TOSCANA ECONOMY – CNA per il rilancio di Pistoia

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Le strategie CNA per il rilancio del territorio di Pistoia “Azioni per la diversificazione produttiva, nuovi modelli produttivi e massima cooperazione tra pubblico e privato”

“Riconversione, identificazione di nuovi modelli produttivi e creazione di nuovi rapporti tra pubblico e privato”.

Questi in sintesi, i nodi identificati dai dirigenti dall’Area Pistoia Città di CNA Toscana Centro emersi in occasione dell’inziativa “Pistoia, strategie per lo sviluppo del territorio, che partendo da dati IRPET ha indagato sulle possibili azioni economico-produttive  da intraprendere per far sì che il territorio di Pistoia e provincia riprenda a crescere attraverso il lavoro di squadra degli attori pubblici e privati ed un nuovo modello di relazioni necessario per l’urgente  definizione di un nuovo Piano Strategico Territoriale.

Ad intervenire al confronto sono stati Massimo Iozzelli  (Presidente Area Territoriale Pistoia Città CNA Toscana Centro), Sabrina Iommi (Dirigente IRPET Area Sistemi Locali, Cultura e Turismo) che ha presentato il Report “Le Provincie Toscane: andamenti ed opportunità”, Leonardo Cialdi –(Assessore Comune di Pistoia Governo del Territorio), Luca Gori (Presidente Fondazione Caript), il Sindaco Alessandro Tomasi e Claudio Bettazzi (Presidente CNA Toscana Centro), con il coordinamento di Stefano Vivai  Vice Direttore generale CNA Toscana Centro.

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Agli esperti intervenuti al tavolo di dibattito, che mette radici nelle operazioni attivate in passato – Cantiere Recovery Pistoia, Iniziativa PNRR, la proposta del Data Center –  è andato il compito di individuare gli asset operativi sui quali concentrarsi attraverso un nuovo format organizzativo delle relazioni e nuovi luoghi della coprogettazione, pur dando atto dell’importante sforzo fatto dalle varie p.a. per intercettare le risorse del PNRR a cui non è corrisposta però una adeguata visione strategica e progettualità condivisa.

Come sottolineato dal Presidente CNA Toscana Centro Claudio Bettazzi e dal Presidente dell’Area Pistoia Città Massimo Iozzelli, “Il valore aggiunto prodotto nei nostri territori è sempre più riconducibile principalmente al terziario, con un manifatturiero in difficoltà nel mantenimento dei propri livelli produttivi, ma non possiamo dimenticare che solo quest’ultimo rappresenta l’unica leva reale capace di creare sviluppo e quindi valore aggiunto da distribuire.

Per questo, abbiamo ritenuto importante in questa fase porre l’attenzione sul fatto che la resilienza dei nostri territori, che ha consentito comunque di mantenere una crescita seppur lenta ma costante, non è più assolutamente sufficiente ad affrontare i rischi connessi alle continue mutevoli condizioni determinate dagli strutturali shock e dalle conseguenti sfide dei prossimi periodi”.

In questo panorama, oggi più che mai, “una strategia che va considerata prioritaria risiede nella diversificazione produttiva che deve avere uno spazio da protagonista nell’individuazione delle priorità, insieme ad altri fattori di competitività quali la digitalizzazione, la formazione e creazione di nuove competenze, la transizione energetica e la sostenibilità.

A Pistoia  – proseguono Bettazzi e Iozzelli – produciamo storicamente sostenibilità con il nostro Distretto vivaistico e ferrotranviario e questo fattore, oltre ad essere base della nostra competitività, deve essere elemento fondante del nostro marketing territoriale, ma dobbiamo e possiamo attrarre nuovi mercati, migliorare la nostra propensione all’export attraverso scelte strategiche, un nuovo modello di business territoriale e un capacità di riconversione e di diversificazione di settori produttivi.

È necessario intercettare nuovi investimenti definendo un nuovo Piano Strategico Territoriale che deve essere compartecipato da tutti gli stakholders pubblici e privati, ma in tempi molto ristretti, e lavorando in squadra per esercitare quella corretta azione di lobby collettiva su tutti i possibili canali e fonti di finanziamento pubblici e privati.

Di pari passo, dobbiamo superare la frammentazione delle nostre realtà, costruire nuovi piattaforme per attrarre nuovi player sul territorio, con il supporto di piccole e medie imprese digitalizzate, interconnesse e sostenibili. Il tutto, infine, va interpretato in un’ottica di area vasta e non più operando solo all’interno dei nostri confini. In tutto questo processo, la CNA c’è e ci sarà sempre, con la concretezza che da sempre ci contraddistingue”.

ALCUNI DATI SULLA PROVINCIA DI PISTOIA

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(Fonte: PROMETEIA – ISTAT)

Come ha spiegato il Vicedirettore di CNA Toscana Centro, Stefano Vivai, “gli indicatori di metà anno fotografano una situazione economica della nostra provincia coerente con il quadro macroeconomico generale.

La crescita di valore aggiunto al 1° semestre 2024 è stata modesta +0,6%, in media con i dati regionali e nazionali ed è riconducibile quasi prevalentemente all’area dei servizi (+1,4%) mentre sul fronte delle costruzioni si registra una flessione importante (-5,0%). Sebbene in misura più contenuta rispetto alla contrazione del 2023, risulta in diminuzione anche il valore aggiunto nell’agricoltura (-0,9% ), così come l’andamento del comparto industriale, con una sostanziale stabilità in provincia di Pistoia (+0,1%).

Il momento tutt’altro che brillante attraversato dal comparto manifatturiero trova importanti conferme anche nell’andamento della produzione industriale. A Pistoia, dopo la tenuta del primo trimestre, la produzione industriale ha fatto registrare nel secondo semestre una flessione pari al -3,8% in termini tendenziali e al -3,7% in termini congiunturali, coni dovuti distinguo tra settori del manifatturiero pistoiese.

Prosegue infatti l’espansione della produzione meccanica (+5,9% la variazione nel secondo trimestre 2024/secondo trimestre 2023) grazie soprattutto all’andamento ancora molto positivo del comparto ferrotranviario. Continua inoltre a crescere la produzione nel settore della trasformazione alimentare (+2,5% la variazione tendenziale tra aprile e giugno 2024) anche se, in questo caso, gli operatori hanno registrato una flessione importante degli ordini sul mercato interno.

Di segno opposto, invece, l’andamento della produzione negli altri settori importanti dell’industria pistoiese. Passando alle componenti della domanda, il momento di difficoltà attraversato dall’apparato produttivo, e in particolare dal comparto industriale, trova significativi riscontri anche nell’andamento degli scambi con l’estero.

In termini tendenziali, la variazione cumulata delle esportazioni nel periodo gennaio-giugno 2024 è risultata in pesante flessione a Pistoia (-11,4% rispetto al primo semestre 2023).

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FOCUS SUL CREDITO NELLA PROVINCIA DI PISTOIA

(Fonte: BANCA D’ITALIA)

Sul fronte del credito, la crescita dei depositi bancari in provincia di Pistoia nel primo semestre 2024 (+ 1,9%) è da ricondursi interamente al settore produttivo. A Pistoia è negativo l’andamento dei depositi delle imprese di minori dimensioni (-1,2% la variazione media annua per le aziende fino a 5 addetti); al contrario è cresciuta, a Pistoia (+17,9%) la consistenza dei depositi bancari delle società private.

Inoltre, nella provincia flettono in modo piuttosto marcato gli impieghi erogati in favore delle imprese (-9,9% in totale), soprattutto nella componente relativa alle micro-imprese (-15,0%) e l’andamento dei prestiti al comparto produttivo presenta un saldo negativo abbastanza importante (-7,1%). Sotto il profilo della classificazione per settore economico, i dati riferiti al 30 giugno 2024 evidenziano una contrazione dei prestiti in essere che ha interessato tutti i principali comparti.

Prosegue infatti la dinamica ampiamente negativa in atto da diversi trimestri dei finanziamenti al settore delle costruzioni (Pistoia: -15,2%) e, in modo coerente con l’evoluzione recente del ciclo congiunturale si riduce sensibilmente anche la consistenza dei prestiti erogati in favore del manifatturiero (Pistoia: -16,7%; negativo infine anche l’andamento del credito nei servizi, con una flessione più pesante in provincia di Pistoia (-6,1%).

L’andamento dei prestiti per settore economico trova una parziale conferma nei dati relativi ai finanziamenti a medio e lungo termine per destinazione dell’investimento: i prestiti destinati agli investimenti in costruzioni, infatti, si riducono tanto in termini di consistenza di fine periodo (Pistoia: -8,3% al 30/06/2024) quanto in termini dei nuove erogazioni ( -34,7%),  per ciò che concerne inoltre l’andamento dei finanziamenti erogati a fronte di operazioni di acquisto di macchine, attrezzature e mezzi di trasporto si registra un ulteriore dato negativo (-2,6% la consistenza in essere al 30/06/2024; -18,4% la variazione del flusso di nuovi finanziamenti tra gennaio e giugno 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).

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Infine, l’ammontare dei crediti concessi in favore del settore produttivo che sono entrati in default rettificato nel periodo giugno 2023-giugno 2024 (nuovi prestiti deteriorati) è stato pari a poco più di 21 milioni di euro nella provincia di Pistoia.

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