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(wn24)-L’Aquila – Il “caso” Roccaraso, assaltato dai bus di turisti, si declina in un modo inaspettato: la Prefettura dell’Aquila ha deciso contro i bus che assaltano Roccaraso e il comprensorio dell’Alto Sangro: a quota 100 stop non si può entrare nel territorio, almeno con con i bus.
Nel corso di un vertice tenutosi nel pomeriggio di ieri, infatti, è stato deciso che in Alto Sangro potranno accedere al massimo 100 bus e il filtro avverrà sulla statale 17, all’altezza di Roccaraso.
Il prefetto dell’Aquila Giancarlo Di Vincenzo ha riunito sindaci e forze dell’ordine per potenziare controlli e posti di blocco, in modo da evitare il ripetersi di quanto è accaduto domenica scorsa: centinaia di pullman pieni, oltre a paralizzare il traffico, hanno danneggiato anche l’immagine del comprensorio sciistico, come rilevato dagli stessi operatori turistici.
“Le recenti discussioni sull’overtourism – spiegano i gestori del comprensorio AltoSangroSkipass – riguardano solo i visitatori non sciatori che hanno frequentato il paese, non rispecchiano la realtà del comprensorio. Roccaraso è e rimane meta di prestigio. Il comprensorio vanta 29 impianti e 100km di piste, un orgoglio per l’Abruzzo”.
Nelle prossime ore i sindaci di Roccaraso, Castel di Sangro, Pescocostanzo, Rivisondoli e Rocca Pia, con l’avallo dell’Anas, emaneranno le ordinanze per fissare il tetto dei cento bus.
“La soluzione degli accessi a targhe alterne era complicata da gestire. Ora andiamo avanti su questa direzione, misurando gli effetti” dichiara il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso.
Rivisondoli ha adottato un’ordinanza autonoma chiudendo il paese ai bus non autorizzati.
“Servono misure drastiche” ha sottolineato il sindaco, Giancarlo Iarussi.
Secondo Ucdl, Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà, quanto deciso in Prefettura non basta. Il presidente, Erich Grimaldi, ha proposto di istituire “la prenotazione obbligatoria per i bus turistici per evitare il rischio di sovraffollamento anche con il limite dei 100 mezzi, introduzione della tassa
d’ingresso, sanzioni contro il degrado e videosorveglianza”.
Inoltre chiede che le autorità prendano provvedimenti anche contro chi continua a pubblicizzare eventi che aggravano la situazione.
“Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo non possono essere ostaggio di un turismo irresponsabile” afferma.
La stretta non sembra fermare, però, l’effetto dei tiktoker. L’influencer Rita De Crescenzo, con un milione e quattrocentomila follower, annuncia che la prossima domenica sarà di nuovo in paese:
“Saremo più del doppio – dice – Di Roccaraso mostro solo il bello. Grazie ai miei contenuti il territorio ha avuto un milione di visualizzazioni”.
E sulla vicenda interviene anche lo Sci Club Aterno Pescara con una nota:
“Con riferimento a quanto accaduto lo scorso fine settimana a Roccaraso, corre l’obbligo di precisare che i pullman organizzati dallo Sci Club Aterno Pescara hanno tutte le autorizzazioni per raggiungere e sostare nell’area degli impianti, ma soprattutto nessuno dei nostri iscritti è incappato nei disagi raccontati da tutti gli organi di stampa in questi giorni.
Lo puntualizza Mattia Giansante, presidente dello Sci Club Aterno Pescara, che ogni weekend, e dal 1984, svolge la propria attività istituzionale, sportiva e sociale, tra cui il servizio di bus navetta che dalla costa pescarese raggiunge l’Aremogna, nel pieno rispetto di tutte le prescrizioni autorizzative.
“Innanzitutto – aggiunge – va rimarcato che alle nostre iniziative prendono parte sportivi e appassionati di sci che frequentano con assiduità le piste e gli impianti, secondo un programma preciso e consolidato che il nostro sodalizio promuove da anni in collaborazione e sinergia con il Consorzio Skipass Alto Sangro”.
Giansante rimarca come sia indispensabile distinguere chi raggiunge il comprensorio sciistico di Roccaraso e dell’Alto Sangro per frequentare gli impianti, da chi vuole semplicemente trascorrere una giornata in montagna all’aria aperta e resta a valle delle piste.
“Concordo – conclude – su quanto sostenuto nei tavoli istituzionali per quanto riguarda la necessità di regolamentare gli accessi indiscriminati alla località montana, ma va altrettanto chiarito che chi aderisce ad iniziative organizzate da sodalizi strutturati, come lo Sci Club Aterno Pescara, ha la garanzia di giungere a destinazione, fruire dei servizi e godersi una splendida giornata di sport all’aria aperta e nel rispetto dell’ambiente”.
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