formare le competenze del futuro per una transizione energetica inclusiva

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Microcredito

per le aziende

 


La transizione energetica non è solo una sfida tecnologica, ma anche un processo culturale e sociale che richiede nuove competenze e un approccio più inclusivo. Non basta sviluppare tecnologie per l’efficienza e le rinnovabili: serve un cambiamento che coinvolga la formazione, la comunicazione e l’accesso alle professioni del futuro, con particolare attenzione a quelle tecnico-scientifiche, ancora troppo poco frequentate dalle donne. È con questa consapevolezza che a Pescara si è svolto il Camp “5 Passi da Ingegnera”, promosso da ENEA con il supporto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nell’ambito del programma nazionale Italia in Classe A. L’obiettivo è stato chiaro fin dall’inizio: offrire a oltre 110 studenti e studentesse un’occasione concreta per avvicinarsi alle discipline STEAM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica), dando particolare attenzione alle ragazze, ancora sottorappresentate in questi ambiti. Il motivo non è una questione di capacità o di predisposizione, ma di un retaggio culturale che continua a scoraggiare le giovani donne a intraprendere percorsi in ingegneria, scienze e tecnologia.

Nel corso delle tre giornate, gli studenti hanno potuto confrontarsi con esperti e professionisti del settore, approfondendo cinque aree chiave: energetica, digitale, finanziaria, sociale-ambientale e culturale. Un modello formativo innovativo che non si è limitato alla trasmissione di nozioni, ma ha puntato su un apprendimento esperienziale, attraverso laboratori pratici e sessioni di mentoring. Un elemento chiave dell’iniziativa è stato il coinvolgimento di figure di rilievo che hanno saputo raccontare il valore delle STEAM con autenticità e concretezza. Tra queste, Claudia Cattani, Presidente di BNL BNP Paribas, ha portato una testimonianza diretta sull’importanza della partecipazione delle donne nella transizione energetica e sulla necessità di creare modelli di riferimento per abbattere gli stereotipi di genere.

Il Camp ha dimostrato che la sfida dell’efficienza energetica e della sostenibilità non può prescindere dall’accesso equo alle competenze. La digitalizzazione, l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati sono strumenti sempre più centrali per il settore dell’energia e dell’ambiente, e il loro utilizzo deve essere orientato verso modelli che garantiscano una crescita inclusiva. Non si tratta solo di una questione etica, ma di una necessità strategica: senza una visione aperta alla diversità, il processo di innovazione rischia di essere rallentato e meno efficace. La transizione energetica, infatti, ha bisogno di una nuova generazione di professionisti con un approccio multidisciplinare, capaci di coniugare conoscenze tecniche con consapevolezza sociale e ambientale.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Un altro aspetto emerso con forza è stato il ruolo della comunicazione. Parlare di efficienza energetica e sostenibilità non significa solo trasmettere dati e grafici, ma anche raccontare il cambiamento, rendere visibili modelli positivi e creare un linguaggio che sappia coinvolgere, senza risultare esclusivo o distante. L’educazione è il primo motore di questa trasformazione, ma senza una narrazione che renda accessibili questi percorsi, il rischio è che tutto resti confinato a una cerchia ristretta. Il Camp “5 Passi da Ingegnera” ha dimostrato che raccontare la transizione è tanto importante quanto attuarla: l’innovazione non può restare confinata nei laboratori o nelle aziende, ma deve essere resa comprensibile e vicina alle persone, a partire dalle nuove generazioni.

L’iniziativa ha avuto il sostegno di Confimi Industria Abruzzo, E-Way, la Camera di Commercio di Chieti-Pescara, la Walter Tosto SpA, Aptar Italia SPA e il Parco Tecnologico d’Abruzzo, dimostrando come la collaborazione tra istituzioni e imprese sia essenziale per costruire percorsi di formazione che abbiano un impatto concreto sul mercato del lavoro e sulla società. Il progetto non si chiude con questa edizione, ma continuerà con nuove tappe in altre regioni, con l’obiettivo di coinvolgere sempre più giovani e creare un collegamento stabile tra scuola e mondo produttivo. Perché la transizione energetica non è solo una questione di tecnologia: è un processo che richiede persone capaci di guidarlo, con competenze solide e una visione aperta e inclusiva.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link