Gli energy drink fanno male? L’associazione con sostanze alcoliche e la libera vendita di bevande energetiche, anche nei distributori automatici, mette in pericolo la salute delle giovani generazioni? Quali sono i pericoli che si nascondono dietro queste apparenti innocue bevande energetiche?
Torniamo a parlare di bevande energetiche e dei rischi per la salute che ne derivano da un eccesso d’uso. Liberi da qualsiasi restrizione sono diventati molto popolari, soprattutto tra le giovani generazioni. Nati negli anni settanta, l’uso di queste bevande ha cominciato ad essere un trend fin dalla fine del secolo scorso e ha consolidato il suo successo nel nuovo millennio. Gli spot pubblicitari li propongono come la bevanda perfetta per ricaricarsi e affrontare qualsiasi sfida, dal lavoro, allo sport, passando per la scuola.
Ma è davvero così?
Con le nuove regole sul consumo di alcol e il codice della strada più rigido, queste bevande sono diventate una specie di “soluzione facile” per tirare tardi la sera o per affrontare giornate impegnative. Sembrano innocue, ma nascondono una lunga lista di rischi per la salute, che possono essere pari o superiori ai rischi derivanti dall’uso di alcolici, quando l’uso diventa eccessivo.
Facile accesso, nessuna regolamentazione…
I distributori automatici sono una manna per i giovani: aperti 24 ore su 24, pronti a vendere bevande e merendine senza fare domande. Gli energy drink sono ovunque, anche nei supermercati, e non ci sono limiti: possono acquistarli tutti, senza controlli.
I giovani che escono la sera sono soliti fermarsi presso questi distributori presenti un pò ovunque nelle nostre città, per acquistare bevande e snack, approfittando della comodità di questi punti vendita, attivi 24 ore su 24. Facilmente reperibili nei supermercati e nei distributori, rappresentano una scelta frequente, anche nelle ore notturne. Una disponibilità costante li rende particolarmente attraenti per gli adolescenti, che possono acquistarli senza restrizioni, non solo durante la sera o nei momenti di svago, ma anche al mattino presto, prima di entrare a scuola. Molti giovani bevono energy drink per sentirsi più svegli e attivi, ignorando però i rischi legati a un’assunzione regolare, soprattutto a stomaco vuoto.
Il problema? Mentre in alcuni Paesi non sono neanche commercializzati, in Italia non c’è alcuna legge che ne regoli la vendita, almeno ai minori, lasciando un vuoto legislativo che contribuisce a un consumo incontrollato e potenzialmente dannoso.
…e la pubblicità fa il resto.
Oltre ad essere facilmente accessibili, godono anche di un’eccellente strategia di marketing altamente efficace che ne amplifica il fascino, soprattutto tra i più giovani. Le confezioni sono colorate, accattivanti e pop, progettate per catturare l’attenzione e trasmettere un’idea di energia e vitalità. Spesso sono sponsor ufficiali di squadre sportive o manifestazioni e a questo si aggiungono spot pubblicitari che presentano queste bevande come la soluzione ideale per ricaricare le energie in ogni momento della giornata. Per questo motivo è facile confonderle con gli sport drink, che invece sono integratori, e che hanno tutt’altra composizione e scopo.
Questa combinazione di visibilità e messaggi accattivanti ha contribuito a farne crescere il consumo.
Insomma, la soluzione perfetta per “ricaricare” le energie e affrontare le sfide quotidiane.
Gli energy drink e la combinazione con alcolici
L’abuso di energy drink tra i giovani sta diventando un fenomeno sempre più allarmante. Molti adolescenti e giovani adulti si sono rivolti a queste bevande come alternativa per “sostenere” la loro vita sociale o per migliorare le performance fisiche e mentali e la popolarità di queste bevande è aumentata nei locali notturni e tra coloro che cercano stimoli extra, grazie a alla combinazione con sostanze alcoliche.
Da diversi anni, infatti, gli energy drink sono diventati un ingrediente comune per cocktail, sia alcolici che soft. Un mix che si rivela estremamente pericoloso: la caffeina maschera gli effetti depressivi dell’alcol, inducendo una falsa percezione di sobrietà e aumentando il rischio di comportamenti pericolosi, come la guida sotto effetto di sostanze.
Cosa dicono i medici
Studi medici hanno evidenziato come l’’abbinamento di alcol ed energy drink amplifichi i rischi per la salute.
L’I.R.C.C.S. Ospedale San Raffaele di Milano ha recentemente pubblicato uno studio che evidenzia i pericoli derivanti dall’abuso di bevande energetiche.
Per quel che riguarda l’associazione con bevande alcoliche, la professoressa Flavia Valtorta, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, spiega che gli energy drink contrastano la sensazione di stordimento causata dall’alcol, dando un falso senso di lucidità e forza. Questo porta a bere di più, a sottovalutare lo stato di ebbrezza e ad assumere comportamenti pericolosi, come mettersi alla guida, nonostante i riflessi siano rallentati dall’alcol.
Inoltre, l’associazione mette a dura prova il fisico, soprattutto in contesti come i rave party, dove si balla per ore o giorni, sudando e disidratandosi. Gli energy drink aggravano la disidratazione, spesso combinandosi con altre sostanze stimolanti, con gravi rischi per la salute. Per questi motivi, in alcuni paesi ne è vietata la vendita (articolo completo sul sito di IRCSS Ospedale San Raffaele)
Gli energy drink fanno male alla salute?
Come per ogni cosa, non è l’uso ma l’abuso a rendere pericoloso un prodotto.
Un consumo eccessivo di energy drink può avere conseguenze gravi, soprattutto per chi soffre di cardiopatie. La professoressa Valtorta è molto chiara in merito: queste bevande, ricche di sostanze eccitanti come la caffeina, aumentano il lavoro del cuore e la richiesta di ossigeno, aggravando i rischi per chi ha problemi cardiaci. Ma, i pericoli non riguardano solo le persone già a rischio, ma chiunque ne faccia un uso eccessivo.
Gli energy drink sono carichi di caffeina, zuccheri e altri stimolanti come taurina, guaranà e vitamine del gruppo B. Se assunti in modo eccessivo, possono causare effetti dannosi sulla salute e non solo dei giovani, ma per le persone di qualsiasi età. Tre le principali conseguenze dell’ abuso di queste bevande energetiche, i medici segnalano:
- Danni cardiovascolari: il consumo elevato di caffeina può portare a tachicardia, ipertensione e, in casi estremi, a eventi cardiaci acuti. Studi scientifici hanno evidenziato che alcuni giovani, anche sani, hanno subito aritmie cardiache dopo l’assunzione di grandi quantità di queste bevande.
- Problemi neurologici: gli energy drink alterano il sistema nervoso, causando insonnia, ansia, nervosismo e, in alcuni casi, crisi epilettiche nei soggetti predisposti. L’abuso continuativo può persino favorire la comparsa di disturbi psichiatrici come attacchi di panico o depressione.
- Rischi per il metabolismo: gli zuccheri in eccesso, spesso presenti in queste bevande, aumentano il rischio di obesità e diabete di tipo 2. Anche i dolcificanti artificiali, presenti nelle versioni “senza zucchero”, non sono privi di effetti collaterali.
- Dipendenza e abuso: l’abitudine a consumare energy drink può portare a una dipendenza dalla caffeina, spingendo i giovani ad aumentare le dosi per ottenere gli stessi effetti stimolanti.
Effetti a lungo termine
L’abuso continuativo di bevande energetiche non si limita a causare effetti temporanei, ma può compromettere seriamente la salute nel lungo periodo:
- Patologie cardiache: i giovani che abusano di queste bevande sono più predisposti a sviluppare malattie cardiovascolari precoci.
- Problemi mentali: l’uso prolungato di caffeina ad alte dosi può contribuire a disturbi come ansia cronica, depressione e irritabilità.
- Danni epatici e renali: alcune sostanze presenti negli energy drink, come coloranti artificiali e conservanti, possono stressare fegato e reni, aumentando il rischio di insufficienze organiche nel tempo.
Cosa si può fare per prevenire il problema?
Affrontare il problema degli energy drink richiede un impegno collettivo e azioni mirate. Prima di tutto, è importante informare i ragazzi sui rischi. Campagne educative ben studiate, magari attraverso le scuole, possono fare davvero la differenza, aiutando i giovani a capire che quelle lattine colorate non sono così innocue come sembrano.
Un altro passo importante è regolamentare la vendita di queste bevande energetiche. Limitare l’acquisto da parte dei minorenni e stabilire un tetto massimo per la quantità di caffeina per lattina potrebbe essere un buon punto di partenza per ridurre gli abusi.
Infine, coinvolgere famiglie e scuole in questa battaglia è essenziale: genitori e insegnanti possono aiutare i ragazzi a fare scelte più consapevoli, educandoli sui rischi legati a queste bevande e mostrando che ci sono modi migliori per mantenere alta l’energia.
Foto copertina di Adriano Gadini da Pixabay
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