Archiviata l’Euroleague la Reyer torna con forza sul campionato e lo fa distruggendo un Geas sì in emergenza, ma mai in partita tra le mura amiche. Devastanti le Campionesse d’Italia al Pala Allende di Cinisello Balsamo, che hanno dominato sin dalla palla a due, mandando un chiaro segnale al campionato e rispondendo a Schio, che ieri aveva vinto a Faenza soffrendo per 10′. Un momento non facilissimo per Pan e compagne, criticate dal pubblico e difese dal tifo organizzato dopo il ko contro Saragozza: la risposta delle lagunari è stata fortissima, un grande segnale di compattezza che – in questo momento – serviva.
In casa delle rosso-nere di coach Zanotti finisce 59-88 per le oro-granata allenate da Andrea Mazzon, che salgono a quota 12 vittorie in 13 partite. Tre in doppia cifra per il Geas, che è guidato dai 18 delle solita Moore, dai 14 di una positiva Anastasia Conte e dai 12 del neo-arrivo Jakubcova. Solo tre punti per Gwathmey con 1/6 dal campo. Non disponibili Conti, Barberis e Makurat. Tre in doppia cifra anche per la Reyer, che ne ha 21 da Kuier, 19 da Cubaj e 11 da Fassina. Sono – però – 10 a segno per la formazione veneziana, che ha altre 4 giocatrici sopra quota 5 punti e finalmente al gran completo.
Geas-Reyer, le chiavi del dominio oro-granata
Giocare contro il Geas è tutt’altro che facile, ne sa qualcosa la Reyer che lo scorso anno risolse il match solo nel finale con una tripla di Pan. Oggi – però – le oro-granata hanno letteralmente distrutto la formazione rosso-nera con un primo quarto stratosferico per attenzione difensiva ed esecuzione nella metà campo offensiva: nel 9-30 dei primi 10′ c’è tutto il talento e la bellezza di quella che è quasi una macchina perfetta, guidata dal “noi” e mai dall’ “io”, oltre che dalla condivisione del pallone non solo in termini di assist, ma anche banalmente di costruzione dell’azione.
11/12 dal campo, 7 rimbalzi, 8 assist e 3 recuperi con zero palle perse. Semplicemente infallibili Pan e compagne nei primi 10′ del Pala Allende, trascinate da una Kuier letteralmente immarcabile (alla fine saranno 21 in 18′ per la lunga finlandese) e brave nell’indirizzare la partita nel verso giusto. Il resto del match ha più o meno lo stesso leit-motiv: Venezia gioca con fiducia, fluidità, qualità e grandissima attenzione, mettendo in ritmo tutte le giocatrici utilizzate, a partire da una Cubaj solidissima da 19 punti e +40 di plus-minus, per arrivare anche a Fassina e Nicolodi.
72% da due, 37% dall’arco, 80% in lunetta, 32 rimbalzi, 3 stoppate di squadra, solo 11 palle perse con ben 9 recuperate e 27 assist. Queste le statistiche di squadra, con una valutazione complessiva di 114: una prova di grandissima qualità che si può descrivere non solo con questi numeri, ma anche con l’ennesima dimostrazione di forza mentale di un gruppo che si diverte e fa divertire. Sono 26 i punti in contropiede da palle perse avversarie per le lagunari. Da sottolineare la prova di Nicolodi, che realizza 8 punti portando energia e carattere in uscita dalla panchina: la forza di un gruppo vincente è anche e soprattutto questa.
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