le regole, i bonus e quella frase da non dire mai, da Olly a Tony Effe i capitani top

“Il Fantasanremo così come l’avete conosciuto molto probabilmente non ci sarà più, per il 2025 troverete una formula in gran parte rinnovata”, lo aveva anticipato Giacomo Piccinini, uno degli ideatori del gioco, ed è successo. Non senza qualche imprevisto di percorso, vedi il ritiro di Emis Killa, che ha costretto gli organizzatori a delle modifiche in corsa.

Niente di irreparabile: chi lo aveva in squadra potrà sostituirlo con un altro artista entro il 10 febbraio. Meglio non dimenticare questa data che coincide con la vigilia del Festival. Tenerlo nel team porterebbe 0 punti. I nuovi iscritti, inoltre non lo troveranno nella lista dei cantanti da scegliere.

Boom FantaSanremo

Nuove regole, tante novità e un gran fermento intorno ai nomi dei “capitani” più scelti dal pubblico. Crescono rispetto al passato anche i numeri ancora parziali, c’è tempo fino al 10 febbraio: oltre un milione di iscritti, un milione di squadre e duecentomila leghe già formate. Tra i capitani preferiti: Achille Lauro, Elodie, Olly, Giorgia e Tony Effe, ci spiega Giacomo Piccinini, ma attenti agli outsider… Forte del duetto inedito con Topo Gigio, Lucio Corsi ha visto aumentare le preferenze.

Che cos’è il FantaSanremo, le origini

Il “fantasy game” nasce nel 2020 dall’idea di un gruppo di amici appassionati del Festival: 47 iscritti, una bozza di regolamento, la moneta virtuale – chiamata “Baudo” in onore di Pippo, icona sanremese – e appuntamento al bar “Corva da Papalina” di Porto Sant’Elpidio, in provincia di Fermo, per assistere assieme alle serate della kermesse. 

Nel 2021, il FantaSanremo si trasferisce su internet, con il motto “Un Team, cinque artisti, un capitano!”. Da 47 iscritti si passa a 47 mila squadre grazie anche a Fedez che legge il regolamento in diretta su Instagram e agli artisti in gara al Festival che prendono parte attivamente alla sfida a colpi di bonus e malus. Vincono i Maneskin.

Nel 2022 le squadre sono ormai 100 mila, sul palco il FantaSanremo è protagonista: in tanti, da Gianni Morandi a Michele Bravi, urlano “Papalina”, dal nome del bar, attirando l’attenzione dei telespettatori più distratti.

La Treccani inserisce la parola FantaSanremo tra  i neologismi dell’anno.

L’edizione 2025 prevede delle novità rispetto al passato: la più rilevante è l’estensione da 5 a 7 dei cantanti per squadra, ma attenzione 5 sono i titolari, due le riserve.

Le regole base

Ogni giocatore ha a disposizione 100 baudi per acquistare 7 artisti in gara: 5 Titolari, tra cui il Capitano, e 2 Riserve. La squadra può essere modificata fino al 10 febbraio (salvo proroghe). La formazione invece si può modificare anche a Festival in corso: ad esempio si può cambiare il Capitano, scegliendolo sempre tra i Titolari, o si può far diventare un titolare riserva e viceversa.

Bonus e malus: sorprese e extra

I Bonus e i Malus sono i punti che si guadagnano o si perdono a seconda delle azioni degli artisti. Si applicano dal primo minuto del Festival di Sanremo fino al termine della diretta della serata finale. Per ogni giornata sono previsti bonus e malus che restano segreti fino a poco prima dell’inizio della serata stessa, validi solo per la serata corrispondente al giorno in cui vengono svelati. E per le cover? Contano anche gli ospiti.

Tra i Bonus spiccano quelli relativi al piazzamento, ad esempio chi arriva ultimo si porta a casa ben trenta punti. Premiati anche gli artisti che si esibiscono per primi o per ultimi, i medley, i vincitori dei premi paralleli, le standing ovation del pubblico e dell’orchestra, gli abbracci al conduttore, il colore dei vestiti, la partecipazione al Dopo Festival. Grandi classici: cantare con i fan per le vie di Sanremo e battere il cinque alla statua di Mike Bongiorno.

Il FantaSanremo è come il Fight Club, la prima regola è non si parla del FantaSanremo sul palco dell’Ariston: chi lo fa perde 10 punti. Meglio anche non optare per il total black e assicurarsi che il presentatore conosca bene titolo e autori della canzone. Guai a non scendere la scalinata, a inciampare, a cadere o a scordare le parole del testo: sono tutti malus. Se l’artista non vuol far sprofondare in fondo alla classifica chi ha puntato su di lui meglio che non si “azzuffi” sul palco e non si faccia squalificare (-100 punti). Fresco, fresco dalla scorsa edizione del Festival arriva il Malus “orgogliosa e canto”: pronunciare questa frase costa -66,6 punti.

Vince l’artista che, alla fine del Festival, ha totalizzato il maggior numero di punti. Di conseguenza anche le squadre che hanno azzeccato la miglior combinazione. Che cosa si vince? La gloria di aver vinto!