Oltre un milione di euro dal ministero della Cultura per riqualificare il teatro d’Annunzio

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Una previsione di stanziamento di 1,18 milioni di euro da destinare alla riqualificazione del teatro d’Annunzio. A garantire i fondi è il ministero della Cultura guidato da Alessandro Giuli nell’ambito del piano strategico “Grandi progetti beni culturali”.

Una notizia attesa e sperata che arriva dal deputato FdI Guerino Testa rimarcando che l’Abruzzo è una delle cinque regioni a beneficiare “dei cinque importanti interventi che puntano a recuperare, riqualificare e potenziare luoghi simbolo della cultura italiana” e accolta con grande favore dal presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri. “Pescara riavrà il suo storico teatro d’Annunzio agibile e utilizzabile”, commenta dandosi un obiettivo preciso: riaprilo entro un anno dato che, fa sapere, “l’idea progettuale c’è già”.

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Due i milioni di euro necessari a mettere a posto il teatro chiuso per inagibilità a marzo 2024 con la notizia che arrivò come una tegola vista la prossima stagione estiva e che si è portato dietro e continua a portarsi dietro, molte polemiche oltre che problemi. Proprio la sua mancanza è una delle ragioni che hanno spinto la presidente dei Premi Flaiano Carla Tiboni a decidere di spostare l’edizione 2025 in un’altra città della regione visti gli elevati costi per svolgere le serate finali in sedi differenti, con ora un’apertura di confronto che ci si chiede se porterà a un passo indietro. Una criticità che ha avuto ricadute inevitabili anche sul cartellone dell’Emp (Ente manifestazioni pescaresi) tanto che, aveva avuto modo di riferire l’attuale amministratore unico dell’Ente chiamato a risanarlo, Angelo Valori, gli incassi senza si sono dimezzati.

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Con i fondi ministeriali dunque la partita per arrivare a riaverlo il teatro appare dunque all’attesa svolta dato che con il fondo ministeriale, sottolinea ancora Sospiri, la priorità diventa ora “attivare tutte le procedure necessarie a partire dalla progettazione e dalla cantierizzazione”.

La riqualificazione del teatro d’Annunzio è anche una dei grandi progetti inseriti nel piano triennale delle Opere pubbliche 2025-2027 in discussione nella lunga sessione di bilancio a Palazzo di Città e su cui si prevede appunto uno stanziamento di 2milioni di euro e per portare avanti la quale a ottobre uno stanziamento di 94mila 300 euro era stato previsto per avviare le attività di progettazione dei lavori grazie a una variazione urgente di bilancio di previsione 2024-2026.

Se dunque l’iter ora proseguirà spedito eventi storico come il Funambolika, il Pescara Jazz e si auspica, anche i Premi Flaiano, potranno tornare “a casa” già dalla stagione 2026. Da Testa e Sospiri il grazie al ministro Giuli dunque per l’impegno mantenuto. “Sono particolarmente orgoglioso della misura attuata dal governo e ringrazio il ministro Alessandro Giuli, con il quale sono stato in contatto per la specifica tematica, per l’attenzione dedicata e la pronta azione messa in campo”, dichiara infatti Testa. Una conferma di quei fondi che arriva, rimarca quindi Sospiri, dopo l’incontro istituzionale avuto a Roma il 9 dicembre proprio con il ministro alla presenza dell’assessore comunale alla Cultura Maria Rita Carota con cui è stato portato avanti, anche durante le festività natalizie, “un pacifico pressing istituzionale”. Per lui dunque anche la dimostrazione della “vicinanza e la filiera istituzionale che Regione e Comune hanno saputo instaurare con il governo”.

L’obiettivo ora da centrare nel minor tempo possibile per il presidente del consiglio regionale è quello di restituire “alla città e a tutte le compagnie e associazioni che sono le protagoniste di quel palcoscenico”.

“Il teatro d’Annunzio è strutturalmente una pietra miliare per la vita artistica di Pescara, oltre che un simbolo dannunziano per eccellenza tornato prepotentemente alla ribalta negli ultimi giorni parlando del Premio Flaiano che proprio in quel teatro, su quelle tribune, su quel palcoscenico, ha visto sfilare l’eccellenza del teatro, del cinema, della prosa, della narrativa nazionale e internazionale”, rimarca ancora.

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“Nel 2023, quando peraltro già Regione Abruzzo e Comune di Pescara stavano ragionando sulla necessità di sottoporre a una manutenzione straordinaria l’intero complesso, pensando anche al suo ammodernamento tecnologico, sono stati riscontrati quei problemi strutturali determinati dal tempo che passa e che hanno richiesto, inevitabilmente, la sua chiusura, per noi assolutamente temporanea, perché il teatro d’Annunzio – conclude e ribadisce Sospiri – deve riaprire al pubblico e deve tornare a ospitare grandi eventi”.



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