Un vero e proprio tsunami si sta abbattendo nelle ultime ore sul settore tech. Da Asml a STM, passando per Infineon fino a Nvidia, i titoli del comparto tecnologico Usa soffrono in borsa.
A pesare i timori di una bolla speculativa sull’intelligenza artificiale dovuta all’emergere della startup cinese DeepSeek, che potrebbe aver realizzato un modello di AI molto competitivo a un costo nettamente inferiore al blasonato ChatGPT. In poco tempo DeepSeek è diventata l’app gratuita più scaricata sull’App Store sia in Cina che negli Stati Uniti. E’ a rischio la supremazia IA degli USA?
Cos’è DeepSeek
DeepSeek è una startup cinese di intelligenza artificiale che ha poco più di un anno di vita e ha già suscitato stupore nella Silicon Valley dopo aver dimostrato modelli di IA definiti rivoluzionari che offrono prestazioni paragonabili a quelle dei migliori chatbot del mondo a un costo apparentemente inferiore.
Fondata nel 2023 da Liang Wenfeng, l’azienda sviluppa modelli di intelligenza artificiale che sono open-source, il che significa che la comunità degli sviluppatori può ispezionare e migliorare il software. La sua applicazione mobile ha raggiunto la vetta della classifica dei download per iPhone negli Stati Uniti dopo il suo rilascio all’inizio di gennaio.
Le differenze con gli altri chatbot
L’applicazione di DeepSeek si distingue da altri chatbot, come ChatGPT di OpenAI, per il fatto di articolare il proprio ragionamento prima di fornire una risposta a una richiesta. L’azienda sostiene che la versione R1 offre prestazioni pari a quelle dell’ultima versione di OpenAI e ha concesso la licenza per lo sviluppo di chatbot che utilizzano questa tecnologia.
La svolta a dicembre quando DeepSeek ha lanciato un modello gratuito e open-source, sostenendo di averlo sviluppato in soli due mesi a un costo inferiore ai 6 milioni di dollari, una spesa molto più contenuta rispetto a quella richiesta dalle controparti occidentali.
Ed è proprio questo che spaventa maggiormente il comparto tech, la migliore efficienza e i minori costi del modello cinese che mettono in dubbio la necessità di ingenti spese e investimenti annunciati dalle aziende occidentali per lo sviluppo dell’IA.
Quali sono i difetti di DeepSeek
Ma non solo pregi. DeepSeek avrebbe anche difetti. Come tutti gli altri modelli di intelligenza artificiale cinesi, DeepSeek si autocensura su argomenti ritenuti sensibili in Cina. Evita le domande sulle proteste di piazza Tienanmen del 1989 o su questioni geopolitiche spinose come la possibilità che la Cina invada Taiwan. Nei test, il bot di DeepSeek è in grado di fornire risposte dettagliate su figure politiche come il primo ministro indiano Narendra Modi, ma rifiuta di farlo sul presidente cinese Xi Jinping.
Inoltre l’infrastruttura cloud di DeepSeek sarà probabilmente messa alla prova dalla sua improvvisa popolarità. L’azienda ha già subito un’interruzione di corrente oggio e dovrà gestire un traffico ancora maggiore, dato che gli utenti nuovi e abituali inviano più domande al suo chatbot.
I riflessi sul comparto tech: Nvidia e le altre crollano in Borsa
Il successo di DeepSeek affossa nel premercato la beniamina dell’AI, Nvidia, arrivata a perdere il 12%. Ma Nvidia non è sola. A leccarsi le ferite oggi anche Broadcom che ha perso il 13% e AMD ha ceduto il 6% e poi Microsoft a -7%, Palantir -8% e altri nomi tecnologici come Amazon e Meta Platforms hanno ceduto più del 4% ciascuno. I forti ribassi arrivano mentre gli investitori si preparano a una settimana importante, con alcuni membri del club delle “Magnifiche Sette”, Meta, Microsoft, Tesla e Apple che dovranno comunicare i loro ultimi risultati trimestrali.
Quali sono le implicazioni per il mercato globale dell’IA
Il successo di DeepSeek ha una serie di implicazioni non da poco nel settore dell’Intelligenza artificiale. Ad esempio potrebbe spingere OpenAI e altri fornitori statunitensi ad abbassare i prezzi. Inoltre, mette in discussione le ingenti spese sostenute da aziende come Meta e Microsoft – ognuna delle quali si è impegnata a investire miliardi di dollari quest’anno, in gran parte in infrastrutture di IA – se esistono modelli più efficienti capaci di competere con un esborso molto minore.
“Perché gli investitori sono preoccupati? Negli ultimi mesi si è parlato degli enormi investimenti di Microsoft, che spenderà 80 miliardi di dollari nel 2025, mentre Meta ha recentemente annunciato investimenti tra i 6 e i 65 miliardi di dollari”, ha scritto Sandeep Deshpande, analista di JPMorgan in una nota. “Con queste somme considerevoli che confluiscono negli investimenti in IA negli Stati Uniti, il fatto che il modello di IA altamente efficiente e a basso consumo di risorse di Deepseek abbia mostrato un’innovazione e un successo così significativi fa pensare agli investitori che il ciclo di investimenti in IA possa essere eccessivamente enfatizzato”.
Gli analisti di Bernstein hanno espresso dubbi sul fatto che lo strumento DeepSeek sia stato effettivamente costruito per meno di 6 milioni di dollari, sostenendo che la cifra “non include tutti gli altri costi associati a ricerche ed esperimenti precedenti su architetture, algoritmi o dati”. “I modelli di DeepSeek sembrano fantastici, ma non pensiamo che siano dei miracoli”, concludendo che il panico scatenatosi per la “morte del complesso infrastrutturale dell’IA come lo conosciamo” è “esagerato”.
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