Serie A – Le pagelle di Lazio-Fiorentina 1-2: Beltran straordinario. Il peggiore è Dele-Bashiru

Ivan PROVEDEL 6: incolpevole sui gol subiti. E’ la Lazio che, per la prima mezz’ora di gioco, se non l’intero primo tempo, ha fatto davvero fatica a ingranare.

Adam MARUSIC 7: si riprende ampiamente dall’errore in condivisione con Dele-Bashiru all’11’, quasi regalando la rimonta alla Lazio nei minuti di recupero, prima con l’incornata che piega i guantoni di De Gea al 92’, per poi impegnarlo severamente al 95’ dal limite dell’area.

Mario GILA 5,5: dal 20’ in avanti conferma il suo ottimo stato di forma. Ma l’inizio di gara è caratterizzato da troppi errori commessi, in generale, dell’intera fase difensiva.

Alessio ROMAGNOLI 5,5: come Gila, si riprende ampiamente nel secondo tempo. Troppo poco, tuttavia, per arrivare alla sufficienza.

Luca PELLEGRINI 5,5: fatica, a sinistra, a contenere le scorribande avversarie. Meglio nelle scorribande offensive.

Dal 66’ Elseid Hysaj 6,5: ha il merito di offrire a Marusic la sponda aerea per la rete dell’1-2 al 92’.

Mattéo GUENDOUZI 6,5: nel primo tempo, a metà campo, predica nel deserto. Nella ripresa, resta un vero e proprio punto di riferimento.

Fisayo DELE-BASHIRU 4,5: pasticcio terrificante con Marusic in occasione di quella palla persa che poi porterà alla rete di Adli. Sostituito all’intervallo.

Dal 46’ Nicolò Rovella 6,5: parte dalla panchina per godere di un po’ di riposo, ma evidentemente la Lazio non è pronta a fare a meno di lui. I biancocelesti, infatti, cambiano registro dopo il suo subentro

Gustav ISAKSEN 5,5: una penetrazione verso il fondo al 26’ e poco altro. Baroni, non soddisfatto, lo toglie dal mazzo dopo i primi 45’

Boulaye DIA 5,5: un colpo di testa che manda “a farfalle” De Gea al 67’. E poco altro, tuttavia.

Dall’81’ Tijjani Noslin: sv.

Matia ZACCAGNI 5: impreciso e fuori tempo in fase offensiva. Serata No.

Valentin CASTELLANOS 5: abulico là davanti, quasi irriconoscibile.

Mister Marco BARONI 5,5: insolitamente nervoso, finisce per essere espulso per proteste. La sua Lazio è sembrata un po’ sulle gambe dopo l’ultima gara in Europa League.

David DE GEA 6: una parata eccezionale su Marusic al 95’ e un intervento poco ortodosso sulla spizzata di Dia al 67’. Il “6” è un voto medio.

DODÔ 7: imprendibile sulla destra. Scodella la sfera che Kean appoggia in area di testa per la rete di Beltran.

Dal 77’ Fabiano Parisi 6: spinge subito con dedizione sulla corsia di competenza.

Marin PONGRACIC 6,5: torna agli ottimi livelli di Lecce, sia in fase di marcatura che di disimpegno.

Luca RANIERI 6,5: resiste ai soliti crampi con grande cuore. Al centro della difesa viola sbaglia poco o nulla.

Robin GOSENS 7: corre a tutto spiano sulla mancina e confeziona un cross semplicemente perfetto per Adli al minuto numero 11.

Michael FOLORUNSHO 6,5: voglioso di ben figurare contro la squadra in cui è cresciuto (e per la quale fa il tifo), si distingue per numerose giocate di classe, ma anche concrete.

Dall’86’ Amir Richardson: sv.

Yacine ADLI 6,5: spettacolare volée che apre il match e tanta qualità. Ma in fase di sostituzione, tra perdita di tempo e gesto di stizza plateale una volta uscito dal campo, si becca due cartellini gialli in rapida successione che macchiano un po’ la sua prova. Decisamente, invece, in termini fantacalcistici.

Dal 63’ Pietro Comuzzo 6: partecipa con generosità alla difesa finale dei tre punti.   

Rolando MANDRAGORA 6,5: apporta il giusto quantitativo di fosforo alla metà campo viola.

Lucas BELTRAN 7,5: Prestazione da manuale: second assist perfetto per Gosens all’11’, rete al 17’ sulla sponda aerea di Kean e poi tanta battaglia in tutta la fase offensiva, ma andando spesso anche in difesa.

Albert GUDMUNDSSON 6,5: colpisce il palo con una spettacolare rovesciata acrobatica sfiorando lo 0-3. In generale, sembra (quasi) aver ritrovato il piglio dei tempi del Genoa.

Dal 77’ Riccardo Sottil 6: entra per tenere alta la squadra, ma finisce per arretrare andando ad aggiungersi ai compagni di squadra con deleghe difensive.

Moise Bioty KEAN 6: una sponda aerea da incorniciare per la volée di Adli. Non segna, ma c’è quando serve.

Mister Raffaele PALLADINO 7: alla squadra viene il “braccino” negli istanti finale di un match comunque vinto e ben giocato. E fondamentale nella corsa Champions. Ritrova l’intera posta in palio dopo sei giornate di astinenza salvando così la propria panchina.