COMUNICATO DEL 27 GENNAIO 2025
REAL POLVERIFICIO BORBONICO DI SCAFATI
FIRMATO ACCORDO PER RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE
Si trasmette di seguito il comunicato congiunto di Agenzia del Demanio, Regione Campania, Ente Parco Regionale del Bacino Idrografico del Fiume Sarno e Università degli Studi di Salerno, relativo alla firma dell’accordo per la riqualificazione e la valorizzazione del Real Polverificio Borbonico di Scafati (SA) per attrarre investitori privati nell’area archeologica.
COMUNICATO STAMPA
Immobili dello Stato: firmato accordo per la riqualificazione e la valorizzazione del Real
Polverificio Borbonico di Scafati (SA) per attrarre investitori privati nell’area archeologica
più famosa al mondo
L’intesa è stata sottoscritta da Agenzia del Demanio, Regione Campania, Ente Parco Regionale
del Bacino Idrografico del Fiume Sarno e Università degli Studi di Salerno.
Sul sito www.pompeiisites.org il Parco Archeologico di Pompei ha pubblicato l’avviso di
consultazione di mercato per raccogliere anche dai privati idee e proposte sulla
rigenerazione e l’attrattività dell’area vesuviana.
Roma, 27 gennaio 2025 – Riqualificare e rigenerare l’ex Polverificio di Scafati, un compendio
dello Stato di grande valore storico-artistico afferente al Parco Archeologico di Pompei, che per
dimensioni, posizione e vocazione architettonica, culturale e agricola, ha tutti gli elementi per poter
avviare un progetto di sviluppo che ne valorizzi le potenzialità turistiche, culturali e sociali.
Questo l’obiettivo dell’accordo, sottoscritto dal Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal
Verme, dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dal Presidente dell’Ente Parco
Regionale del Bacino Idrografico del Fiume Sarno, Vincenzo Marrazzo e dal Rettore dell’Università
degli Studi di Salerno, Vincenzo Loia. L’intesa, che segue un accordo firmato nel marzo 2024
dall’Agenzia del Demanio e dal Parco Archeologico di Pompei (MIC), anche con la proficua
disponibilità e collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Scafati, impegna le parti ad
avviare iniziative che favoriscano la creazione di un ecosistema a carattere culturale, restituendo al
territorio una vocazione complessiva di attrattore per un turismo culturale e sostenibile che
accresca le potenzialità di sviluppo dell’intera area. Attraverso l’estensione di processi culturali,
che trovano profonda origine nella terra, nella produzione agricola e artigianale e nelle tradizioni
del territorio, si punta a una maggiore offerta per i visitatori che attualmente accedono solo all’area
archeologica e a incentivare un nuovo modo di conoscere il nostro patrimonio culturale così che i
turisti possano superare la logica di “viaggiatori in visita” per vivere pienamente il contesto urbano
e sociale. Un Tavolo Tecnico coordinerà le attività per la buona riuscita degli interventi e delle
strategie di sviluppo.
L’intesa prevede il coinvolgimento, a partire dalle fasi progettuali, di imprenditori e investitori privati
interessati ad operazioni di partenariato nell’area archeologica. A tal fine, oggi sul sito
www.pompeiisites.org è stato pubblicato un avviso aperto di consultazione di mercato (D.lgs.
36/2023), di cui l’Ente Parco Archeologico di Pompei è soggetto proponente, nell’ambito del
partenariato pubblico-privato, per raccogliere anche da imprenditori e investitori italiani e
internazionali proposte per un piano di rigenerazione complessiva dell’area ad alta valenza
ambientale e culturale in continuità con le strategie già poste in essere per gli altri siti e aree verdi
del Parco Archeologico di Pompei.
Si tratta di un’area di circa 15 ettari pressoché rettangolare su cui insistono numerosi edifici di
diverse epoche (circa 29.000 mq coperti, 173.000 metri cubi di volumetrie complessive tra le parti
storiche da preservare e quelle più moderne suscettibili anche di nuove riconfigurazioni) inserite
all’interno di un’area verde, che ne costituisce il parco, caratterizzata da due viali di platani e
verdeggianti tratti
secondari. Il complesso si trova al centro di un’area, unica per storia, memoria e bellezza
paesaggistica, sulla quale transitano ogni anno milioni di visitatori – si contano 4 milioni per il
Parco archeologico di Pompei e 2 milioni per il Santuario mariano. Numeri che potranno
aumentare significativamente grazie alla riqualificazione dell’ex Polverificio di Scafati – in consegna
al Parco Archeologico di Pompei dal 2016 – già avviata con primi interventi di bonifica, restauro
degli edifici e recupero del monumentale doppio filare di platani che attraversa longitudinalmente il
complesso.
Oggi il sito è già utilizzato per fiere di settore e accoglie un progetto di agricoltura sociale, che vede
impegnati giovani del territorio nella coltivazione e produzione di prodotti della terra. Dunque, un
grande spazio verde urbano, pubblico e accessibile alla comunità e alle famiglie del territorio, che
assieme agli edifici si presta a essere trasformato in un Parco tematico green con strutture
turistico-ricettive, laboratori per la ricerca sulla sostenibilità ambientale, spazi destinati ad attività
agroalimentari, culturali ed esperienziali in connessione con l’area archeologica di Pompei.
Vai all’avviso di consultazione di mercato: https://pompeiisites.org/trasparenza/real-polverificio-
borbonico-avviso-esplorativo-ex-art-77-comma-1-del-d-lgs-36-2023/
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