Assalto a Roccaraso, scatta il tetto ai bus

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30 Gennaio

12:59
2025



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Cento e non più di cento. Si muove la Prefettura dell’Aquila per arginare l’invasione dei turisti nel comprensorio sciistico dell’Alto Sangro, stabilendo un tetto al numero dei bus: domenica scorsa erano oltre 200 quelli su cui erano imbarcate più di 10mila persone giunte dalla Campania, che hanno preso d’assalto in particolare Roccaraso. La decisione è stata presa mercoledì pomeriggio durante un vertice tra il prefetto, Giancarlo Di Vincenzo, i sindaci della zona e le forze dell’ordine per potenziare controlli e posti di blocco: il filtro dei pullman avverrà sulla statale 17, all’altezza della stessa Roccaraso.

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Quanto accaduto domenica scorsa, con il traffico paralizzato, ha danneggiato anche l’immagine dell’intera area, secondo gli operatori turistici. “Le recenti discussioni sull’overtourism – precisano all’Ansa i gestori del comprensorio AltoSangroSkipass – riguardano solo i visitatori non sciatori, che hanno frequentato il paese, e non rispecchiano la realtà del comprensorio. Roccaraso è e rimane meta di prestigio. Il comprensorio vanta 29 impianti e 100km di piste, è un orgoglio per l’Abruzzo”.

Sta ora ai sindaci di Roccaraso, Castel di Sangro, Pescocostanzo, e Rocca Pia, con l’avallo dell’Anas, emanare le ordinanze per fissare il tetto dei cento bus. «La soluzione degli accessi a targhe alterne era complicata da gestire. Ora andiamo avanti su questa direzione, misurando gli effetti», osserva il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso. Rivisondoli, invece, ha già adottato un’ordinanza autonoma, chiudendo il paese ai pullman: «Servono misure drastiche» tuona il sindaco, Giancarlo Iarussi.

La decisione della Prefettura, però, non basta, nota Ucdl, Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà. Serve un ulteriore giro di vite e il presidente, Erich Grimaldi, propone di istituire «la prenotazione obbligatoria per i bus turistici, per evitare il rischio di sovraffollamento anche con il limite dei cento mezzi, introduzione della tassa d’ingresso, sanzioni contro il degrado e videosorveglianza. E le autorità prendano provvedimenti anche contro chi continua a pubblicizzare eventi che aggravano la situazione. Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo non possono essere ostaggio di un turismo irresponsabile».

Una stoccata chiara al mondo dei tiktoker, che però non ha alcuna intenzione di fermarsi. Anzi. Diversi intermediari pubblicizzano sui social le escursioni a Roccaraso, con prezzi dai 20 ai 30 euro, con partenza da Napoli e provincia. E l’influencer Rita De Crescenzo – con un milione e quattrocentomila follower – ha già annunciato che domenica prossima sarà di nuovo in paese. «Saremo più del doppio. Di Roccaraso mostro solo il bello. Grazie ai miei contenuti il territorio ha avuto un milione di visualizzazioni».

Allora il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, risponde per le rime: «Il fiume di mezzi e visitatori – racconta a NapoliToday – ha lasciato dietro di sè una scia di immondizia e per ripulirla ci sono voluti diversi giorni. Per questo motivo dal prossimo weekend sono previste restrizioni che stanno spingendo diversi organizzatori di queste gite giornaliere a cancellare le date o a spostarsi su altre destinazioni».

«Voglio precisare – spiega il sindaco – che la comunità di Roccaraso è molto legata a quella campana e siamo pronti ad accogliere migliaia di persone, come abbiamo sempre fatto, purché si resti nelle regole del vivere civile. Noi puntiamo il dito non contro tutta la comunità napoletana, ma contro chi con questo mordi e fuggi dell’ultimo momento crea disagi e non rispetta l’ambiente. Ci saranno limitazioni all’arrivo di bus attraverso l’istituzione delle targhe alterne».

Vedremo dove porterà la”battaglia per la neve”, che riguarda anche le Dolomiti. Anche i Comuni di Auronzo e della Val Pusteria pensano al numero chiuso per tutelare le aree turistiche più fragili, in particolare le Tre Cime di Lavaredo,  Patrimonio Unesco. Qui, nella passata stagione estiva, si è toccato il record di oltre 14mila presenze turistiche giornaliere.

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