nasce Pomodotto, la nuova versione del pasticciotto leccese con crema ​pasticcera e pomodoro Quarantino

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Il pasticciotto ed il suo giro d’Italia prosegue con la terza tappa. Dopo l’appuntamento abruzzese di Caramanico Terme, nel pescarese, che ha visto protagonista il “Maiellotto”, denominazione attribuita al dolce in onore del gruppo montuoso della Maiella, ripieno con confettura di uva Montepulciano d’Abruzzo, e il “Fasoldotto”, per omaggiare la Basilicata, presentato a Viggiano, in provincia di Potenza, farcito con crema dolce di fagioli di Sarconi Ipg, questa volta l’arte del maestro pasticciere di Campi Salentina, Angelo Bisconti incontra la Campania, in terra d’Irpinia, dove il prossimo 8 febbraio verrà presentato il “Pomodotto”, variante del pasticciotto leccese che presenta l’abbinamento tra la classica crema pasticcera e il pomodoro Quarantino piccolo, prodotto dall’agriturismo “Serafino Family”, di Nicola Serafino, di Montecalvo Irpino, in provincia di Avellino, al centro della Valle del Miscano.    

Il cammino sulle note del gusto continua così il suo percorso, tra storia, tradizione culinaria e cultura.

Il progetto


L’iniziativa si inserisce nel progetto “Il pasticciotto incontra i territori”, ideato dallo stesso Angelo Bisconti e dal giornalista Alessandro Miglietta, che è stato presentato istituzionalmente a Roma, lo scorso dicembre, presso la Sala conferenze del Senato. Lo scopo è quello di promuovere le eccellenze agroalimentari delle regione italiane attraverso proprio l’abbinamento con il tipico manicaretto leccese. E quello campano sarà un momento davvero importante in questo straordinario viaggio dei sapori, perché si terrà a Montecalvo Irpino, il paese che ha visto i natali, nel 1710, di San Pompilio Maria Pirrotti, lo scolopio canonizzato nel 1934, le cui spoglie mortali sono custodite a Campi Salentina, nel santuario a lui dedicato. Un incontro tra Salento e Irpinia, che va quindi oltre l’aspetto formale, Campi Salentina e Montacalvo Irpino hanno siglato un gemellaggio ufficiale nel luglio del 2023, che affonda dunque le radici in un consolidato e convinto rapporto tra le due comunità che va avanti da più di due secoli. 

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«La scelta di Montecalvo Irpino – ha detto Angelo Bisconti- non è assolutamente casuale. Il comune campano è infatti legato a Campi Salentina da un gemellaggio nel nome di San Pompilio Maria Pirrotti. Inoltre la marmellata di pomodoro Quarantino piccolo rappresenta una novità assoluta per l’arte dolciaria». 

“Il pomodoro, simbolo della Campania nel mondo e ingrediente insostituibile della cucina italiana     -ha aggiunto Nicola Serafino- diventa ora la base per un prodotto dolciario che unisce ancora di più le comunità di Montecalvo e Campi, accomunate dalla devozione nei confronti di San Pompilio”.


Per il sindaco di Montecalvo Irpino, Francesco Pepe, il “Pomodotto” può rappresentare un elemento di maggiore unione tra i due paesi, ma soprattutto un’opportunità di sviluppo e di promozione congiunta di entrambi i territori interessati.   

“Abbiamo accolto con entusiasmo  l’idea del pasticciere Angelo Bisconti -ha affermato il primo cittadino- che ringraziamo per aver scelto Montecalvo quale tappa per la sua iniziativa in Campania. Peraltro il pasticciotto salentino è diventato un dolce a cui Montecalvo è particolarmente legato per il forte legame istituzionale e di amicizia con Campi Salentina. Questa iniziativa sarà quindi un momento per rinsaldare il gemellaggio con Campi e per avviare una promozione sinergica dei due territori”.

La presentazione del prossimo 8 febbraio, che si terrà nel prestigioso Castello Ducale Pignatelli, a Montecalvo Irpino, vedrà la presenza dei rappresentanti istituzionali della Provincia di Avellino, della Regione Campania, della Coldiretti, di ConfAgricoltura, della Cia, delle Acli, delle comunità montane,  e una numerosa presenza di agricoltori locali.

Prevista, al termine, una degustazione gratuita della nuova invenzione dolciaria. Il maestro Bisconti donerà ai pasticceri, agli operatori turistici e della ristorazione, la ricetta originale del “Pomodotto” in modo tale che il dolce possa essere prodotto in Irpinia e in tutta la Campania.





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