiglio ha adottato un regolamento relativo al programma dell’UE per una connettività sicura per il periodo 2023-2027. Il programma mira a far sì che l’Unione europea disponga di una propria costellazione di satelliti denominata “IRIS²” (infrastruttura per la resilienza, l’interconnettività e la sicurezza via satellite), che fornirà servizi di comunicazione ultraveloci e altamente sicuri entro il 2027.
Sicurezza e difesa
Nell’attuale contesto geopolitico caratterizzato dalla crescente concorrenza tra le potenze e dall’intensificarsi delle minacce, l’UE sta adottando misure per proteggere le sue risorse spaziali, difendere i propri interessi, scoraggiare le attività ostili nello spazio e rafforzare la sua posizione strategica e la sua autonomia. La Commissione europea e l’alto rappresentante hanno presentato la nuova strategia nel marzo 2023.
Gestione del traffico spaziale
L’UE sta lavorando a un approccio alla gestione del traffico spaziale teso a garantire che le attività spaziali siano sicure e sostenibili.
Dall’inizio della corsa allo spazio, sono stati effettuati circa 6.700 lanci, che hanno messo in orbita 19.160 satelliti, 10.100 dei quali sono attualmente operativi. La quantità di satelliti e di detriti nello spazio è in costante aumento, il che determina una congestione che mette in pericolo la sicurezza delle risorse spaziali dell’UE e degli Stati membri.
L’8 dicembre 2023 il Consiglio ha adottato conclusioni sullo stato dei lavori in materia di gestione del traffico spaziale, sottolineando l’urgente necessità di un approccio comune al riguardo al fine di garantire una politica spaziale europea sicura e sostenibile. Le conclusioni sottolineano inoltre l’importanza di tenere conto delle esigenze sia civili che militari in materia di gestione del traffico spaziale e del ruolo del sistema di sorveglianza dello spazio e tracciamento dell’UE.
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