L’Italia rafforza i legami culturali con l’Arabia Saudita. Durante la visita ufficiale del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sono stati siglati ad AlUla due rilevanti accordi di collaborazione. Un focus particolare sulla valorizzazione di Pompei e sulla conservazione dei patrimoni archeologici.
Durante la visita ufficiale del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in Arabia Saudita, sono stati siglati ad AlUla due rilevanti accordi di collaborazione culturale. I documenti, firmati dalla Direzione Generale Musei e dal Parco Archeologico di Pompei per il Ministero della Cultura italiano e dalla Royal Commission for AlUla (Rcu) per l’Arabia Saudita, sanciscono un rafforzamento dei legami tra i due Paesi. Un focus particolare sulla valorizzazione di Pompei e sulla conservazione dei patrimoni archeologici.
Alla firma dei documenti hanno partecipato l’ambasciatore italiano a Riad, Carlo Baldocci, a nome del direttore generale Musei, Massimo Osanna, e il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel. Gli accordi siglano un nuovo capitolo nella collaborazione internazionale, puntando a un reciproco scambio di esperienze e competenze in ambito archeologico, museale e di valorizzazione del patrimonio.
ITALIA E ARABIA SAUDITA: UNA COLLABORAZIONE PER LA CONSERVAZIONE E LA PROMOZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE
Gli accordi hanno l’obiettivo di promuovere iniziative congiunte in vari settori, tra cui la conservazione, la manutenzione e la gestione dei siti culturali, nonché l’accessibilità e la formazione di esperti. A tal fine, sono previsti seminari, scambi di ricerca, programmi formativi, mostre ed eventi comuni. In particolare, le attività si concentreranno sull’applicazione di tecnologie innovative nel campo della conservazione e della valorizzazione dei siti archeologici.
L’intesa con il Parco Archeologico di Pompei si concentra sulla sostenibilità dei siti archeologici, con particolare attenzione al contributo che questi possono dare alla salvaguardia delle tradizioni agricole locali, considerati patrimoni immateriali. Uno degli aspetti chiave della collaborazione è la valorizzazione del Museum of Incense Road di AlUla, che si inserisce nel progetto globale “Journey Through Time”, per promuovere il patrimonio culturale della regione.
UN DIALOGO CULTURALE SOSTENIBILE
Questa intesa si inserisce all’interno di un più ampio Memorandum d’intesa per la cooperazione culturale tra i due Paesi, siglato a Venezia lo scorso maggio. Gli accordi, che pongono Pompei come partner centrale, prevedono scambi di esperti e progetti mirati alla conservazione e valorizzazione del patrimonio, tra cui mostre ed eventi espositivi in Italia e Arabia Saudita.
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha dichiarato che l’accordo segna un passo importante nel rafforzamento delle relazioni culturali bilaterali, promuovendo un piano strategico per l’archeologia, il restauro e la gestione dei siti, nonché per la valorizzazione digitale del patrimonio.
Massimo Osanna, direttore generale Musei, ha sottolineato che il protocollo d’intesa segna una “partnership strategica” che rafforza il ruolo del Sistema Museale Nazionale come attore internazionale. Osanna ha anche evidenziato l’importanza di basare i progetti di valorizzazione su un rigoroso lavoro di ricerca e sull’ampliamento delle conoscenze condivise.
L’APPROCCIO INNOVATIVO DI POMPEI
Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei, ha spiegato che il sito campano è un “laboratorio per l’archeologia del futuro”. Negli ultimi anni, Pompei ha sviluppato nuovi approcci che intrecciano l’archeologia con temi come la sostenibilità e lo sviluppo delle tradizioni agricole locali. La collaborazione con AlUla permetterà di esplorare queste nuove prospettive, condividendo esperienze e risorse per la conservazione dei patrimoni culturali e naturali.
La firma degli accordi è un ulteriore passo verso un futuro di cooperazione culturale tra Italia e Arabia Saudita, dove la cultura diventa strumento di dialogo, innovazione e crescita reciproca. Pompei, con la sua storia millenaria, continua a essere un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio e un esempio di come la cultura possa favorire lo sviluppo sostenibile e il rispetto delle tradizioni locali.
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