Nuova denuncia del gruppo Pettinari sindaco su spaccio e degrado nel “Ferretto” di via Lago di Capestrano

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Nuova denuncia per le condizioni di degrado in cui versa il “Ferretto” e cioè quella che, rimarcano i consiglieri comunali del gruppo Pettinari sindaci, sarebbe ormai una vera e propria piazza di spaccio creata in una insenatura di via Lago di Capestrano tra i civiili 5,7 e 9 e a due passi dal campo sportivo comunale “Donati” frequentato da tanti ragazzi.

Sul posto sono dunque tornai il capogruppo Domenico Pettinari e i consiglieri Massimiliano Di Pillo e Caterina Artese facendo tappa “anche nel famigerato civico 15 della stessa via che rappresenta un altro fortino della droga. Questa piazza di spaccio – affermano – ha incrementato le proprie attività illecite a seguito dell’abbattimento del Ferro di Cavallo. Più volte abbiamo denunciato come l’abbattimento del Ferro avesse prodotto la creazione di più piazze di spaccio e nello specifico quelle che noi chiamiamo Ferretto e Ferruccio”.

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“Gli assegnatari onesti delle case popolari non ce la fanno più a convivere in mezzo a spacciatori che gestiscono la piazza con prepotenza e violenza, abusivi che occupano illegalmente gli alloggi popolari, tossicodipendenti che a tutte le ore del giorno e della notte entrano ed escono dai palazzi popolari in cerca di droga e giovani prostitute che, nel degrado, vendono il proprio corpo a pochi euro per acquistare una dose di droga”, denunciano i tre consiglieri.

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“Da queste parti i cittadini onesti sono sempre meno e gli spacciatori sempre di più , semplicemente perché la gente onesta stanca di subire prepotenze va via spostandosi in altri quartieri. La criminalità esercita un controllo del territorio molto forte gestendo il racket delle occupazioni abusive, a volte operando anche con il subaffitto illegale di immobili popolari, i ‘boss’ della zona tentano anche di acquistare immobili di proprietà di privati a prezzi stracciati per installare sempre maggiori “fortini” della droga e la gente perbene è spesso costretta a vendere gli immobili e andar via perché da queste parti uscire di casa significa ogni volta imbattersi in balordi e criminali che minacciano, aggrediscono, chiedono soldi, o si drogano davanti ai cancelli delle case”.

“Addirittura abbiamo potuto constatare come all’interno dei palazzoni popolari vi siano stanze nei sottotetto o nei seminterrati utilizzate come luogo per drogarsi con arnesi per fumare crack e altro – denunciano ancora -. Anche anziani e bambini sono costretti a imbattersi in tossicodipendenti che si drogano dentro ai palazzi davanti alle porte degli alloggi popolari”.

“Agli atti quotidiani di criminalità si aggiunge il degrado”, incalzano Pettinari, Di Pillo e Artese.” In questo maledetto fazzoletto di terra chiamato il Ferretto ogni giorno vengono gettati per strada i rifiuti che creano delle vere e proprie discariche a cielo aperto, dietro i civici 5-7-9 c’è uno spazio verde pieno di rifiuti ammassati e i bidoncini della raccolta differenziata non vengono utilizzati”.

Una situazione cui si aggiunge quanto avviene in quello che definiscono lo “Slargo della vergogna”, e cioè “uno spazio verde dove prostitute e tossicodipendenti trascorrono le ore della giornata a pochi centimetri da palazzoni residenziali. In questo quadrilatero, diventato una discarica a cielo aperto, si possono trovare montagne di siringhe, preservativi usati e gettati a terra, cocci di bottiglia, immondizia varia e si possono notare tossicodipendenti a terra anche con una siringa in mano”.

“Questo slargo deve essere assolutamente bonificato e recintato a tutela della incolumità dei residenti, il Comune di Pescara deve intervenire immediatamente e non si può attendere che ci scappi il morto. Recintare questa area con una recinzione di ferro resistente potrebbe almeno inibire l’uso di questo maledetto fazzoletto di terra, questo intervento è semplice e non ci sono scuse per rimandarlo. Mi auguro che almeno questa cosa venga risolta immediatamente”, chiosa Pettinari.

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“A fronte di tale situazione emergenziale non possiamo non registrare l’assenza del governo nazionale, regionale e comunale. Manca il governo nazionale perché, pur avendo chiesto l’attivazione dell’operazione strade sicure per ottenere da queste parti l’esercito in strada e l’innalzamento della questura a rango superiore, non abbiamo saputo più nulla. Manca il governo regionale perché Regione Abruzzo, per il tramite dell’ Ater, è proprietaria di questi alloggi popolari e dovrebbe almeno procedere, unitamente al Comune di Pescara, ad un censimento costante per togliere gli alloggi a chi delinque e li detiene illegalmente per assegnarli a chi ne ha diritto “.

“Su questo fronte – conclude il capogruppo – registriamo almeno 100 alloggi vuoti non assegnati che gridano davvero vendetta davanti alle tante famiglie, 500, che attendono da anni in graduatoria”.



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