Almawave lancia Velvet: l’intelligenza artificiale made in Italy punta su agilità e sostenibilità

Nel pieno del dibattito mondiale sull’evoluzione dell’AI generativa, arriva Velvet. L’intelligenza artificiale italiana, progettata e realizzata interamente nel nostro Paese, conferma come la partita che si gioca intorno a questa tecnologia sia ancora aperta. Sviluppata da Almawave, società italiana quotata sul mercato Euronext Growth Milan e parte del Gruppo Almaviva, Velvet è stata presentata mercoledì all’Auditorium della Tecnica Confindustria a Roma.
Si tratta di una famiglia di Large language model (LL), ovvero modelli fondazionali, multimodali e multilingua di Intelligenza Artificiale generativa denominati Velvet 14B e Velvet 2B, già rilasciati in modalità open source, e sviluppati integralmente dall’azienda su una propria architettura e addestrati su Leonardo, l’infrastruttura di supercalcolo del Cineca.

Il «tifo» delle istituzioni

La scelta dell’Auditorium di Confindustria non è casuale, visto che i nuovi modelli Velvet sono rivolti alle imprese di tutti i settori – finanza, sanità, previdenza, giustizia, sicurezza, mobilità – così come alla Pubblica amministrazione. Non a caso all’evento erano presenti i protagonisti dell’impresa e delle istituzioni, con il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l’Innovazione tecnologica Alessio Butti che ha sottolineato: «Il clamore suscitato da DeepSeek dimostra che l’intelligenza artificiale sta evolvendo rapidamente, e l’Europa non può restare spettatrice. Se lo sviluppo di modelli avanzati diventa più accessibile e meno oneroso, abbiamo il dovere di cogliere questa opportunità per rafforzare la nostra autonomia tecnologica. Inoltre, il successo di modelli open-source come DeepSeek dimostra che trasparenza e innovazione possono procedere di pari passo. L’Ue deve investire con maggiore decisione in progetti AI interni, creando un ecosistema competitivo che valorizzi eccellenze come Velvet, un modello italiano con ambizioni globali».

Agilità, leggerezza e sostenibilità

A introdurre Velvet è stata la ceo Valeria Sandei, che proprio per arrivare a questo risultato nel 2010 ha dato vita ad Almawave, portandola in Borsa nel 2021 e che oggi conta 6 società, circa 450 professionisti specializzati, sei laboratori di R&D ed è proprietaria di numerose tecnologie per sostenere la trasformazione digitale di aziende pubbliche e private. Sandei ha sottolineato i vantaggi e le caratteristiche che differenziano i modelli di Velvet da AI utilizzate finora, ovvero una tecnologia progettata per essere sostenibile, leggera, e efficace e capace di integrare appieno le regole previste dall’AI Act europeo e al quadro regolamentare complessivo: «Il lancio di questa famiglia di modelli generativi è una pietra miliare che ci conferma come un player protagonista in Italia e all’estero. Velvet è un’AI studiata per trasformare il business e semplificare l’esperienza delle persone, in modo concreto, realmente sostenibile e consapevole del nostro contesto nell’uso dei dati e nell’attenzione a privacy e sicurezza. Su questo fronte siamo solo all’inizio>».
Velvet è pronta per essere utilizzata in cloud, su tutte le principali piattaforme di mercato, e on premise, anche integrata nell’ampio portafoglio di prodotti e soluzioni applicative verticali di intelligenza artificiale della piattaforma AIwave della società.