In Umbria piano d’azione sui cambiamenti climatici – La Giunta informa

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Mira a sviluppare la strategia e
il piano d’azione regionale per l’adattamento ai cambiamenti
climatici il progetto “Uracc – Umbria Region Adaptation to
Climate Change”. Le attività progettuali sono state presentate a
Perugia, nel Salone d’Onore di palazzo Donini, dalla presidente
della Regione Stefania Proietti e dall’assessore all’Ambiente
Thomas De Luca.


   
Il progetto umbro ha ottenuto un finanziamento di 210 mila
euro dall’Unione europea nell’ambito del bando
Pathways2Resilience (P2R). L’Umbria è stata selezionata (164 le
candidature) tra le 40 regioni all’interno di paesi della
Comunità, unica regione in Italia insieme alle Marche.


   
L’iniziativa, come è stato spiegato, rientra nel più ampio
contesto europeo di supporto alle regioni per affrontare le
sfide del cambiamento climatico e si propone di integrare e
connettere le azioni per l’adattamento climatico con gli
obiettivi e le azioni definiti dalla “Strategia regionale per lo
sviluppo sostenibile dell’Umbria”, adottata con delibera della
Giunta nel 2023.


   
“La Regione c’è ed è in campo su queste tematiche non solo
con l’attenzione e la sensibilità da parte della Giunta ma anche
con le sue strutture e le sue professionalità” ha affermato la
presidente Proietti ringraziando anche il dirigente del servizio
rischio idrogeologico, idraulico e sismico, difesa del suolo
della Regione Umbria, Sandro Costantini, il direttore Governo
del territorio, ambiente, Protezione civile, Stefano Nodessi
Proietti, e l’amministratore unico di 3A-Parco tecnologico
agroalimentare dell’Umbria, Marcello Serafini.


   
La proposta di partecipazione, che ha superato due fasi di
selezione accedendo così al contributo dei fondi Eu, è stata
presentata in collaborazione con la società partecipata
regionale 3A-Parco tecnologico agroalimentare dell’Umbria.


   
“Bisogna lavorare molto nella prevenzione – ha ancora
sottolineato la presidente Proietti – ma non siamo in grado di
fare operazioni importanti solo con i fondi ordinari, visti i
tagli, e quindi quelli europei sono fondamentali”.


   
Di una Regione “all’avanguardia” ha parlato l’assessore De
Luca ricordando che la presidente Proietti ha voluto istituire
proprio una delega ai cambiamenti climatici. A suo avviso,
quindi, non basta solo essere consapevoli dei cambiamenti
climatici ma occorre agire concretamente. “Non vogliamo solo
mettere in sicurezza la nostra regione e la nostra comunità – ha
detto – da eventi estremi e da conseguenze che già vediamo, ma
anche direzionare le scelte future con strategie e
pianificazione. Oggi conosciamo la vulnerabilità di alcune aree,
in particolare, la situazione del Lago Trasimeno e della Conca
ternana, ma l’acquisizione e l’analisi dei dati è il presupposto
essenziale per monitorare questi fenomeni mettendoli a
disposizione della comunità scientifica e fare delle valutazioni
rispetto agli scenari futuri, per essere all’avanguardia a
livello nazionale ed europeo così come abbiamo fatto inserendo
nel nostro Statuto regionale una esplicita attenzione alla
problematica dei mutamenti climatici”.


   
L’accordo di sovvenzione stabilito dal bando europeo prevede
una progettualità da sviluppare in 18 mesi. Entro febbraio 2026
(l’avvio è stato settembre 2024) si dovrà quindi raggiungere
qualcosa di concreto, con gli step principali del progetto Uracc
che sono: l’identificazione dei rischi climatici più
significativi sul territorio regionale; la scelta degli
indicatori che meglio descrivono la variazione del clima;
l’analisi delle aree più vulnerabili e maggiormente interessate
dagli impatti dei cambiamenti climatici; ed infine la
definizione di obiettivi e azioni prioritarie da mettere in
campo in funzione delle criticità osservate.


   

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