Le Consulte studentesche promuovono l’emancipazione femminile dalla Scuola alla Società

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Mancano pochi giorni ad una ricorrenza importante ovvero gli 80 anni dal I° febbraio 1945, data in cui il Consiglio dei Ministri istituì il suffragio universale su proposta del comunista Palmiro Togliatti e del democristiano Alcide De Gasperi. Fu il decreto legislativo luogotenenziale n. 23 di quel lontano 1° febbraio a riconoscere alle maggiorenni di 21 anni il diritto di voto attivo e, successivamente, il decreto legislativo n.74 del 10 marzo 1946, riconoscerà alle donne maggiori di 25 anni il diritto di voto passivo. Le uniche ad essere escluse dal diritto di voto attivo saranno “le prostitute schedate che lavorano al di fuori delle case dove è loro concesso esercitare la professione”.

Da allora si è percorsa tanta strada, lunga e piena di ostacoli, che ancor oggi non è per niente agevole nonostante le lotte ed i sacrifici di tante donne in ogni parte del mondo ed in vari settori comprese, negli ultimi 30 anni anche le Consulte studentesche. Infatti le assemblee plenarie, dal 1996, anno in cui fu promulgato il decreto del Presidente della Repubblica che le istituisce, e fino a non molto tempo fa, erano composte quasi esclusivamente da studenti e soltanto recentemente le stesse hanno iniziato a popolarsi anche di studentesse persino nella componente del Direttivo.

E’ stato molto entusiasmante vedere il Consiglio nazionale delle Consulte studentesche d’Italia raggiungere traguardi sempre più importanti quando in quasi tutte le province d’Italia e, quindi anche in quelle calabresi, il numero delle Rappresentanti elette ha quasi raggiunto il 50%: attualmente, ad esempio, nella provincia di Vibo Valentia sia la Vice che la Presidente sono donne e quest’ultima è stata anche eletta all’unanimità dagli altri quattro Presidenti, tutti uomini, a ricoprire il ruolo di Coordinatrice regionale.

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Identica situazione si era realizzata anche nell’anno scolastico precedente e per l’intero biennio in provincia di Cosenza portando ad ottime ripercussioni anche a livello nazionale dove, nell’ambito del coordinamento dei Presidenti regionali la percentuale femminile è cresciuta sempre sia in quantità che in qualità. Indiscutibilmente è stato ed è un bel primato che rappresenta un chiaro segnale di progresso della mentalità di quegli studenti che hanno deciso di affidarsi alle loro compagne di scuola per la gestione del più importante organismo di rappresentanza istituzionale.

Quanto premesso ha portato gli studenti ad una maggiore sensibilizzazione verso il tema dell’emancipazione femminile compresi i rischi della stessa ovvero tutte quelle forme di violenza contro le donne che tanto, troppo, si sono moltiplicate negli ultimi tempi con la conseguente messa in campo di tante progettualità di contrasto al fenomeno realizzate in partenariato con Enti ed Istituzioni. Queste ultime, quasi sempre a seguito di tragici eventi, si sono attivate nel tempo con iniziative simboliche di grande spessore pedagogico: ad esempio, dopo l’omicidio della studentessa Fabiana Luzzi avvenuto a Corigliano per mano del suo coetaneo fidanzatino sedicenne, il Consiglio regionale, in partenariato con l’USR ed il Coordinamento delle Consulte, decise d’intitolare alla memoria della giovanissima vittima un concorso per le scuole di ogni ordine e grado giunto, con successo, alla decima edizione. Allo stesso modo la Regione Calabria, anch’essa in partenariato con l’USR e le Consulte, dopo una lunga serie di iniziative sviluppate nel tempo, attualmente è impegnata con un’attività progettuale denominata “RispettAmi” che vede l’intervento capillare dei Centri Anti Violenza accreditati in tutti gli Istituti Comprensivi della regione affinché, l’attività di prevenzione a cui la Scuola è chiamata, possa iniziare sin dall’infanzia ed essere efficace per garantire un futuro reale di Pari Opportunità. Obiettivo a cui mirano, ovviamente le tante, e tutte di grande valore, iniziative promosse dal Ministero dell’Istruzione e del Merito tra cui l’ultima in ordine di tempo realizzata in partenariato con la Fondazione “Giulia Cecchettin” che vede impegnato in prima persona lo straordinario padre della giovane vittima per cui tutta l’Italia si mobilitò lo scorso anno ed ancor oggi s’indigna ogni qual volta la cronaca ci pone di fronte ad un nuovo terribile caso.

 Coordinamento regionale Consulte provinciali studentesche U.S.R. Calabria

                                                                                                                                                



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