Il deputato del Pd e figlio del governatore in visita all’autostazione Air di Avellino:«Parliamo di temi concreti»
«Parliamo d’altro, di temi concreti». Così Piero De Luca, deputato Pd, questa mattina in visita all’autostazione Air di Avellino, liquida ogni proposta di indicare come guida del centrosinistra alle regionali Sergio Costa, che nei giorni scorsi si era detto disponibile a correre per la presidenza della Regione.
De Luca jr dunque taglia corto. Del resto, come è noto, l’attuale governatore Vincenzo De Luca, papà di Piero, resta al momento in corsa in attesa della sentenza della Corte costituzionale che dovrà valutare la legge regionale sul terzo mandato, varata lo scorso novembre. «Lo abbiamo ribadito tante volte, continuiamo a lavorare per garantire il completamento del programma di lavoro messo a terra in questi anni. Un patrimonio di risultati che non va disperso e che è sotto gli occhi di tutti, dall’ambiente alla sanità al tpl (trasporto pubblico locale). Siamo impegnati su questo, il nostro obiettivo è evitare che la Campania possa cambiare guida nei prossimi anni. A mio avviso sarebbe un grave danno per i cittadini campani; continuiamo nel solco del lavoro svolto in questi dieci anni, è un dovere preservarlo». Poi De Luca affronta il discorso del trasporto pubblico locale « Un tema è decisivo per noi del Pd e lo è per l’amministrazione regionale. Abbiamo condotto battaglie su questo tema anche a livello nazionale – rivendica – dove si tagliano i fondi sul tpl e per le famiglie. Qui in Campania il modello è virtuoso, di eccellenza, con il trasporto pubblico gratuito per gli studenti fino a 26 anni. Questo vuol dire aiutare le famiglie verso le scuole e l’università, i luoghi di lavoro. Di pari passo con la lotta ai cambiamenti climatici. L’Air è una azienda di eccellenza di livello nazionale – spiega il deputato – è un vanto per la Regione Campania».
«Passiamo da una gestione emergenziale a una programmazione a medio – lungo termine» spiega l’amministratore unico di Air Campania Anthony Acconcia. «Parliamo di una gestione decennale per circa un miliardo di euro. La società si consolida in modo da immaginare nuovi investimenti e programmi». Progetti anche in Lazio e in Umbria: «Siamo un player che guarda anche oltre i confini regionali – ribadisce Acconcia – sono molto contento per la prima visita qui del deputato De Luca, un incontro progettato da tempo, per una autostazione che si va sempre più popolando. Siamo sempre più un modello di azienda che funziona. Il tpl qui ha sempre funzionato bene, adesso possiamo dire che funziona anche meglio».
«Investire nei trasporti significa anche garantire equità sociale. Da anni in Campania – aggiunge De Luca- abbiamo introdotto misure come il trasporto gratuito per gli studenti fino a 26 anni con redditi più bassi, perché nessuno deve rinunciare agli studi per il costo di un abbonamento. Oggi celebriamo un modello di infrastruttura pubblica che non ha nulla da invidiare a quelle europee: una società di cui essere orgogliosi, che offre opportunità di lavoro e guarda al futuro con nuovi investimenti. Grazie a tutte le donne e gli uomini che ogni giorno rendono possibile questo successo. La Campania continua a investire, a crescere e a dimostrare che il pubblico può essere sinonimo di eccellenza e sviluppo sostenibile».
Uno dei temi più caldi affrontati dal parlamentare dem è il caso del rimpatrio del libico Almasri, che ha scatenato un terremoto politico e giudiziario a livello nazionale. La Procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati la premier Giorgia Meloni, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, quello dell’Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario Alfredo Mantovano. «Il 19 gennaio è stato arrestato in Italia dalla Digos un pericoloso criminale, un assassino, un torturatore e un trafficante di esseri umani. Tuttavia, su decisione del ministro degli Interni e del governo, è – sottolinea De Luca- stato liberato e rimpatriato in Libia, il solo luogo dove non avrebbe dovuto essere inviato». Per il deputato dem, questa scelta rappresenta un atto politico gravissimo, che mina la credibilità internazionale dell’Italia, oltre a costituire una violazione delle norme europee e della Costituzione: «Non ci sono ragioni di Stato che possano giustificare la liberazione di un criminale ricercato a livello internazionale. Questo governo ha violato il diritto internazionale ed europeo e la Meloni deve risponderne in Parlamento, non solo sui social». E sul futuro del Pd in Regione Campania il deputato del Partito democratico sottolinea l’esigenza di una segreteria legittimata per porre fine al commissariamento: «Serve ridare la parola ai militanti per eleggere un segretario quanto prima. Misiani è persona di grande qualità, ma è giunto il momento di ridare quanto quanto prima una dignità al partito campano».
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