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Ieri, è stata lanciata Boyco, una piattaforma di liquidità pre-lancio creata in collaborazione con Enso, Berachain e LayerZero. 

Fino ad ora la piattaforma ha già raccolto più di 2,3 miliardi di dollari in pre-liquidità.

Boyco e i pre-depositi su Berachain

Boyco consente di fare pre-depositi su Berachain per guadagnare incentivi. 

Si basa sul protocollo Royco, un Incentivized Action Market (IAM) che consente a chiunque di creare un mercato per qualsiasi azione on-chain.

Un protocollo IAM consente ad Incentive Provider (IP) di offrire incentivi, come token o punti, agli Action Provider (AP) che eseguono determinate azioni on-chain, come ad esempio depositare fondi su un particolare protocollo, coniare degli NFT, eseguire una serie di transazioni, ed altro. 

Il protocollo consente infatti a IP e AP di fare offerte e controfferte finché non concordano sull’importo dell’incentivo. Una volta concordato l’importo, le transazioni dell’AP vengono eseguite on-chain e gli incentivi vengono assegnati automaticamente all’AP.

Boyco è stato lanciato ieri e terminerà il 3 febbraio. 

Ogni applicazione che partecipa a Boyco imposta uno script che determina cosa viene fatto con i depositi una volta collegati a Berachain. 

Oltre ai 2,3 miliardi di dollari di pre-depositi, Boyco ha già superato i 115 milioni di dollari di TVL, ed un volume superiore ai 118 milioni di dollari. 

Il progetto Berachain

Berachain è un framework blockchain ad alte prestazioni compatibile con EVM (Ethereum Virtual Machine) creato per gli sviluppatori che cercano di creare o migrare applicazioni con facilità.

Il framework è basato su un design modulare che consente lo sviluppo di blockchain L1 personalizzate per specifiche esigenze. In particolare grazie alla sua modularità mira a risolvere il problema della frammentazione della liquidità, uno degli ostacoli più importanti allo scambio fluido di asset tra diverse blockchain.

È basato su un meccanismo di consenso unico, chiamato Proof-of-Liquidity, grazie al quale viene incentivata l’allocazione efficiente della liquidità. 

Essendo compatibile con gli standard ERC di Ethereum e gli opcode, garantisce agli sviluppatori la possibilità di sfruttare il vasto ecosistema di strumenti e servizi già esistenti basati su Ethereum. 

Inoltre, adotta anche un modello tri-token per la sua struttura economica e di governance, con token diversi che servono per scopi diversi, come facilitare le transazioni, incentivare determinati comportamenti o governare lo sviluppo della piattaforma.

Boyco, Royco e Berachain

Grazie all’integrazione con Berachain, con Boyco le dApp possono creare mercati di liquidità già in fase di pre-lancio, così da consentire agli utenti di depositare fondi prima che la mainnet del progetto diventi attiva.

In precedenza, invece, occorreva di fatto depositare fondi su smart contract o direttamente sui wallet del progetto, mentre così si utilizza una piattaforma terza. 

Con Boyco e Berachain gli utenti depositano i loro fondi in una sorta di “caveau”, dove vengono poi bloccati fino al lancio della mainnet.

L’obiettivo è quello di risolvere il cosiddetto problema del “cold start”, ovvero la partenza a freddo delle nuove dApp a causa di carenza di liquidità. 

Royco è il protocollo su Berachain che consente la creazione di mercati di liquidità, mentre Boyco è un’implementazione specifica e concreta del protocollo Royco creata proprio per il lancio della mainnet di Berachain.

Attualmente tutto è gestito sulla blockchain di Ethereum, fino al 3 febbraio quando la liquidità raccolta verrà trasferita a Berachain. In seguito verrà lanciato il token BERA, uno dei tre token di Berachain. 

Il problema della liquidità e del cold start per le nuove dApp

Quando si vuole creare una nuova blockchain o una nuova dApp non è facile raccogliere liquidità prima ancora di averla lanciata. 

Inoltre in passato spesso le forme utilizzate per raccogliere liquidità prima del lancio si sono rivelate poco trasparenti, se non addirittura truffaldine in alcuni casi. 

Questa iniziativa basata sul progetto Berachain mira a farlo in modo sicuro, ovvero assicurando ai partecipanti che i loro fondi vengano effettivamente depositati sui nuovi progetti che verranno lanciati. 

Ovviamente i rischi non vengono del tutto eliminati, ma solamente ridotti, tuttavia il rischio che i fondi depositati prima del lancio di un progetto finiscano poi solamente per essere incassati dai creatori del progetto è spesso uno dei rischi maggiori, sebbene non l’unico. 

A ciò va aggiunto che garantire che i fondi destinati ad un progetto siano disponibili sul progetto al momento del lancio, e non siano utilizzabili prima del lancio o al di fuori di esso, consente agli utenti di essere perlomeno sicuri di poterli poi effettivamente utilizzare sul progetto stesso. La cosa può apparire scontata ad un’analisi superficiale, ma in realtà spesso in passato non è stato così.