“Si procede con grande difficoltà”

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BRINDISI – “Ce la stiamo mettendo tutta, con grande difficoltà”. L’architetto Marina Carrozzo, dirigente dell’ufficio “Gestione patrimonio immobiliare” del Comune di Brindisi, fa il punto sui progetti di recupero della parte di Levante del centro storico, dove dovrebbe sorgere una cittadella universitaria.

L’amministrazione comunale, sotto la guida del sindaco Rossi, ottenne un finanziamento di oltre 15 milioni di euro (più un fondo extra da 1,5 milioni per opere indifferibili) nell’ambito del Pnrr – Pinqua (Programma innovativo della qualità dell’abitare) per la realizzazione di otto interventi. II lavori dovranno essere completati entro marzo 2026. La situazione, però, non è rosea. Ci sarà da correre per rispettare questa scadenza.  È quanto emerge dalla relazione fornita ai componenti delle commissioni consiliari Lavori pubblici e Urbanistica, presiedute rispettivamente da Raffaele De Maria e Giuseppe Carletti, che si sono riunite stamattina (lunedì 27 gennaio), in presenza della stessa Marina Carrozzo e del vicesindaco Giuliana Tedesco. 

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Panoramica sui progetti

L’obiettivo del “Pinqua” è quello di recuperare una parte importante del centro storico, da anni ridotta a una sorta di quartiere dormitorio. Basti pensare che fra l’arco di Porte Lecce e l’ex istituto Marconi, passando per l’ex Agenzia delle entrate, non ci sono più attività commerciali. Si tratta, in sostanza, di una periferia, nel cuore della città.

Al momento gli unici cantieri avviati sono quelli per la ristrutturazione dell’edificio della Croce Rossa (486.560,80 euro) e per il recupero dell’ex succursale dell’edificio Marconi (1.251.921,00 euro), in via Maglie, dove sarà realizzata la mensa universitaria. 

Succursale ex Marconi

A breve partirà l’intervento di ristrutturazione della chiesa del Cristo (496.650,00 euro). L’utilizzo condiviso dell’edificio religioso è regolato da un protocollo di intesa fra il Comune di Brindisi e la Curia. A valle di tale intesa è emersa la necessità di fare delle prove sulle sculture che si trovano all’interno. Tale compito è stato affidato alla ditta “Rossi restauri” di Turi. 

La chiesa è adiacente all’ex convento Domenicano, poi diventato Istituto Marconi. L’immobile, di proprietà della Provincia, è stato affidato in comodato gratuito trentennale al Comune di Brindisi. Il recupero della struttura, per un importo pari a 2.860.588,50 euro, sta per essere affidato. Una volta ristrutturata, la vecchia scuola ospiterà residenze per studenti universitari e docenti, sale lettura e biblioteca, aule per conferenze e seminari, sale espositive.

Ex Agenzia delle entrate 3

Il cuore della cittadella universitaria sarà costituito dal palazzone dell’ex Agenzia delle entrate, situato in via Nazario Sauro, da destinare a sede dell’Università (9.768.176,00 euro). L’edificio, come spiegato dal dirigente Carrozzo, presenta delle problematiche dal punto di vista strutturale. Il Politecnico di Bari, dopo una prima stagione di prove, ha chiesto delle verifiche aggiuntive, oltre a una campagna di prove sulla fondazione di 13 pali che regge l’immobile. La progettazione è ancora in fase di esecuzione. La scadenza di marzo 2026, in questo caso, desta una certa preoccupazione. “Siamo un po’ stretti – ammette – dobbiamo fare un miracolo”. Con l’avvio dei lavori, la strada della sede universitaria, per motivi di sicurezza, sarà interdetta alla sosta. I posti auto saranno recuperati in via Bastioni Carlo V. 

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Giardino rimembranze

L’ex Agenzia delle entrate confina con quel che resta dell’ex parco delle Rimembranze e con l’area naturalistica che costeggia i binari dismessi della stazione marittima, lungo le sponde di Canale Patri. Il progetto esecutivo del restauro, per un importo di 1.152.636,70 euro, è stato affidato, ma ci sono degli intoppi burocratici. L’Autorità di bacino, in considerazione dell’alta pericolosità idraulica del sito, ha chiesto delle integrazioni. Lo studio di progettazione ci sta lavorando. 

Tornando in via Maglie, sono in fase di affidamento i lavori di restauro della palestra Oddo (141.900,00 euro), da destinare a spazio sportivo a disposizione anche degli studenti universitari. Fra gli otto progetti finanziati, l’unico concluso è quello per il recupero del bastione di San Giacomo (122.760).

“Personale ridotto all’osso”

Il team di otto rup (responsabile unico del procedimento) coordinato dall’architetto Carrozzo è in continuo contatto con gli uffici della Soprintendenza e dell’Autorità di bacino, oltre alle altre agenzie coinvolte nelle pastoie burocratiche. I tecnici, già assediati da altre pratiche, fanno il possibile per velocizzare le procedure. “Capisco le preoccupazioni – ammette Carrozzo – sulla tenuta dei tempi. Ce la stiamo mettendo tutta, con grande difficoltà. Le questioni in campo sono tante. Il personale è sempre meno. Se qualcuno sta assumendo qualche ritardo è perché ha anche questioni ordinarie che non consentono di espletare il proprio compito con continuità, né io posso sostituirli con altri, perché siamo ridotti all’osso”. 

La cabina di regia in prefettura 

I finanziamenti sono di competenza del Mit (ministero delle Infrastrutture e dei trasporti), che ha ricevuto l’ultimo cronoprogramma nel settembre 2024. Poi ha avviato un’attività di monitoraggio, di cui ancora non si conosce l’esito. “Non siamo stati più contattati”, spiega la dirigente. Il consigliere Francesco Cannalire (Pd) ha acceso un faro sul rischio di tagli, in caso di ritardi. Il problema pare concreto. La priorità assoluta è quella di velocizzare i passaggi burocratici, nel confronto con gli altri enti. Su questo fronte si spera nel supporto da parte della cabina di coordinamento per l’attuazione dei fonti del Pnrr che nei mesi scorsi è stata istituita presso la prefettura di Brindisi, con vari compiti, fra cui: promozione delle sinergie tra le diverse amministrazioni e i soggetti attuatori operanti nel medesimo territorio; miglioramento dell’attività di supporto in favore degli enti territoriali, anche promuovendo la circolazione delle migliori prassi.   

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